Amministrative in Bulgaria, GERB perde Sofia

30 ottobre 2023

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Domenica 29 ottobre il primo turno delle elezioni amministrative in Bulgaria ha segnato la fine di un lungo dominio politico: quello del partito GERB dell’ex premier Boyko Borisov, che governava la capitale da 18 anni.

Il candidato a sindaco di GERB, Anton Hekimyan, noto giornalista, che per scalare la poltrona a primo cittadino nelle settimane scorse aveva rinunciato alla posizione di direttore delle notizie della tv bulgara più seguita, bTV, secondo i dati ancora parziali si sarebbe infatti fermato alla terza posizione, con poco più del 19% delle preferenze.

A giocarsi la vittoria finale, col ballottaggio di domenica prossima, saranno il candidato del movimento “Continuiamo il cambiamento”, Vasil Terziev (31%) e l’ex sindacalista Vanja Grigorova – supportata dal Partito socialista – arrivata sorprendentemente seconda con più del 22% dei voti.

Per GERB la sconfitta a Sofia ha anche un significato simbolico: fu proprio con la vittoria elettorale che lo portò ad essere sindaco della capitale che Borisov ha iniziato la sua carriera politica, che lo ha portato a dominare la scena per almeno un decennio.

Nel resto del paese, però, GERB è riuscita a dare continuità al suo dominio a livello amministrativo, con vittorie al primo turno in città come Burgas, Stara Zagora, Pernik, Montana e Vratsa.

Insieme alla probabile vittoria a Sofia, “Continuiamo il cambiamento” pone le basi per trionfare al secondo turno anche a Varna, principale porto bulgaro sul mar Nero. Per il Partito socialista, insieme al buon risultato di Sofia, si prospettano buoni risultati a Ruse, Silistra e Shumen.

A livello nazionale, il dato più significativo di questo turno elettorale è sicuramente la sfida aperta tra le due principali forze della “non-coalizione” – come è stata definita da alcuni media bulgari – che governa oggi la Bulgaria a livello nazionale, quella tra GERB e “Continuiamo il cambiamento”.

Avversari politici, ma legati dalla posizione pro-occidentale in politica estera, i due partiti hanno trovato un difficile compromesso per creare un governo dopo lunghi anni di instabilità nel contesto della guerra in Ucraina, ma non hanno messo da parte la forte rivalità che segna i loro rapporti.

Nel secondo turno, con l’eccezione importante di Sofia, molte delle sfide ai ballottaggi saranno proprio tra GERB e “Continuiamo il cambiamento”. I risultati finali daranno segnali importanti non solo sulla distribuzione del potere a livello locale, ma anche sulle prospettive di durata dell’innaturale alleanza tra i due partiti.