"Pesante ingerenza nell’autonomia redazionale" e "limitato il diritto all’informazione": così i giornalisti della RTV protestano contro diverse misure di riduzione dell'organico e di interferenza nei programmi televisivi, e continuano la mobilitazione, sostenuta anche dalla FNSI
La Federazione Nazionale Stampa Italiana , la Federazione Europea dei Giornalisti e Assostampa Friuli Venezia Giulia sono al fianco dei colleghi sloveni che hanno programmato una serie di giornate di sciopero, la prima lo scorso venerdì 17 giugno, lo si legge in un comunicato del 20 giugno.
Le motivazioni della protesta sono di diverso tipo, e riguardano la sopravvivenza stessa dell'emittente di Stato nella sua forma attuale.
I sindacati sloveni chiedono le dimissioni del direttore di RTV Slovenia, Andrej Grah Whatmough e dei suoi più stretti collaboratori.
Tra i punti salienti dell’agitazione, che prevede diverse giornate di astensione dal lavoro, anche questioni che riguardano la programmazione, modificata con la cancellazione di una trasmissione e con la riduzione dei tempi dei telegiornali. Secondo i sindacati si tratterebbe di decisioni mirate a ridurre lo spazio mediatico dedicato allo sciopero e alle sue reali motivazioni.
"Sosteniamo i giornalisti di RTV Slovenia", dicono il segretario generale Raffaele Lorusso, che è anche componente del Comitato esecutivo della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), e la segretaria generale aggiunta Anna Del Freo (componente dello Steering Committee della Efj), accanto al presidente dell'Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia, Carlo Muscatello. Esprimendo solidarietà agli scioperanti, i vertici sindacali italiani sottolineano: "I giornalisti di RTV Slovenia protestano per la libertà di stampa, per cui esortiamo il primo ministro eletto Robert Golob e i suoi alleati della coalizione di governo ad approvare il prima possibile strumenti di legge in grado di fermare quello che per l'associazione dei giornalisti rappresenta uno smantellamento deliberato dei programmi e del lavoro dell'emittente. La Fnsi si schiera con i colleghi nella loro battaglia e ringrazia tutti i giornalisti impegnati per la libertà e la completezza dell'informazione».