Decine di corrieri della piattaforma online di consegne Wolt sono entrati in sciopero in Azerbaijan chiedendo una paga più alta. I corrieri della società rivale Bolt affermano di volersi unire alle proteste.
Nuova negazione della giustizia in Turchia. Il filantropo Osman Kavala – ideatore della Fondazione Anadolu Kültür - è stato condannato ieri all'ergastolo. Era stato arrestato nell'ottobre 2017 ed ormai detenuto da quattro anni e mezzo. La difesa aveva chiesto l'assoluzione per mancanza di prove.
Un gruppo di associazioni, ong e attivisti di Serbia e Kosovo hanno emesso una dichiarazione congiunta per condannare l'aggressione della Russia contro l'Ucraina. Ne riportiamo qui di seguito il testo integrale:
Lungo la cosiddetta rotta balcanica negli ultimi anni si sono incamminati in maggioranza cittadini afghani, pakistani, siriani, iracheni e iraniani. Da qualche tempo a questa parte, un'altra comunità sta però crescendo in termini numerici: si tratta dei cubani.
Il 24 febbraio, intorno alle 5:30 ora di Mosca, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un’“operazione speciale” sul territorio dell’Ucraina al fine di “denazificare” e “smilitarizzare” il Paese. Questa operazione era in preparazione da tempo. Da mesi le truppe russe si muovevano lungo il confine con l’Ucraina. Nel frattempo, le autorità del nostro Paese negavano ogni possibilità di attacco militare. Ma ora è evidente che stavano mentendo.
Riteniamo necessario riprendere le parole di Ekaterina Ziuziuk - presidentessa di Articolo21 del Trentino Alto Adige e dell'Associazione bielorussi in Italia "Supolka" , con sede a Trento - pubblicate ieri in risposta ad alcune dichiarazioni del presidente del consiglio Mario Draghi. In questa fase tragica e dolorosa di conflitto, avviato dall'aggressione del regime di Putin alll'Ucraina, è quantomai necessario non cadere in semplificazioni e attribuire correttamente le responsabilità.
Domenica centinaia di persone si sono riunite di fronte all'ambasciata ucraina nella capitale azera Baku domenica per protestare contro l'invasione della Russia. L’iniziativa è stata organizzata da alcuni attivisti azeri.
Il racconto di Piergiorgio Pescali da Černobyl: L’esercito russo ha occupato la centrale nucleare di Černobyl e ha assunto il controllo di tutti i 2.600 km dell’Area di evacuazione. La situazione sembra ora si sia stabilizzata, ma prima di evacuare gli ultimi stranieri presenti nella zona, ai dipendenti sono stati consegnati dei caschi militari.
Dmitrij Muratov, direttore di Novaja Gazeta, testata per la quale scriveva Anna Politkovskaya uccisa nel 2006, ha annunciato con un video che domani il suo giornale uscirà sia in russo sia in ucraino. "L'Ucraina non è nostra nemica e non lo è nemmeno la loro lingua. Mai lo sarà", ha dichiarato. Accanto a lui si stanno aggiungendo altre voci russe contro l'azione militare di Putin.
Le attiviste del Collettivo Femminista di Tirana hanno intrapreso un'azione simbolica e di sensibilizzazione, come reazione al dramma delle donne uccise dalla violenza patriarcale in Albania.