Guerino e Irena hanno un'azienda agricola nei pressi di San Martino in Valle - Martinšćica in croato - sull'isola di Cherso. Distillano oli essenziali dalle erbe officinali raccolte sull'isola. Fotografie di Davide Sighele e Nicole Corritore
L'allevamento delle pecore a Cherso è una tradizione del'isola che resiste, grazie all'impegno di soggetti locali nel contribuire allo sviluppo sostenibile delle aree rurali, anche con fondi europei. Il racconto di Davide Sighele di OBCT alla trasmissione "Il Vaso di Pandora" di Radio Capodistria (7 aprile 2023)
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Il risultato delle elezioni anticipate in Bulgaria dello scorso 2 aprile ha visto il partito di centro-destra GERB, guidato da Boyko Borisov, ottenere la maggioranza relativa. Un risultato che però potrebbe non assicurare una maggioranza stabile e duratura. L'analisi di Francesco Martino di OBCT, alla trasmissione "EstOvest" (9 aprile 2023)
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Bescanuova, Baška in croato, sulla punta meridionale dell'isola di Veglia è tra le località turistiche più frequentate della Croazia. Recentemente, grazie a fondi della coesione europea, si sta risistemando il porto. Ma l'Ue è al fianco di questo piccolo comune anche nel miglioramento delle infrastrutture in modo che reggano l'impatto turistico
Piccola, ma vivace e resistente. Temprata dal contesto in cui viene allevata. E' la pecora di Cherso, una tradizione dell'isola che resiste. Nonostante tutto. Un videoracconto di Nicole Corritore e Davide Sighele
Il partito di centro-destra GERB è emerso come prima forza dalle ennesime elezioni anticipate in Bulgaria. Un risultato che potrebbe non assicurare una via di uscita dalla lunga crisi politica. Francesco Martino ai microfoni di Radio Onda d'Urto (3 aprile 2023)
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Lubenizze è un paesino lungo la penisola di Pernat, a Cherso. L'area è denominata dai suo abitanti "Gerbìn", libeccio, dall'aggettivo arabo gharbi, ovest. Pochi ormai gli abitanti che rimangono a vivervi tutto l'inverno. Le foto di Davide Sighele
A Odesa il fronte è lontano e il temuto attacco via mare sembra sempre più improbabile. Restano però i missili balistici di Mosca a colpire obiettivi civili e infrastrutture energetiche. Viè però una parvenza di normalità che i suoi abitanti cercano ogni giorno di più. In questa bolla che ha a tratti del surreale, il teatro dell’Opera è impegnato a rispettare il suo cartellone. Un videoreportage di Danilo Elia
Mykolaiv è la città che ha fermato l’avanzata russa verso Odesa. Colpita ripetutamente dai missili russi, bombardata, ferita, ora trattiene il fiato. Respinti i russi oltre oltre Kherson, è il primo baluardo sicuro sul fronte meridionale. Fuori dal tiro dell’artiglieria è il posto dove i militari in rotazione dal fronte passano le loro brevi licenze prima di tornare in trincea. Ma è anche la base delle tante organizzazioni di volontari che portano aiuti alle popolazioni sul fronte: basta una mezz'ora di macchina per arrivarci e c'è chi rischia la vita per aiutare chi letteralmente vive sotto le bombe. Un videoreportage di Danilo Elia
Contava 400mila abitanti prima della guerra, Mykolaiv, la città che ha fermato l'avanzata russa verso Odesa. Ora, difficile dirlo. Negozi chiusi, attività sospese, scuole e università bombardate. Chi ha potuto è andato via. Ma c’è anche chi ha scelto di rimanere, o persino di tornare. Come buona parte degli ebrei della città. Che invece di fuggire davanti alla “denazificazione” lanciata da Putin hanno deciso fare la loro parte perché Mykolaiv resista. Un videoreportage di Danilo Elia