Il genero di Donald Trump intende investire oltre un miliardo di dollari in tre mega progetti immobiliari tra Serbia e Albania, due dei quali su terreni di proprietà statale. Le trattative poco trasparenti tra Kushner, Vučić e Rama hanno già fatto partire accuse di corruzione e conflitto di interessi
Lo scorso 15 marzo, il genero di Donald Trump Jared Kushner ha dichiarato al New York Times e annunciato su Twitter che la sua società di investimenti Affinity Partners è vicina a concludere tre grossi investimenti per un totale di oltre un miliardo di euro nei Balcani occidentali. Kushner, ex senior advisor di Trump durante i suoi quattro anni alla Casa Bianca, avrebbe intenzione di costruire una serie di hotel e abitazioni di lusso tra il centro di Belgrado e due località turistiche della costa albanese: l’isola di Sazan e la penisola di Zvërnec.
Due di queste tre aree - il palazzo dell’ex Ministero della Difesa jugoslavo nel centro di Belgrado e l’isola di Sazan - sono di proprietà statale, quindi le trattative vedono da una parte la società di Kushner e dall’altra i governi di Serbia e Albania. Uno dei più stretti collaboratori di Kushner e principale negoziatore di queste trattative è Richard Grenell, ex inviato speciale di Trump per i negoziati di pace tra Serbia e Kosovo dal 2019 al 2021.
Kushner e Grenell sono accusati di sfruttare oggi per fini personali i contatti stretti durante il periodo nell'amministrazione Trump: una condotta considerata oggi eticamente controversa, ma che potrebbe trasformarsi in un vero e proprio conflitto di interessi qualora Trump fosse rieletto presidente il prossimo novembre. Il presidente serbo Aleksandar Vučić e il primo ministro albanese Edi Rama sono invece accusati di corruzione dai rispettivi partiti di opposizione, e di svendere beni pubblici per guadagnare influenza su una famiglia che potrebbe presto tornare al potere negli Stati Uniti e ricambiare il favore.
La Affinity Partners è stata fondata a metà 2021 da Jared Kushner, marito di Ivanka Trump, solo pochi mesi dopo la sconfitta di Donald Trump alle presidenziali di fine 2020. La società ha un capitale di oltre tre miliardi di dollari, due dei quali provengono dalle casse del fondo di investimento pubblico dell’Arabia Saudita. Anche questi soldi, secondo il New York Times, sarebbero frutto delle conoscenze acquisite da Kushner in Medio Oriente durante gli anni nell’amministrazione Trump. Non è chiaro se e quanti fondi sauditi finirebbero nei progetti balcanici, ma è risaputo che anche l’Arabia Saudita è interessata a investire nel fiorente mercato turistico albanese.
I progetti di Kushner sulla costa albanese
In Albania, Affinity Partners intende costruire un “eco-resort” di lusso e una serie di ville sull’isola di Sazan, oltre a un totale di circa 10mila unità tra abitazioni di lusso e camere di hotel nella vicina area di Zvërnec. Da circa un decennio il governo albanese progetta lo sviluppo turistico di queste aree, che di anno in anno attirano sempre più visitatori. Fino all’inizio degli anni ‘90, l’intera isola di Sazan fungeva da base militare per l’esercito della Repubblica Popolare Socialista d'Albania, e ancora oggi, nonostante il quasi totale abbandono della base, è designata come zona militare.
Per questo motivo, l’isola è rimasta incontaminata (solo dal 2015 il governo albanese permette l’accesso ai turisti, ma non esistono strutture di accoglienza ed è vietato il pernottamento) e le acque circostanti, insieme a quelle che circondano la vicina penisola di Karaburun, sono dal 2010 un parco nazionale marino. Secondo alcuni gruppi ambientalisti albanesi , la costruzione di hotel e ville sull’isola di Sazan e nella vicina Zvërnec rappresenterebbe un grave rischio per la fauna marina e ornitologica della zona, composta anche da specie a rischio estinzione come la foca monaca.
Il 18 marzo il presidente albanese Bajram Begaj ha firmato una legge, approvata qualche settimana prima dal parlamento, che apre la strada alla costruzione di progetti ritenuti di importanza strategica nelle aree protette del paese. I partiti di opposizione sostengono che la legge sarebbe stata approvata in modo poco trasparente, proprio in vista dell’imminente investimento statunitense. Nel frattempo, il primo ministro Edi Rama ha confermato che l’Agenzia albanese per lo sviluppo e gli investimenti (AIDA) ha ricevuto una proposta da parte del fondo di investimento statunitense e si è dimostrato entusiasta all’idea di trasformare Sazan in un “fiore all’occhiello del turismo mediterraneo ”.
Ad aiutare Kushner e Grenell nella mediazione e nella pianificazione dei progetti immobiliari in loco sarebbero il miliardario albanese Shefqet Kastrati e il figlio Musa, che recentemente hanno acquistato proprietà immobiliari milionarie a Miami, vicino alla residenza della famiglia Trump. L’immobiliarista californiano Asher Abehsera, con cui Jared Kushner e Ivanka Trump, insieme a Grenell e Rama, l’estate scorsa avevano visitato la costa albanese a bordo di uno yacht, si dovrebbe invece occupare dello sviluppo concreto dei progetti.
Secondo Bloomberg, l’hotel che Affinity Partners progetta di costruire sull’isola di Sazan sarà brandizzato Aman, una multinazionale svizzera che possiede resort di lusso in tutto il mondo ed è di proprietà dell’oligarca russo Vladislav Doronin. Il responsabile della sicurezza di Aman è a tutt’oggi l’ex agente dell’FBI Charles McGonigal, condannato lo scorso settembre a 28 mesi di carcere dal tribunale federale di Washington per aver ricevuto 225mila dollari da un ex agente dei servizi segreti albanesi che, secondo quanto ammesso dallo stesso McGonigal , lo stava aiutando a stabilire relazioni in Albania per gettare le basi di future opportunità di business nel paese.
McGonigal ha anche ammesso di aver tenuto nascosti vari incontri con Edi Rama quando era ancora nell’FBI, tra il 2017 e il 2018.
Un regalo da 100 milioni di dollari nel centro di Belgrado
In Serbia, il progetto di Kushner prevede un investimento di circa 500 milioni di dollari per la riqualificazione del palazzo dell’ex Ministero della Difesa jugoslavo, che tuttora giace nel centro di Belgrado mostrando le cicatrici dei bombardamenti NATO del 1999 ed è oggi protetto dai beni culturali. La Affinity Partners intende costruire al suo posto un mega hotel di lusso, un complesso di appartamenti e un museo per ricordare le vittime dei bombardamenti. Kushner ha raccontato al New York Times che un accordo preliminare con il governo serbo garantirebbe ad Affinity Partners l’usufrutto dell’area - dal valore stimato intorno ai 100 milioni di dollari - a titolo gratuito per 99 anni, in cambio del 22% dei profitti generati dal progetto.
L’interesse della famiglia Trump per il progetto risalirebbe addirittura al 2013 , quando l’allora ministro serbo per gli affari esteri Ivica Dačić visitò la Trump Tower per discuterne con Donald Trump in persona. Con la candidatura e la vittoria di quest’ultimo alle elezioni presidenziali statunitensi del 2016, il progetto fu abbandonato per evitare un palese conflitto di interessi. Ma nel 2020, durante una visita di stato del presidente serbo Vučić a Washington, Grenell riaprì la questione, inquadrandola come un’opportunità per favorire gli investimenti statunitensi in Serbia. Oggi l’accordo sembra cosa fatta, grazie anche alle conoscenze strette da Grenell durante gli anni da inviato presidenziale nei Balcani. In particolare, l’attuale ministro delle finanze Siniša Mali – amico e compagno di serate di Grenell – avrebbe favorito la chiusura dell’accordo preliminare per lo sviluppo del progetto.
Aleksandar Vučić, dal canto suo, è accusato di voler sfruttare i legami del governo serbo con la famiglia Trump per influenzare un’ipotetica prossima amministrazione Trump e garantirsene il sostegno. Il presidente serbo, che si è detto a conoscenza ed entusiasta del progetto , avrebbe risposto a tali accuse con una fragorosa risata . Ma nei giorni scorsi, le proteste dell’opposizione e della società civile serba non hanno fatto che intensificarsi.
Boža Drašković, ex membro dell'Agenzia nazionale anticorruzione e ora professore di economia dell'Università di Belgrado, intervistato da Al Jazeera, ha accusato senza mezzi termini il governo serbo di corruzione. Secondo il professore, l’appalto del progetto sarebbe dovuto passare attraverso un bando pubblico, scavalcato senza grossi intoppi grazie all’approvazione diretta di Vučić e l’aiuto della sua rete di ministri e funzionari.
Diversi parlamentari dei partiti di opposizione hanno poi accusato il presidente serbo di stare svendendo un prezioso asset pubblico nazionale a un’azienda straniera e di voler cancellare un monumento simbolo dei bombardamenti NATO. A queste accuse hanno risposto direttamente Kushner e Grenell , affermando che il progetto simbolizza i progressi fatti per curare le ferite del passato e “un ponte di amicizia e rinnovamento” tra i due paesi.
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