Il 28 giugno, in occasione della commemorazione del centenario dell'attentato a Francesco Ferdinando e dell’inizio della Prima guerra mondiale, l'Europa è tornata a Sarajevo per riflettere sulla guerra e sulla pace. Ma come ha vissuto Sarajevo questo anniversario? Come viene vista la storia da qui? Un audio-doc
In un anno in cui si riapre la vecchia Biblioteca (Viječnica) bruciata nel 1992 dalle forze serbo-bosniache e in cui si ricorda con nostalgia l'impero asburgico, nella 'Gerusalemme d'Europa' sembra molto più importante la solidarietà in tempo di alluvioni e di lotta contro l'arroganza e la corruzione dei politici. E l'Europa resta un sogno lontano.
La Sarajevo di oggi raccontata dagli stessi sarajevesi nei giorni attorno al centenario dell'attentato all'Arciduca. Tra gli altri, un testimone molto speciale: Jovan Divjak il generale serbo che difese Sarajevo nella guerra degli anni 90, adorato in Bosnia Erzegovina e accusato di crimini di guerra in Serbia. Ma anche i Dubioza Kolektiv, un gruppo ska rock balcanico che ha iniziato dieci anni fa parlando di politica e antinazionalismo ed oggi è uno dei gruppi più famosi in tutti i Balcani.
Tutto questo nell'audio-doc realizzato da Marina Lalović per Radio Rai 3 Mondo, andato in onda il 27 giugno scorso.
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