Il fotoreporter Mauro Donato era stato arrestato e incarcerato il 16 marzo in Serbia per un’accusa che si era rivelata subito infondata. Con l’intervento delle rappresentanze diplomatiche italiane, ieri è stato liberato. Oggi sarà a Roma alla conferenza stampa indetta dalla FNSI
“ ‘E' finita una brutta disavventura’, è stato il commento di Mauro Donato, il giornalista piemontese subito dopo il rilascio da parte delle autorità serbe, secondo quanto riferito da una fonte dell'ambasciata d'Italia a Belgrado che ha accompagnato Donato all'aeroporto di Belgrado 'Nikola Tesla’ insieme all'ambasciatore d'Italia Carlo Lo Cascio.”
Batteva così l’agenzia stampa Ansa di ieri pomeriggio, dando la tanto attesa notizia della scarcerazione che familiari, legali e amici di Mauro Donato attendevano da molti giorni, preoccupati per il prolungarsi di una detenzione ingiustificata.
Il fotoreporter Mauro Donato si era recato in Serbia, assieme al collega Andrea Vignali, per realizzare un reportage sulla vita dei profughi e l’attività di operatori umanitari, tra i quali l'associazione italiana One Bridge to Idomeni , lungo il tratto di rotta balcanica che attraversa il territorio serbo. Il 16 marzo, mentre stava lasciando il paese, è stato fermato e arrestato con l’accusa, poi rivelatasi infondata, di aggressione e rapina ai danni di tre profughi. L’accusa è stata subito smentita dalla stesse vittime, oltre che da altri testimoni, che nel confronto diretto non hanno riconosciuto in Mauro colui che li avevano aggrediti nella notte tra l'11 e il 12 marzo.
Nonostante questo, la carcerazione preventiva di Donato si è protratta per quasi tre settimane. Fin dai primi giorni è arrivata la condanna dell’arresto e la richiesta della sua immediata liberazione amche da associazioni di giornalisti ed enti di categoria, come la Federazione Nazionale Stampa Italiana, l'associazione Stampa Subalpina, la Federazione internazionale dei giornalisti IFJ e l’Associazione di giornalisti indipendenti della Serbia NUNS .
L’Ansa di ieri riporta che Donato è uscito dal carcere di Sremska Mitrovica alle 15.30 per poi rientrare subito in Italia e che il rilascio “è avvenuto grazie all'incessante azione della Farnesina e dell'Ambasciata d'Italia a Belgrado che, in contatto con le autorità locali serbe, hanno seguito il caso sin dal primo momento e con la massima attenzione.”
Tra le ultime azioni intraprese dalle autorità italiane, l'incontro avvenuto a Roma il 3 aprile presso la Farnesina tra il Direttore Generale per gli Italiani all’Estero, Luigi Maria Vignali, e l’Ambasciatore serbo Goran Aleksić.
Oggi a Roma presso la sede della FNSI , alla conferenza stampa che era stata indetta due giorni fa a sostegno della sua liberazione, ci sarà dunque anche Mauro Donato accanto ai familiari e ai legali che hanno seguito la vicenda.
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