Una seduta turbolenta apre il nuovo parlamento kosovaro. Eletto presidente Isa Mustafa, candidato dell'opposizione ad Hashim Thaçi: scelta contestata che conferma il clima di instabilità politica in Kosovo. Il servizio di Francesco Martino per il GR di Radio Capodistria [18 luglio 2014].
E' stato inaugurato con una seduta ricca di tensione e colpi di scena il nuovo parlamento kosovaro, riunitosi per la prima volta dopo le elezioni anticipate dello scorso 8 giugno.
Elezioni segnate da risultati contraddittori: il PDK dell'ex premier Hashim Thaçi ha conservato la maggioranza relativa, ma è stato sfidato dai partiti dell'opposizione che - a sorpresa - hanno trovato un accordo per formare un governo alternativo.
Lo scontro ha segnato la prima seduta del parlamento di Pristina. Quando il PDK ha tentato di presentare il proprio candidato a presidente dell'assemblea nazionale, l'intera opposizione ha abbandonato i propri seggi, bloccando la seduta per mancanza del quorum.
Rientrati in aula, i deputati dell'opposizione hanno assunto il controllo delle operazioni e lanciato la candidatura di Isa Mustafa, leader della principale forza che si contrappone a Thaçi, la Lega democratica del Kosovo. In assenza dei deputati PDK, rifiutatisi a loro volta di partecipare al voto, Mustafa è stato eletto con 65 preferenze, appoggiato anche dai rappresentanti della minoranza serba.
Dopo la sua elezione, Mustafa ha voluto subito rassicurare la comunità internazionale, dichiarando di voler lavorare alla normalizzazione in corso con la Serbia, lanciata nell'aprile 2013 con l'accordo di Bruxelles, raggiunto da Belgrado e Pristina sotto gli auspici dell'UE.
Dopo lo scontro di ieri, e in vista della composizione del prossimo governo, è però fin troppo facile prevedere nuovi momenti di tensione: e non sono pochi a prospettare il rischio che gli elettori kosovari saranno di nuovo presto chiamati alle urne.
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