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Kosovo - Articoli

Kosovo: almeno 44 casi di infezioni da HIV

14/09/2001 -  Anonymous User

Il numero di casi di HIV registrati ufficialmente dalla fine della guerra in Kosovo è aumentato da 35 a 44. Ma secondo Salih Ahmeti, direttore della Clinica Universitaria di Pristina, il numero potrebbe essere molto più elevato sia perché "le persone esitano, a causa dei pregiudizi sociali, a recarsi in ospedale per ricevere le cure necessarie", sia perché vi è un lungo tempo di incubazione dalla contrazione del virus al manifestarsi della malattia. Ahmeti afferma che fra i fattori che hanno portato all'aumento dei casi riscontrati c'è senza dubbio l'apertura delle frontiere e il rientro degli albanesi che hanno vissuto altrove durante la guerra, senza contare che l'attuale disastrosa situazione economica di molte persone le costringe ad intraprendere attività come la prostituzione che rappresenta uno dei maggiori comportamenti a rischio. Un altro fattore causale dell'aumento dei casi di HIV - sempre secondo Ahmeti - è la scarsa informazione sul tema, e per questo sollecita la realizzazione di campagne pubbliche di sensibilizzazione e una maggiore informazione all'interno delle scuole. E' stato verificato infatti che gli stessi studenti universitari di medicina non sanno molto circa il virus dell'HIV, e sarebbe necessaria perciò prima di tutto una loro informazione accurata.


Kosovo: elettricità finalmente regolare?

13/09/2001 -  Anonymous User

La KEK, azienda elettrica del Kosovo, ha promesso un'erogazione più stabile e continua di energia elettrica nella provincia a partire da questa settimana. Finora infatti blocchi ed interruzioni anche prolungate nella fornitura erano all'ordine del giorno, evento tra l'altro comune ad altre zone dei Balcani. Il deciso miglioramento dovrebbe realizzarsi grazie alla riparazione di uno dei due blocchi della centrale elettrica Kosovo B, in grado di produrre 300 megawatts/ora di energia. "I tre blocchi attualmente funzionanti della centrale Kosovo A - ha dichiarato Sadaulin Hivolli, portavoce della KEK - producono al momento 250 megawatt/ora, mentre ulteriori 150 MW sono importati da altre aree. Ora perciò l'energia elettrica a disposizione dovrebbe essere sufficiente". Il costo di questa riparazione è stato di 20 milioni di euro (circa 40 miliardi di lire), ma considerando anche le riparazioni al secondo blocco di Kosovo B che si completeranno in ottobre, la spesa finale complessiva sarà di 49 milioni di euro. E si tratta, lo ricordiamo, solo una parte molto relativa dei danni causati nel 1999 dalle incursioni aeree della NATO.


Campagna d'informazione per uscire legalmente dal Kosovo

12/09/2001 -  Anonymous User

Per prevenire l'immigrazione illegale da parte almeno da parte degli albanesi del Kosovo e soprattutto cominciare a scardinare il traffico di persone che lucra sopra, la sede di Pristina dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha indetto una campagna di informazione per tutto il Kosovo. Lo scopo è istruire gli abitanti sul modus operandi per una emigrazione legale. Secondo un recente sondaggio Oim, infatti, il 70 per cento della popolazione, non conosce le procedure per ottenere un visto valido per l'espatrio. Per il> 78 per cento invece è più facile lasciare il paese illegalmente. L'Oim quindi ha ha deciso di girare per i vari municipi di tutta la regione, organizzando degli incontri e diffondere dei "radio show" con un vademecum sui canali legali con cui raggiungere i paesi europei. La campagna punta a istruire in particolare le persone tra i 16 e i 30 anni, ovvero la fascia d'età più disposta a lasciare il paese in cerca di fortuna e quindi capaci di pagare somme esorbitanti a trafficanti e scafisti per uscire dai confini. Recentemente è stato pubblicato il rapporto sui rientri e la reintegrazione in Kosovo.


La febbre emorragica in Kosovo

25/06/2001 -  Anonymous User

In Kosovo si sono verificati alcuni casi di epidemia da febbre emorragica, della quale si sono già ammalate 100 persone e 10 ne sono morte. Questo tipo di febbre letale viene trasmesso dalle zecche, che in questo caso sono quelle che si trovano nel territorio inquinato del Kosovo. I sintomi della malattia sono: malessere generale, ematomi, emorragie sulla pelle e possono presentarsi emorragie nel tratto digerente e respiratorio. L'ammalato può perdere sangue dal naso e vomitarlo. La malattia può essere trasmessa per contatto sanguigno.
Il Dottor Veljko Djerkovic, specialista in epidemiologia, ha riferito che si tratta di una febbre emorragica di provenienza africana e la cura è prevista dalla legge con la quarantena. La malattia non si è ancora diffusa in Serbia e in Montenegro, ma è necessario prevenire una sua eventuale diffusione, dice Djerkovic.
Il vaccino contro questa malattia sembra sia in possesso della Russia, ma ad un costo troppo elevato. Nel frattempo l'unico rimedio è stato individuato nel Virazol, che consente un abbassamento della mortalità. Circa 700 flaconi di questo medicinale sono stati tempo fa inviati da una ditta farmaceutica californiana, la Farmaciutics.


Una costituzione provvisoria per il Kosovo

15/05/2001 -  Anonymous User

Sarebbe attesa a giorni la presentazione di un progetto costituzionale transitorio per il Kosovo. Lungi dall'affrontare il nodo spinoso del futuro status politico della regione, il capo della missione Onu - Hans Haekkerup - ha annunciato l'intenzione di trasferire progressivamente ad una istituzione autoctona le funzioni amministrative oggi assunte dalla comunità internazionale. Alla base del progetto di Haekkerup starebbe un'assemblea regionale eletta democraticamente e composta da circa 120 rappresentanti. Nel progetto sarebbero inoltre previste alcune norme di tutela per le minoranze: altri venti seggi sarebbero infatti riservati, di diritto, ai rappresentanti delle minoranze non albanesi della regione.


Reclusioni

10/02/2001 -  Davide Sighele

Pec, Kosovo: la vita segregata di una famiglia di albanesi “traditori”. Un reportage dal Kosovo pubblicato dalla rivista Questo Trentino e ripreso da Osservatorio Balcani e Caucaso


Rudes containers

13/01/2001 -  Davide Sighele Berane

Tra i profughi serbi dal Kosovo. Un reportage dal nord del Montenegro pubblicato dalla rivista Questo Trentino e ripreso da Osservatorio Balcani e Caucaso


Aria di guerra nelle retrovie

15/05/1999 -  Davide Sighele

Soldati di leva, fidanzate di soldati Nato francesi, normali passeggeri: in treno, chiacchierando sulla guerra. Un reportage pubblicato dalla rivista Questo Trentino e ripreso da Osservatorio Balcani e Caucaso