Elezioni in Georgia, al secondo turno trionfa “Sogno georgiano”
2 novembre 2016
E' stato un vero e proprio trionfo per “Sogno georgiano” il ballottaggio dello scorso 30 ottobre con cui si sono chiuse le elezioni parlamentari in Georgia. Il partito di governo, fondato dal tycoon Bidzhina Ivanishvili ha conquistato ben 48 dei 50 seggi rimasti in lizza dopo il primo turno tenutosi l'8 ottobre.
Con i risultati del secondo turno, “Sogno georgiano” vanta ora una maggioranza schiacciante di 115 deputati su 150 al parlamento di Tbilisi, numero sufficiente a garantire al partito di governare senza affanni, ma anche di modificare a piacimento la costituzione.
“Sogno georgiano” sembra puntare a ridisegnare l'assetto istituzionale del paese, col trasferimento di poteri dal presidente al primo ministro. Secondo alcuni osservatori, si potrebbe assistere anche all'abolizione dell'elezione diretta del presidente, col passaggio ad un sistema totalmente parlamentare.
Restano invece 27 i seggi conquistati dal “Movimento di Unità nazionale” fondato dell’ex presidente Mikheil Saakashvili con capolista David Bakradz. L'“Alleanza dei patrioti di Georgia”, partito nazionalista e ritenuto vicino alla Russia è il terzo e ultimo movimento politico ad aver ottenuto seggi (6) nella prossima Assemblea nazionale.
Il secondo turno non ha registrato momenti di tensione, a differenza del primo che aveva visto la ripetizione del voto in alcuni seggi dell'area di Zugdidi a causa dell'aggressione subita da alcune commissioni elettorali al momento dello spoglio da parte di gruppi di persone, incidenti su cui le indagini sono ancora in corso.
Il “Movimento di Unità nazionale” ha denunciato violazioni e un clima intimidatorio nei confronti degli elettori, ma gli osservatori internazionali, OSCE in testa, hanno dato un giudizio sostanzialmente positivo del processo elettorale.
Al secondo turno l'affluenza si è fermata al 37,5 percento, rispetto al 51 percento del primo turno.