A giugno si terranno in Azerbaijan i primi Giochi olimpici europei. Il grande evento internazionale è ospitato da un paese nel quale i diritti umani vengono costantemente violati. Il 12 maggio a Bruxelles, su iniziativa di diversi rappresentanti del Parlamento europeo, si tiene un incontro per sollevare l'attenzione sul tema
Tra un mese Baku, capitale dell'Azerbaijan, ospiterà circa 6.000 atleti che si confronteranno in 20 discipline in rappresentanza di 49 comitati olimpici. Si tratta della prima edizione dei Giochi europei, evento che porrà il paese sotto i riflettori internazionali. L'Azerbaijan ha speso tempo e risorse economiche per costruire un'immagine positiva del paese, mentre le autorità hanno ridotto al silenzio ogni forma di dissenso, violando i diritti umani di attivisti e giornalisti. Le conseguenze più evidenti di questa politica si sono viste soprattutto nell'ultimo anno: decine di attivisti sono stati incarcerati, e tra loro anche la giornalista investigativa Khadija Ismayilova alla quale è stato conferito lo scorso 5 maggio il prestigioso premio PEN "Barbara Goldsmith per la libertà di espressione".
Con l'obiettivo di porre all'attenzione dell'opinione pubblica la situazione dei diritti umani nel paese caucasico, e per richiedere la liberazione delle persone incarcerate per motivi di opinione, il 12 maggio si tiene a Bruxelles, presso la sede del Parlamento europeo, l'iniziativa "Baku Games – Run for Human Rights". L'iniziativa, promossa dalla vicepresidente del Parlamento europeo, Ulrike Lunacek, prevede un dibattito al quale parteciperanno diversi rappresentanti del PE e di enti internazionali.
Alle 13.30 aprirà l'evento il vicepresidente del PE Alexander Graf Lambsdorff. Ulrike Lunacek modererà gli interventi dei relatori, alla presenza degli eurodeputati co-promotori Róża Gräfin von Thun und Hohenstein, Kati Piri, Mark Demesmaeker, Marietje Schaake e Ignazio Corrao.
La prima a intervenire sarà Dinara Yunus, figlia di Leyla e Arif Yunus (attivisti per i diritti umani in Azerbaijan, entrambi arrestati e imprigionati nel 2014), seguita da Giorgi Gogia - ricercatore esperto di Caucaso meridionale e portavoce di "Human Rights Watch", da Rebecca Vincent - rappresentante della campagna "Sports for Human Rights" e Sylvia Schenk, portavoce del "Working Group Sport" di "Transparency International".
Parteciperanno inoltre il segretario generale di "OMCT – World Organisation Against Torture", Gerald Staberock, e Maran Turner, direttore esecutivo di "Freedom Now". Per partecipare è richiesta la registrazione, da farsi inviando la richiesta per mail all'indirizzo ulrike.lunacek@ep.europa.eu
Prima del dibattito, con inizio alle ore 11.30, nelle strade di Bruxelles si terrà l'iniziativa "Silencing the Critics - This is #RealBaku2015" organizzata da "Sport for Rights", con un'animazione realizzata da un gruppo locale e l'intervento pubblico della vicepresidente del PE Lunacek e degli stessi relatori che parleranno in seguito nella sede del PE.
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