La Associazione della diaspora bosniaca in Italia "Bosna u srcu", in collaborazione con l'Ambasciata della Bosnia Erzegovina e con il Comune e la Provincia di Piacenza, ha organizzato una tre giorni di incontri sulla cultura bosniaco erzegovese
Non è solo terra d'emigrazione. In Bulgaria sono sempre più numerose le comunità di cittadini provenienti dal sud del mondo. Non si tratta solo di un primo passo verso l'Europa. In molti in Bulgaria avvaino veri e propri progetti di vita. Tra le comunità più numerose quella cinese.
Sui Rodopi i villaggi conservano intatto il loro patrimonio culturale e naturalistico che gli abitanti cercano di valorizzare. Il legame con le tradizioni è molto forte, specialmente in occasioni particolari come i matrimoni.
Una ricerca commissionata dalla missione OSCE in Croazia (OESS) mette in luce come la maggioranza dei rifugiati serbi in Croazia e di quelli croati in Bosnia Erzegovina non intenda tornare nelle proprie case. Un articolo tratto da Jutarnji List e tradotto da Leonardo Barattin.
In questi giorni è esploso il caso del traffico di minori dalla Bulgaria. Ma il problema trafficking coinvolge tutti i Balcani. Un aggiornamento sulla situazione in Romania, ad un anno dal nostro dossier dedicato al tema
In 150 case attorniate dal verde nei pressi di Prnjavor da più di un secolo vive una comunità italiana. A Stivor possiedono tutti il passaporto italiano, nelle scuole si studia italiano, si leggono i giornali italiani e si vive con pensioni italiane
Da quando la Bulgaria è stata tolta dalla lista nera di Schengen vi è stato il boom di richieste di cittadinanza. Ma quali sono le condizioni alle quali viene concessa? Un reportage di Tanya Mangalakova, tra procedure burocratiche e dispute internazionali
Una reporter segue un gruppo di lavoratori bulgari nelle campagne della Calabria. Visto turistico e tre mesi di lavoro ... per ripagare gli intermediari.
Dopo la tragica vicenda del canale di Otranto, nella quale sono morte 21 persone, il governo albanese attua un repulisti tra i funzionari della polizia, fa scattare un'ondata di sequestri di beni immobili e annuncia una legge antimafia
La cronaca della tragedia nel canale di Otranto si relaziona col forte desiderio della popolazione albanese di trovare condizioni di vita migliore. Funzionari corrotti e criminali sfruttano il desiderio del "sogno italiano"
Sui media albanesi pubblicata un'autodenuncia per trafficking. Un giovane albanese ne spiegato le dinamiche ad un quotidiano di Tirana. Nella drammatica indifferenza dell'opinione pubblica.
'Basta esportare la vostra criminalità'. Il monito arriva dal Ministro degli interni austriaco. Si minaccia un sistema più rigido di visti. Dalla Spagna invece un segnale in controtendenza: perché non inserire i Balcani nella lista 'bianca' di Schengen?
Abbiamo terminato il corposo dossier sul traffico di esseri umani nella regione balcanica con il seguente capitolo conclusivo. Rendiamo noto inoltre che il documento è stato raggruppato in un unico file in formato pdf, scaricabile dal nostro sito
Il CESPI ha appena pubblicato un Dossier che tenta di fare luce su quale possano essere le conseguenze dei progetti di cooperazione decentrata sulla criminalità e viceversa. Di seguito un'introduzione
Rom originari del Kossovo, espulsi da campi collettivi UNHCR, vengono bloccati al confine tra Macedonia e Grecia. Alle proteste sono seguite le cariche della polizia.
La questione dei visti in Serbia e Montenegro è stata oggetto di discussione. In Serbia prima viene deciso un aumento del 1000 percento del costo del visto, ma poi il governo fa dietrofront e decide di proporne l'abolizione per la stagione estiva.
"Un limbo" ai limiti dell'Unione al quale sono destinati gli sfollati che fuggono da zone di crisi prima di essere accettati o rifiutati dai Paesi del vecchio continente. Dove? In Croazia ed Albania ma altri possibili candidati sono Romania ed Ucraina.
Prosegue il nostro dossier sul traffico di esseri umani nei Balcani con un lungo articolo sulla situazione del Montenegro: le carenze legislative, la situazione attuale e la scottante vicenda della ragazza moldava che ha fatto tremare i politici locali.
La Bulgaria in vista di una futura entrata nell'UE cerca di limitare l'immigrazione illegale di propri cittadini nell'Unione ed il passaggio sul proprio territorio di clandestini.
Secondo lo IOM il traffico di persone è in crescita e l'Albania rimane sia paese d'origine che di transito. Un contributo al Dossier trafficking del nostro corrispondente da Tirana, Artan Puto.
Se la Slovenia gioca un ruolo essenzialmente di transito nelle reti di traffico di esseri umani, vi sono anche giovani donne slovene arruolate nella rete della prostituzione, così come ci sono altre donne dei Paesi balcanici vicini che terminano il loro periplo nei bar e nei postriboli di Ljubljana
La polizia macedone lancia un'offensiva contro la schiavitù sessuale, principalmente nell'ovest del Paese. Diversi capi del traffico di esseri umani sono stati recentemente arrestati
"Diversamente Albanesi", una mostra fotografica di Roland Tasho. "Sono più o meno le stesse persone che conoscevo prima in Albania: molti di loro esercitano la stessa professione che avevano in patria".
La questione del mercato di esseri umani dai/nei Balcani, conseguenza di politiche migratorie restrittive e della catastrofe economica in cui versano i Paesi della regione, sta lentamente arrivando al centro della attenzione dei media internazionali insieme alla consapevolezza che si stanno diffondendo in Europa nuove forme di schiavismo. Questo schiavismo della modernità, legato alla necessità di migrare e alle condizioni di illegalità in cui le migrazioni avvengono, è stato finora letto e rappresentato dai principali media e osservatori del fenomeno attraverso la lente delle storie individuali delle vittime e/o della riprovazione verso i loschi individui che questo traffico alimentano.Non è solo così. Un dossier dell'Osservatorio sui Balcani.
Un nuovo dossier curato dall'Osservatorio sui Balcani. Interviste, reportage ed alcune analisi sulla situazione delle migliaia di sfollati e rifugiati ancora presenti nei Balcani.