La "Carta di Trento per una migliore cooperazione" è l’esito di un’elaborazione comune, iniziata nel 2008, tra attori della cooperazione impegnati a diverso titolo nell’attività di solidarietà internazionale. Si arricchisce di anno in anno con una nuova sezione in base agli “Obiettivi del Millennio”. Quest'anno è dedicata al 4° e 5° degli Obiettivi definiti dalle Nazioni Unite
Fonte: Unimondo e Fondazione Fontana
La "Carta di Trento per una migliore cooperazione" è l’esito di un’elaborazione comune, avvenuta tra attori della cooperazione impegnati a diverso titolo nell’attività di solidarietà internazionale e che si arricchisce di anno in anno con una nuova sezione in base agli “Obiettivi del Millennio” .
Questo volume è frutto di un percorso avviato nel 2008 e che, nell'ultimo anno, ha visto la raccolta di riflessioni da parte di organizzazioni di solidarietà internazionale trentine e nazionali. Riflessioni emerse anche, ma non solo, in occasione di un seminario organizzato il 30 marzo 2012 sul tema della salute materno-infantile. Dal 2008 sono state diffuse più di 7.000 copie della “Carta” tra il Trentino ed il resto d’Italia, di cui 1.000 nel 2012.
La “Carta di Trento” per una migliore cooperazione internazionale è una delle iniziative della World Social Agenda , progetto promosso da Fondazione Fontana Onlus che è stato realizzato con il contributo di: Provincia autonoma di Trento – Assessorato alla solidarietà internazionale e alla convivenza; Comune di Trento – Assessorato alla Cultura, Biblioteche, Turismo e Solidarietà internazionale; Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto; Regione Trentino Alto Adige.
La nuova edizione della Carta di Trento si è arricchita di una sezione dedicata al 4° e 5° Obiettivo del millennio. Due degli otto “Obiettivi del Millennio” definiti dalla Nazioni Unite affrontano, infatti, il tema della salute delle gestanti, dei neonati e dei bambini di età inferiore ai 5 anni.
Perché tanta enfasi su questo tema? Perché i numeri della mortalità di madri e bambini, nel mondo, restano ancora troppo elevati. Perché si tratta di persone in un momento delicato e di fragilità, che necessitano quindi di particolare cura e protezione. Perché solleva il tema della giustizia: esistono, infatti, forti disuguaglianze in base al luogo nel quale si nasce e all’appartenenza a diverse fasce socio-economiche. Perché l’investimento nella salute materna non solo migliora lo stato di salute della donna e della sua famiglia, ma ha anche ricadute significative e positive in termini di riduzione della povertà, di crescita dell’economia e di maggior benessere.
Si tratta di aspetti prioritari nello sviluppo globale. Progettare interventi di cooperazione internazionale volti a migliorare questi aspetti nei Sud del mondo significa quindi riflettere sui paradigmi della salute globale, conoscere lo stato ed i progressi della salute materno-infantile, comprendere successi e fallimenti della risposta internazionale alle disuguaglianze di accesso alle cure.
I promotori della “Carta di Trento” sono numerosi: Accri; Amref Italia; Associazione Trentino con i Balcani; Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale di Trento; Comitato Collaborazione Medica; Consorzio Associazioni con il Mozambico; Cuamm Medici con l'Africa; Fondazione Fontana; Fondazione Ivo de Carneri; GTV -Gruppo Trentino Volontariato; Ingegneria Senza Frontiere; Ipsia del Trentino; Mandacarù; Museo Tridentino di Scienze Naturali; Osservatorio Balcani e Caucaso; Progetto Prijedor; Saint Martin - Kenya; Tremembè; Università degli Studi di Trento; Wwf.