Inizia il 29 novembre la quinta edizione del Balkan Film Festival, che verrà aperto dalla famosa regista Jasmila Žbanić, autrice di “Quo vadis, Aida?”, candidato agli Oscar del 2021. Anche questa edizione coinvolge la cinematografia di tanti paesi: 18 film, di cui 12 a concorso, provenienti da Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Albania, Kosovo, Macedonia del Nord, Bulgaria, Romania e Grecia. Numerosi, inoltre, i momenti di approfondimento
Fonte: Occhio Blu Anna Cenerini Bova
Dopo i precedenti quattro festival di cinema balcanico presentati alla Casa del Cinema dall’Associazione Occhio Blu negli anni 2012, 2019, 2020 e 2021, l’edizione 2022 del Balkan Film Festival si consolida come occasione organica di riflessione sulla società balcanica, di incontro tra le cinematografie della regione e quella italiana, di stimolazione e promozione delle coproduzioni, fino all’auspicata creazione di un partenariato produttivo culturale e industriale.
Mentre lo scorso anno il Festival si è focalizzato sul fenomeno straordinario della cinematografia balcanica delle registe donne, quest’anno l’attenzione è rivolta alla valorizzazione della produzione dei giovani autori, di cui si presentano opere di già ben matura efficacia, con l’ambizione di scoprire originali proposte strategiche e analisi culturali, promuovere momenti d’incontro professionale, individuare indispensabili opportunità finanziarie da fonti italiane, europee, ma anche balcaniche, tessere infine reti di collaborazioni e produzioni.
Questo è l’obiettivo del Workshop che il Festival organizza il 1° dicembre cui parteciperanno cineasti (registi e produttori) prevalentemente giovani provenienti dai Balcani, funzionari di Creative Europe, registi e produttori italiani, rappresentanti dei Ministeri italiani (Esteri e Cultura), dell’ANICA, Direttori di Centri Nazionali di cinematografia di Paesi balcanici, nonché rappresentanti della Roma Lazio Film Commission, della Calabria Film Commission e della Marche Film Commission. Nell’occasione saranno illustrate le opportunità rappresentate dai bandi di Creative Europe e Media, le potenzialità offerte dalle predette Film Commission italiane, dal MiC, dal MAECI. E si darà occasione agli ospiti balcanici di esprimere proposte operative alle controparti italiane per attivare forme di contatto sui territori balcanici, che facilitino e promuovano iniziative di coproduzione.
Durante il Festival, oltre al Workshop dedicato ai produttori, è previsto un Panel di giovani affermati registi italiani e balcanici, che si confronteranno sulle strategie culturali e sulle proprie innovazioni produttive, mettendo in campo approfondimenti congiunti sullo sviluppo strategico della Regione.
I sei giorni di Festival, grazie alla presenza dei responsabili di numerosi Centri nazionali di cinematografia dei Paesi balcanici, offriranno occasioni per finalizzare le intese promosse da MiC e ANICA per la creazione di un fondo comune di sostegno alle coproduzioni italo-balcaniche.
Anche questa edizione coinvolge la cinematografia di un numero molto elevato di Paesi balcanici: 18 sono i film che saranno presentati, di cui 12 a concorso, provenienti da 10 Paesi (Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Albania, Kosovo, Macedonia del Nord, Bulgaria, Romania, Grecia). Numerosi gli eventi culturali: l’apertura dedicata alla cinematografia di Jasmila Žbanić; un “parallelo” italo-balcanico sul tema della donna, con la presentazione di film di Kaltrina Krasniqi (Vera guarda il mare) e Francesco Costabile (Una Femmina); un omaggio a Theo Angelopoulos nel decennale dalla scomparsa; un Focus sul cinema bosniaco.
Presenti in vari ruoli alcune delle più affermate personalità cinematografiche della Regione, quali Milčo Mančevski, Presidente della giuria del festival, Jasmila Žbanić, che apre il Festival, Kaltrina Krasniqi, giovani emergenti in campo internazionale quali la Macedone del Nord Dina Duma, la kosovara Norika Sefa. La selezione delle opere è effettuata da un comitato prestigioso di cui fanno parte Alberto Crespi, Fabio Melelli, Gerry Guida e Gregor Božič. Mimmo Calopresti, Ylljet Aliçka e Francesco Ranieri Martinotti affiancheranno Milčo Mančevski nella Giuria.
Il Festival, una volta concluso l’evento romano, travalicherà poi i confini nazionali organizzando nella zona balcanica momenti d’incontro tra Film Commission italiane e operatori cinematografici locali, affermandosi così come vero e proprio evento di interesse internazionale.