Nel corso degli ultimi decenni la località balneare di Ölüdeniz - in Turchia sud occidentale - si è trasformata in un vero e proprio paradiso per gli appassionati di sport dell'aria. Il decollo si trova dalla cima del monte Babadağ, a quasi duemila metri di quota, ma a pochi chilometri in linea d'aria dalle onde del mar Mediterraneo.
“Eravamo a Dečani. Al di là di un'ampia distesa di terreno coltivato ci apparve una valle lunga e stretta del tipo che ricorda le Highlands e, sullo sfondo, un gruppo di montagne che lasciava intravedere altre montagne dalle cime innevate, certamente situate a molti chilometri di distanza, ben oltre il confine albanese”.
Librarsi nel cielo, leggeri come gli uccelli, circondati solo dal silenzio e accarezzati dal vento. Uno dei sogni più antichi dell'uomo, oggi è realtà per gli appassionati di sport dell'aria, tra cui il parapendio, il mezzo di volo libero più semplice e leggero esistente.
Secondo le guide locali, sarebbe l'unico deserto sul suolo europeo. Sono le dune di sabbia dorata di Limnos, situate nel nord dell'isola greca, a pochi chilometri del villaggio di Katalakkos ed alle spalle della suggestiva spiaggia di Gomati, amata e frequentata soprattutto da kite-surfers e turisti innamorati di solitudine e silenzio.
Situata nel centro di Bucarest, la chiesa ortodossa di Sant'Antonio (Biserica Sfântul Anton) è con tutta probabilità l'edificio religioso più antico conservato oggi nella capitale rumena. Fondata da Mircea Ciobanul, principe di Valacchia, nel 1559, è stata poi distrutta e ricostruita più volte in seguito ad incendi e terremoti.
Ad appena 65 chilometri dal Istanbul, la località marittima di Şile - sulle coste meridionali del Mar Nero - è una delle destinazioni più frequentate dagli abitanti della megalopoli sul Bosforo per cercare in riva al mare un po' di ristoro dallo stress cittadino
Con il weekend pasquale, si è aperta la stagione turistica a Dubrovnik, la prima dopo gli anni difficili della pandemia da Covid-19. Decine di linee aeree verso la "perla dell'Adriatico" sono già rientrate in funzione, con turisti in arrivo a frotte da Stati Uniti e numerosi paesi europei.
Adagiata sul lato meridionale della catena dei Balcani, in Bulgaria centrale, la città di Koprivshtitsa è oggi uno dei centri abitati nel paese che meglio conserva l'aspetto che aveva durante il cosiddetto "Risorgimento bulgaro", tra il XVIII e XIX secolo
Sul panorama della capitale bulgara, si staglia alto e maestoso il profilo della Vitosha, simbolo di Sofia e rifugio per i suoi abitanti in cerca di aria pulita, attività fisica all'aperto e riposo dai ritmi frenetici della città.
All'apice della propria espansione - tra il XIII e il XV secolo, Genova era una delle potenze dominanti non solo nel Mediterraneo orientale, ma anche nel Mar Nero. L'influenza della città si espandeva anche lungo le rive del fiume Dniester, nell'odierna Moldavia, dove venne fondato l'avamposto di Alchona, che gettò le basi all'odierna città di Soroca.
Seconda città della Georgia e capitale della Repubblica autonoma di Adjara - nel cuore della Colchide degli antichi greci - Batumi è oggi un'importante scalo portuale, sede di numerose imprese industriali, sia leggere che pesanti.
Dopo aver attraversato la strettoia delle Porte di Ferro, il Danubio continua il suo lento scorrere verso il mar Nero in strette anse. Qui sulla riva rumena del fiume, si trova la città di Drobeta - Turnu Severin, su quella serba c'è invece quella di Kladovo.
Il lago di Ohrid, tra Macedonia del nord ed Albania, è uno degli specchi lacustri più antichi al mondo - ma anche uno dei luoghi più suggestivi dei Balcani. Immerso tra natura, storia e cultura, il lago e le sue onde sono stati e continuano ad essere inesauribile fonte di ispirazione per viaggitori, pittori, scrittori e poeti.
Lo scorso luglio l'ong ambientalista rumena Tășuleasa Social aveva annunciato il completamento dei tratti della Via Transilvanica nelle contee di Mures e Harghita. In settembre è stata invece la volta della contea di Sibiu.
Nell'andamento dei flussi turistici in Europa, la crescita corposa e costante dei Balcani come meta di viaggi e vacanze costituisce una delle tendenze più significative degli ultimi anni. Nel periodo 2013-2016, sei sono i paesi europei dove i pernottamenti dei turisti stranieri sono aumentati ogni anno a un tasso superiore del 10%: Islanda a parte, si tratta esclusivamente di paesi balcanici (Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Kosovo e Romania). L'unico paese della regione che pare rimanere ai margini del boom turistico in corso è la Bulgaria, anche se la situazione sta cambiando.
E' in arrivo oggi a Mosca una delegazione governativa turca: obiettivo, rilanciare la cooperazione nel turismo, uno dei pilastri delle relazioni bilaterali negli ultimi decenni.
Anni fa si sono trasferiti a Londra per studiare cinema (Paolo) e fotografia (Cesare). Poi un lungo viaggio, seguendo la via della seta, a coronare il loro sodalizio. Ne è nato il documentario Routes, di cui abbiamo già parlato in passato.
Kak ja provel leto ("Come ho trascorso l'estate") era il classico titolo del primo compito che gli scolari dell'Unione sovietica solevano trovarsi di fronte al loro ritorno a scuola dopo le vacanze estive. Quest'anno, ho deciso di anticipare un po' questa tradizione e raccontare così, con qualche immagine, le mie vacanze al lago.
“Ritrovo in soffitta una mappa dell’Albania sotto occupazione italiana. Alcune località sono evidenziate a matita, un pugno di villaggi con epicentro Tirana. Suppongo che la mappa appartenesse a mio nonno che, durante la seconda guerra mondiale, fu di stanza nei Balcani.” Ma forse invece apparteneva a uno zio. In famiglia, nessuno ne sa niente.
Il fascino particolare di cantanti nei ristoranti di Sochi ha permesso a Rob Hornstra (@thesochiproject ) di vincere il World Press Photo per la categoria “Arte e intrattenimento - storie” con la sua serie di fotografie intitolata “Sochi singers ”
Innalzato nella seconda metà del XVII secolo da Sveti Vasilije (San Basilio d'Ostrog), il monastero di Ostrog (parola slavo-antica che significa “luogo fortificato”) si abbarbica su una formazione rocciosa che domina la piana di Bjelopavlići, tra Nikšić e Danilovgrad, in Montenegro.