Tra il 2014 e il 2020 la Grecia ha ricevuto dall’Unione europea più di 9 miliardi di euro per progetti di sviluppo regionale e sociale. Una panoramica sui dati
Nel periodo 2014-2020, l’Unione europea ha erogato 9.2 miliardi di euro alla Grecia nell’ambito della sua politica di coesione – la strategia con cui l’Ue promuove uno sviluppo territoriale equilibrato e sostenibile, così da ridurre il divario fra le diverse regioni d’Europa.
Circa un terzo del bilancio complessivo dell’Ue viene destinato alla politica di coesione, tanto che nel periodo di bilancio 2014-2020 sono stati stanziati 351,8 miliardi di euro per tutti e 28 gli stati membri. Queste risorse hanno finanziato centinaia di migliaia di progetti in tutta Europa, realizzati attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo di coesione (FC), e l’Iniziativa per l’occupazione giovanile (YEI). Ulteriori fondi passano per i programmi INTERREG , che mirano a favorire la cooperazione tra regioni appartenenti a diversi stati. Appositi programmi operativi nazionali e regionali definiscono le priorità e attività con cui sfruttare le risorse a disposizione.
Gli stanziamenti della politica di coesione dipendono dal livello di sviluppo di ciascuna regione: le regioni meno sviluppate – quelle dove il PIL pro capite è inferiore al 75% della media Ue – ricevono in proporzione molti più fondi rispetto alle regioni considerate in transizione o più sviluppate - in Grecia sono presenti regioni di tutte queste categorie.
Le priorità dei fondi di coesione in Grecia
Dei circa 9.2 miliardi ricevuti dalla Grecia nel periodo di bilancio 2014-2020, più della metà è passata attraverso il Fondo europeo per lo sviluppo regionale.
La priorità tematica a cui è stata destinata la maggior parte dei fondi di coesione in Grecia è quella della competitività delle piccole e medie imprese, con quasi un terzo delle risorse totali.
La distribuzione dei fondi di coesione sul territorio
Dei circa 9.2 miliardi erogati alla Grecia, 8.9 miliardi sono stati contabilizzati a livello regionale NUTS 2, ed è quindi possibile riuscire a vedere più nel dettaglio come sono stati distribuiti sul territorio.
In termini assoluti, la regione dell’Attica è quella che ha ricevuto la quota più alta dei fondi, con quasi 2.2 miliardi di euro nel periodo 2014-2020, seguita dalla regione della Macedonia, con 1.88 miliardi.
I valori assoluti possono però essere fuorvianti: uno stesso stanziamento può fare una maggiore o minore differenza sul territorio a seconda delle dimensioni e del livello di ciascuna economia. Per cogliere meglio la portata degli investimenti europei in Grecia, possiamo quindi rapportare i fondi di coesione al PIL prodotto da ciascuna regione nel 2014. Da questo punto di vista possiamo vedere come la regione dell’Epiro abbia attratto più risorse in termini relativi, con circa 130mila euro per milione di euro di PIL prodotto, mentre l’Attica scende a 26mila euro.
In modo simile, possiamo rapportare i fondi di coesione destinati a ciascuna regione al numero dei suoi abitanti e notare una dinamica analoga, per cui l’Epiro, con circa 1500 euro per abitante, ha attratto più risorse in termini relativi.
La capacità di assorbire i fondi stanziati
Questi dati si riferiscono ai fondi di coesione che sono stati effettivamente erogati nel periodo 2014-2020. Si tratta però solo di una parte di quanto l’Unione europea aveva inizialmente stanziato per la Grecia: come accade anche in altri Paesi, le regioni non sempre riescono ad assorbire tutti i fondi a cui avrebbero accesso. Spesso mancano adeguate capacità di progettazione, spesa o gestione dei progetti approvati – ma i fondi europei vengono erogati solo a fronte di evidenze molto dettagliate.
In Grecia vi è stata grande eterogeneità per quanto riguarda la capacità di spendere i fondi messi a disposizione. Solo la Grecia centrale è riuscita ad ottenere almeno la metà dei fondi, mentre a molte altre regioni è stato erogato poco più di un terzo di quanto allocato.
Al di là delle performance delle singole regioni, la capacità di assorbire fondi europei dipende anche dall’ambito tematico: alcuni assi prioritari di investimento riescono a essere più sfruttati di altri. Ad esempio per la creazione di lavori sostenibili e di qualità sono stati spesi più dei due terzi delle risorse, mentre sono stati spesi solo il 28,4% dei fondi stanziati per progetti relativi all'ambiente e all’efficienza delle risorse.
I dati
In questa tabella è possibile esplorare più nel dettaglio i dati sui progetti di coesione in Grecia nel periodo 2014-2020, aggregati per regione, asse prioritario e fondo.
I dati sono stati consultati nel novembre 2021 e non tengono conto di aggiornamenti successivi.
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