La "sindrome dei Balcani" non sarebbe causata direttamente dalla radioattività dei proiettili all'uranio impoverito ma dalle microparticelle rilasciate nell'ambiente a seguito delle esplosioni di queste bombe. Vengono poi assimilate dall'uomo per inalazione o per ingestione e, quando contengono metalli pesanti, l'organismo può sviluppare forme tumorali. La c.d. "sindrome dei Balcani" interesserebbe ormai territori diversi, dai poligoni di tiro della Sardegna a Ground Zero. Nostra intervista
Con un proprio decreto il Ministro Sirchia ha avviato un monitoraggio in particolare su funghi, cereali, altri vegetali, prodotti lattiero-caseari e prodotti ittici. Alla ricerca di uranio ed arsenico.
Molti bosniaci ritengono che l'alto numero di tumori nel Paese sia legato all'uso da parte della NATO di munizioni all'uranio impoverito nel 1995. Ma gli scienziati, sulla questione, si dividono. Un reportage investigativo tratto da IWPR.
Nel 2001 l'indagine Mandelli negò una relazione certa tra linfoma di Hodgkin e uranio. Conclusioni criticate, messe in dubbio persino da ex membri della Commissione. Ora il direttore generale della Sanità militare annuncia un altro studio epidemiologico
L'effetto dell'uranio impoverito si sente per decenni. Un articolo del settimanale belgradese Blic News parla di animali deformi, aumenti di malattie, aborti e sterilità. Nostra traduzione
A seguito dei bombardamenti della NATO nel 1999 numerosi lavoratori della Zastava furono impiegati nel risanamento della fabbrica di Kragujevac. A distanza di cinque anni, quei lavoratori stanno morendo silenziosamente. Da Kaziprst, B92
Bidoni coperti da un sottile strato di terra. Lì sono stoccati i resti dei proiettili all'uranio impoverito sganciati nel '99 su Bogutovac. Nel cuore della quotidianità della piccola località termale nel sud della Serbia.
Alla Camera una conferenza stampa indetta dall'on.Ballaman, in seguito ad un viaggio a Sarajevo di una delegazione ufficiale mirato a far chiarezza sulla questione uranio impoverito. Presenti i parenti delle vittime della "sindrome dei Balcani"
Nel testo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 gennaio scorso, si prevede un'indagine sulle condizioni sanitarie degli italiani che hanno operato in Bosnia Erzegovina e Kossovo. Sarà su base volontaria, e rivolta sia ai militari sia ai civili.
A Han Pijesak e Hadzici radiazioni 2000 volte superiori alla norma. Questi i risultati della rilevazione di radioattività in due località della Bosnia Erzegovina, realizzata dalla delegazione delle Nazioni Unite
In seguito ad una frana avvenuta nell'estate del 2001 è stato evacuato un intero villaggio. Sul rientro degli abitanti l'ombra di nuovi smottamenti e dell'uranio impoverito
Tra poco dovrebbe essere resa pubblica la terza relazione della Commissione Mandelli che, secondo alcune indiscrezioni, confermerebbe la correlazione tra missioni dei militari italiani nei Balcani e casi di Linfoma di Hodgkin.
Pekka Haavisto è a capo di una Task Force costituita dall'UNEP che si sta occupando della contaminzione da uranio impoverito nei Balcani. Pubblichiamo un suo intervento a CIVITAS 2001. Il testo è in inglese
Nulla di nuovo nell'aria del sud della Serbia. Ovvero: vi sono ancora particelle di uranio impoverito. Secondo le autorità serbe occorre partire con la bonifica. Anche Pekka Haavisto, dell'UNEP, ribadisce che bisogna muoversi in fretta.
La questione degli impatti ambientali delle attività umanitarie è ritornata alla ribalta nel contesto più generale della valutazione ambientale degli effetti di un conflitto bellico. Un'analisi, a partire da una rilettura critica dei documenti ufficiali prodotti dal sistema delle Nazioni Unite
Molto di quello che non si conosce sull'uranio impoverito. Recentemente pubblicata una dettagliata ricerca curata da Dai Williams, psicologo specialista in condizioni del lavoro e ricercatore indipendente britannico
Un'indagine in sei città della Serbia e del Montenegro. In cinque di queste si riscontra radioattività, non intensa ma diffusa. "Occorre comunque prendere le dovute precauzioni" sottilineano gli esperti ONU
Secondo "Scienziate e scienziati contro la guerra" la commissione presieduta dall'ematologo che ha esaminato le morti di leucemia fra i militari impiegati nei Balcani ha commesso alcuni errori. Riportaimo un articolo di Vita, sulla questione
Non si parla più di uranio impoverito. Eppure in Afghanistan continua ad essere utilizzato, continuano i casi di morti sospette ta i militari italiani ed in Federazione Jugoslava si attendono i risultati di una ricerca dell'UNEP
Con tutta probabilità anche in Afghanistan si stanno utilizzando munizioni all'uranio impoverito. L'articolo seguente, curato dall'Osservatorio, verrà pubblicato su "Carta" prossimamente in edicola
Sì è svolta in Serbia una tavola rotonda di discussione sull'analisi dei rischi legati all'esposizione all'uranio impoverito. L'incontro è stato organizzato dal Centro clinico Vinca di Belgrado