Si andrà al ballottaggio tra Nicos Anastasiades e Stavros Malas per scegliere il nuovo presidente di Cipro: questo il verdetto del voto al primo turno, tenuto ieri, segnato da un'astensione record. Francesco Martino (OBCT) per il Gr di Radio Capodistria [29 gennaio 2018]
Non è bastato il voto di ieri per dare un nome al prossimo presidente di Cipro: il 4 febbraio, gli elettori dell'isola nel Mediterraneo orientale si recheranno di nuovo alle urne, per scegliere tra il presidente uscente, il conservatore Nicos Anastasiades, che al primo turno ha conquistato il 35,5% dei consensi, e Stavros Malas, candidato indipendente sostenuto dai comunisti dell'AKEL, arrivato secondo col 30,3%.
E' l'astensione l'altro dato forte del primo turno: ha votato il 72% degli aventi diritti al voto, contro l'83% delle presidenziali del 2013, che videro il trionfo di Anastasiades proprio su Malas: un calo che denuncia la crescente disillusione dell'elettorato nei confronti della classe politica cipriota.
E' stata l'economia al centro della campagna elettorale: entrata in crisi nel 2012, Cipro ha dovuto chiedere aiuto sottoscrivendo un programma di salvataggio, condito da numerose misure di austerità, dal quale l'isola è uscita nel 2016, segnando negli ultimi anni un ritorno alla crescita economica.
In secondo piano la riunificazione dell'isola, la cui parte settentrionale è occupata dalla Turchia dal 1974, dopo un fallito colpo di stato da parte delle componenti che volevano l'unificazione con la Grecia. Entrambi i candidati sono per la ripresa dei negoziati con la controparte turca, che nell'estate 2017 avevano fatto sperare finalmente in una soluzione condivisa.
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