Paola Rosà 15 dicembre 2020

Un video, ideato e diretto da Désirée Klain, con la collaborazione alla sceneggiatura di Paola Rosà di OBCT, tenta di spiegare e far conoscere la complessa questione delle querele bavaglio, alias SLAPP, gravi minacce alla libertà di espressione in tutta Europa

Per vedere il video.

Nove voci in sei minuti, nove storie di giornalisti, attivisti, avvocati e ricercatori: l'idea di Désirée Klain sviluppata per la sesta edizione del festival di giornalismo civile Imbavagliati era quella di entrare per qualche istante nelle case delle vittime di SLAPP e raccontare l'effetto che fa. E anche se solo in una manciata di secondi, ogni protagonista riesce a renderci partecipi di un universo di conseguenze patite da chi subisce una querela temeraria: pressioni, intimidazioni, e poi depressione, senso di abbandono, solitudine, censura.

La prospettiva delle vittime - ma senza vittimismi - è la scelta stilistica che rende "SLAPP, il bavaglio con la cravatta" un pugno nello stomaco, uno spot per la libertà di espressione, quasi il trailer di un legal thriller, perché di ogni storia coglie un aspetto emblematico di migliaia di altre storie: c'è Federica Angeli, con l'impressionante numero di cause poi vinte, e c'è Antonella Napoli, con una querela che si trascina da più di vent'anni; c'è Charlie Holt di Greenpeace per cui le richieste danni superano il miliardo di dollari e Nello Trocchia che si è visto chiedere qualche milione di euro; e poi c'è la prospettiva di chi le querele le studia, come Sarah Clarke di Article 19, e di chi ci lavora a sostegno delle vittime, come l'avvocato Nicola Canestrini. Un coro di voci da tutta Europa che include lo scrittore Alexander Schiebel di Vienna e l'attivista Karl Bär di Monaco di Baviera.

 

In una prospettiva europea, per connettere la situazione italiana a quella continentale, il video riporta anche uno stralcio dell'audizione della vicepresidente della Commissione Europea al Parlamento Europeo, quando nell'ottobre 2019 le SLAPP, alias querele bavaglio, erano già sotto la lente delle istituzioni europee, come dimostreranno un anno dopo le parole della Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa Dunja Mijatović, riportate in chiusura del video.

Non manca l'appello del presidente della FNSI Giuseppe Giulietti, che ribadendo il lungo impegno del sindacato italiano contro le querele bavaglio invita tutta la società civile ad agire.

Perché le SLAPP, che direttamente sembrano colpire solo le vittime di querele, i giornalisti, gli attivisti, i difensori dei diritti umani, indirettamente invece, ma da subito, colpiscono il diritto dei cittadini ad essere informati minacciando quindi la libertà di espressione.