Lidia Brisca Menapace è morta a Bolzano all'età di 96 anni. Partigiana, prima donna consigliera alla Provincia di Bolzano, pacifista e attivista per i diritti umani, parlamentare italiana tra il 2006 e il 2008 in cui fu anche presidente della seconda Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito
Ancora due vittime tra i militari italiani che hanno partecipato a missioni nei Balcani ed esposti all'uranio impoverito. Secondo l'Osservatorio Militare, ad oggi sono 366 i morti e 7.500 i malati. Ora anche la Serbia ha istituito una commissione di indagine
Gianluca Danise avrebbe compiuto 44 anni il prossimo aprile. Ieri sera è morto, dopo una lunga battaglia contro il cancro causato dall'esposizione all'uranio impoverito, usato dalla Nato nei bombardamenti in diversi paesi in cui Danise si era recato in missione internazionale, tra i quali il Kosovo.
E' notizia di oggi la sentenza emessa a carico del ministero della Difesa dalla corte d'appello di Roma in cui viene decretata la "inequivocabile certezza" del nesso causale tra esposizione a uranio impoverito e insorgenza di malattie tumorali.
Il caso "Sindrome dei Balcani" scoppia dodici anni fa. Cominciano ad ammalarsi o a morire di cancro militari italiani di ritorno dalle missioni nei Balcani. Responsabili sarebbero i bombardamenti della Nato del 1995 e 1999 su Bosnia Erzegovina, Serbia e Kosovo, con proiettili all'uranio impoverito. Cosa sta accadendo oggi in Italia e oltre Adriatico?
Siamo a dodici. “Ancora una condanna per il ministero della Difesa a risarcire un militare malato per uranio impoverito”. Lo dichiara oggi a Obc, l'Osservatorio Militare – Osservatorio permanente e centro studi per il personale della Forze Armate e di Polizia.
Salvo Cannizzo, ex-sergente dell'Esercito italiano, è morto l'altro ieri all'età di 36 anni per un tumore contratto nel 2006. Secondo le denunce che fece negli ultimi mesi, la causa della malattia era l'esposizione alle radiazioni e alle nanoparticelle delle bombe all'uranio impoverito (DU) usate dalla Nato in Kosovo nel 1999.
Valery Melis morì il 4 febbraio 2004 a ventisette anni. Ora finalmente il Tribunale Civile di Cagliari ha riconosciuto la responsabilità dell’Esercito Italiano nel non aver fatto nulla per proteggere i soldati dall'uranio impoverito, nonostante fosse a conoscenza dei rischi di contaminazione. Un commento
Dieci anni dopo la campagna aerea della Nato, Serbia e Kosovo devono ancora fare i conti con la pesante eredità di 78 giorni di bombe. Inquinamento ambientale, cluster bombs, proiettili all'uranio. Un nostro articolo sulla situazione attuale
Sono solo voci, ma sempre più insistenti. Parlano di rifiuti radioattivi in Bosnia Erzegovina. E non si tratterebbe solo delle conseguenze dei bombardamenti con proiettili all'uranio impoverito. Un articolo dal nostro corrispondente
Il dottor Nebojša Srbljak, fondatore dell'Ong "Angelo misericordioso", con sede a Mitrovica, denuncia l'aumento di tumori maligni in Kosovo, in particolare del carcinoma polmonare, collegando il fenomeno all'utilizzo dell'uranio impoverito durante i bombardamenti Nato del '99
Fabio Maniscalco, nonostante la grave malattia probabilmente dovuta all’esposizione all’uranio impoverito, è un infaticabile ricercatore. Nei Balcani ha svolto ricerche sui beni culturali nelle aree di crisi. Un impegno che potrebbe valergli la candidatura al Nobel per la pace. Nostra intervista
A seguito dell'appello lanciato nella città giapponese il 6 agosto scorso dalla rete internazionale per la messa al bando dell'uranio impoverito, si è svolto a Modena un importante convegno. La discussione e le reticenze di politici e militari su Balcani e Italia
Continua il nostro dossier di aggiornamento, realizzato in occasione della giornata internazionale per la messa al bando delle armi all'uranio impoverito, con la pubblicazione della seconda parte del reportage dalla Bosnia Erzegovina di Luisa Morfini e Ciro Cortellessa
Dopo le denunce relative alla morte di decine di militari italiani impegnati nei Balcani, due ricercatori cercano di ricostruire quali effetti hanno avuto i bombardamenti all'uranio impoverito sulla popolazione bosniaca. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
A Sesto Fiorentino, nel quadro delle iniziative della giornata internazionale per la messa al bando delle armi all'uranio impoverito, è stato presentato il libro "Uranio. Storia di un'Italia impoverita" del Maresciallo Domenico Leggiero. Nostra intervista all'autore
Il parlamento italiano ha istituito una nuova Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito, operativa da dicembre. Si indagherà questa volta non solo sui militari ma anche sui civili. Nostra intervista al primo firmatario, senatore Gigi Malabarba
Dal 3 al 6 agosto in Giappone un convegno internazionale in occasione dell'anniversario delle bombe nucleari sganciate su Hiroshima e Nagasaki. Si parlerà di uranio impoverito. Domenico Leggiero, portavoce dell'Osservatorio Militare, ci racconta perché partecipa e ci aggiorna sulla questione uranio impoverito in Italia e nei Balcani
Ricorre oggi il settimo anniversario dei bombardamenti della NATO sull'allora Federazione di Jugoslavia. A sette anni di distanza gli ordigni inesplosi sganciati dagli aerei dell'alleanza atlantica rappresentano ancora una grave minaccia. Nostra traduzione
Lo scorso primo marzo la Commissione d'inchiesta del Senato sull'uranio impoverito, ha chiuso i lavori con l'approvazione della relazione finale. Un'intervista di Osservatorio sui Balcani al senatore Luigi Malabarba, del Partito della Rifondazione Comunista, membro della commissione
Una pubblicazione delle 'Scienziate e scienziati contro la guerra', a cura di Massimo Zucchetti, che analizza le conseguenze dei conflitti non solo nelle società direttamente colpite (ex Jugoslavia, Iraq), ma anche in quelle che ospitano gli arsenali delle nuove guerre, come l'Italia
Le conseguenze dei bombardamenti della NATO con proiettili all'uranio impoverito si faranno sentire per parecchi anni. Lo affermano gli esperti di un centro clinico specializzato, nel sud della Serbia, che da qualche anno cerca di svolgere esami sulla popolazione locale. Ma i soldi per continuare nella loro attività scarseggiano
Al vaglio della Commissione Senato sull'uranio impoverito l'ipotesi che generali italiani sapessero che l'uranio impoverito usato nei Balcani era cancerogeno. Riprendiamo dalla Gazzetta del Mezzogiorno un'intervista al tenente generale Agostino Pedone tra il '95 e il '96 a capo dei militari italiani in Bosnia
Ieri la Commissione d'inchiesta del Senato sull'uranio impoverito ha sentito i responsabili dell'Osservatorio militare, associazione che da anni è in prima linea a difesa delle vittime del "metallo della vergogna". Il comunicato dell'Osservatorio
Alain Acariès è segretario generale di AVIGOLFE, associazione francese delle vittime civili e militari delle guerre del Golfo del 1991 e poi dei Balcani. Da anni è impegnato con determinazione affinché si faccia chiarezza sulla cosiddetta "Sindrome dei Balcani". Un'intervista
Quali sono i siti bombardati dalla NATO nei Balcani con proiettili all'uranio impoverito? Nel 1995 in Bosnia Erzegovina e nel 1999 in Kosovo e Serbia. Si vedano le cartine e gli elenchi dei siti bombardati e il numero dei proiettili usati per ogni singolo sito
Una lettera aperta di Antonio Sepe, padre di Luca, ucciso nel luglio scorso dalla "Sindrome dei Balcani"e degli altri familiari delle vittime da uranio impoverito inviata alle più alte cariche dello Stato e alla neocostituita Commissione d'Inchiesta del Senato. Una straordinaria dignità, un forte desiderio di verità
Dopo tre mesi dalla sua approvazione sono iniziati i lavori della Commissione del Senato che dovrà far luce sulla controversa questione dell'uranio impoverito. Come Osservatorio sui Balcani ne seguiremo con attenzione i lavori, da qui a fine legislatura
Si è tenuta ieri a Roma una conferenza stampa in merito alla mancata istituzione della Commissione d'inchiesta approvata in novembre dal Senato con lo scopo di indagare sulle conseguenze dell'uso di proiettili arricchiti all'uranio. "Sull'argomento c'è un atteggiamento del muro di gomma" denuncia il senatore DS Giovanni Forcieri, che ha rilasciato una lunga intervista ad Osservatorio sui Balcani
Una tesina di ricerca sul tema dell'uranio impoverito. L'autore, Giorgio Ponti, è stato per due anni cooperante in Kossovo per conto dell'Associazione onlus di volontariato Fiorenzuola oltre i Confini.