Si è da poco conclusa la Summer School organizzata dall'Associazione delle Adl in collaborazione con l'Osservatorio sui Balcani. Un breve resoconto di Silvia Nejrotti, responsabile delle attività formative dell'Osservatorio
Studenti montenegrini in partenza per l'Italia vengono bloccati all'ultimo per la mancata concessione dei visti di ingresso. "Negli ultimi 4 anni non era mai successo", è il commento stupito dei responsabili dell'agenzia turistica.
In Montenegro un progetto iniziato 4 anni fa inizia a dare i primi risultati. Tra questi l'apertura di una cattedra di lingua albanese presso la Facoltà di lingue di Niksic.
In Bulgaria una ricerca evidenzia come vi sia il rischio che nei prossimi anni il già preoccupante tasso di analfabetismo aumenti. Sotto accusa la riforma del settore scolastico attuata quattro anni fa.
Dal 6 al 13 luglio si tiene un corso dell'Università della Pace di Rovereto sull'intervento civile nei conflitti. E' un'opportunità per volontari e operatori della cooperazione; a giorni si chiudono le iscrizioni.
Uno degli obiettivi dell'Osservatorio sui Balcani è favorire un agire più consapevole ed informato. Di qui una nuova sezione del sito dedicato a bandi, opportunità di lavoro e soprattutto alla formazione.
Sondaggio in Croazia sui giovani, i loro problemi ed i loro bisogni. Mancano spazi di aggregazione e, soprattutto, la situazione economica spaventa a tal punto che il 51% degli intervistati dichiara di voler emigrare.
Una comunità Rom del nord della Croazia ha citato a giudizio le autorità croate responsabili dell'istruzione per favoreggiamento della segregazione razziale dei loro figli nelle scuole elementari.
Durante il regime di Milosevic ogni protesta studentesca era segnata dall'adozione di una legge sempre più repressiva nei confronti dell'autonomia universitaria. Ora la coalizione DOS procede con lentezza per riformare un sistema allo sbando.
Dal maggio del 2000 è nata un'avventura di scambi scolastici tra Piemonte e Bosnia. In questo contesto sono stati promossi tre seminari. Ora la pubblicazione degli atti.
In Serbia l'Università opera ancora sulla base di una legge liberticida approvata nel 1998 dal regime di Milosevic. E' iniziato però in questi giorni l'iter parlamentare per l'approvazione di una nuova legge.
Un progetto di riconversione nel cuore di Sarajevo. La caserma "Maresciallo Tito" sarà trasformata in campus universitario. Un progetto impegnativo che molti si augurano possa dare avvio ad una riforma dell'intero sistema universitario del paese.
"Sino a quando non verrà approvata una normativa sulle gite scolastiche boicottatele" è l'appello del presidente dei genitori delle scuole della RS. E si denucia anche un'azione della SFOR che avrebbe terrorizzato i bambini di una scuola elementare.
Gli scolari e gli studenti che appartengono alle minoranze potranno optare tra un curriculum standard ed uno particolare per il loro gruppo nazionale d'appartenenza. E' previsto da un accordo raggiunto tra i ministri dell'educazione di RS e Federazione.
Dal Ministero dell'istruzione arriva una novità: oltre alle lingue tradizionalmente insegnate nelle scuole del paese verranno presto introdotti anche l'italiano e lo spagnolo. "Speriamo ogni cittadino arriverà a conoscere due lingue oltre alla sua".
La Bosnia Erzegovina dopo aver ricevuto il via libera per entrare nel Consiglio d'Europa si appresta a sottoscriverne la Convenzione sui diritti dell'uomo. I cittadini bosniaci potranno allora rivolgersi alla Corte europea per diritti umani.
Lei serbo-bosniaca insegna bosniaco in una scuola di Brcko. "Le mie paure si sono mostrate infondate. I miei studenti hanno mostrato una totale mancanza di cattiveria, che purtroppo invece non manca agli adulti".
Prossima la riforma dell'università che ancora funziona in base a norme approvate durante l'era Milosevic. I rettori delle sei università serbe si sono ritrovati a Nis ed hanno discusso in particolare di finanziamenti.
Lo afferma Donald Heinz, vice dell'Alto Rappresentante per la Bosnia Erzegovina. Mancano strutture e competenze. Così ci si "prenota" la disoccupazione anche per il futuro.
L'Istituto di Studi Europei della Columbia University sta raccogliendo eventuali candidature per una borsa di studio post-dottorato per l'anno accademico 2002/2003.
Una rassegna su come viene gestito il sistema scolastico in Macedonia, quali sono le difficoltà date dalla presenza di una popolazione multietnica e alcuni cenni storici sul sitema educativo e universitario macedone. (testo in inglese)
L'introduzione della religione nelle scuole di una delle due entità della Bosnia-Erzegovina è una questione che dovrà fare i conti con la composizione multietnica del paese, ma a quanto pare le difficoltà sono all'ordine del giorno. (testo in inglese)
A partire dalla caduta di Milosevic nell'ottobre 2000, la chiesa ha avanzato la richiesta, accolta e suffragata anche da uomini di governo, di introdurre l'educazione religiosa nelle scuole. La questione è stata oggetto di dibattiti accesi che si sono svolti sui media, soprattutto tra i difensori della tradizione cristiano-ortodossa serba e il mondo laico. (testo in inglese)
Come si presenta la rinascita dell'educazione religiosa nelle scuole della Bosnia-Erzegovina, l'assenza di una adeguata regolamentazione legislativa e le difficoltà dei giovani di diverse religioni in classi miste.