Il trattato che permette a Copenaghen di inviare in Kosovo fino a 300 detenuti, inclusi migranti soggetti a un ordine di rimpatrio, è il modello di esternalizzazione dei centri detentivi per il rimpatrio più vicino ai "return hubs" proposti dalla Commissione europea. I rischi di quel modello sono già evidenti
Il movimento Vetëvendosje ha vinto le elezioni del 9 febbraio, ma questa volta non ha i numeri per governare da solo. Le alternative sono la creazione di una difficile maggioranza o nuove elezioni anticipate
Schiacciata tra Belgrado e Pristina e col rischio che l'imprevedibile politica di Trump faccia naufragare il piano UE per la normalizzazione dei rapporti, la città nel nord del Kosovo vive nell'incertezza. Ne parliamo con Miodrag Marinković, del Centre for Affirmative Social Actions
Il diplomatico danese Peter Sorensen è il nuovo Rappresentante speciale UE per il dialogo tra Kosovo e Serbia. A Pristina la nomina è stata accolta con favore, ma le prospettive per il futuro dei negoziati restano opache
Le elezioni parlamentari in Kosovo delineano uno scenario incerto: vince Kurti ma senza larga maggioranza e un governo di coalizione appare ora inevitabile, con ripercussioni sulla stabilità politica e sul dialogo con la Serbia
Il Kosovo torna alle urne il prossimo 9 febbraio: dopo aver portato a termine il mandato con un governo monocolore, il premier Albin Kurti e il suo “Vetevendosje” cercano una nuova vittoria, ma dopo un quadriennio complicato, secondo gli analisti il risultato è tutt’altro che scontato
Cooperazione economica regionale nei Balcani occidentali, sblocco del CEFTA, impatto delle barriere non tariffarie, riconoscimento dei titoli di studio e promozione di pratiche commerciali sostenibili: ne parliamo con Sokol Zeneli, Direttore programmi presso Re-ACT Lab
A differenza dei paesi vicini come Albania, Serbia e Macedonia del Nord, il Kosovo non offre incentivi fiscali per l'importazione di auto elettriche. Nonostante la mancanza di supporto da parte dello stato, l'importazione di vetture elettriche continua. Ciò è visibile soprattutto nei taxi di Pristina
Oltre un anno fa iniziava l'invasione israeliana di Gaza. Nell'ex Jugoslavia, governi e società civile hanno reagito in modo diverso: i governi, tranne la Slovenia, si sono schierati con Israele, le organizzazioni della società civile hanno organizzato proteste e manifestazioni a favore della Palestina
Filosofo, analista politico e scrittore, Shkëlzen Maliqi uno dei più noti intellettuali kosovari parla senza peli sull'impatto delle politiche del presidente Aleksandar Vučić sulle prospettive della comunità serba in Kosovo, sempre più marginalizzata ed impaurita
Le conseguenze delle violenze sessuali durante la guerra in Kosovo continuano a provocare sofferenza e stigma sociale: lo afferma un recente studio, che invita le autorità di Pristina a misure concrete per aiutare le vittime di stupro
Sono passati venticinque anni dalla fine della guerra in Kosovo: un'intera generazione, nata durante il conflitto del 1999, si affaccia alla vita adulta con un'eredità pesante, ma anche forti speranze per il futuro. Sarà una generazione di pace?
Le autorità di Belgrado hanno vietato il festival “Mirëdita, dobar dan”, che da anni riunisce artisti e attivisti per i diritti umani provenienti da Kosovo e Serbia: un ulteriore segno dello scivolamento verso un clima sempre più segnato da intolleranza e disprezzo
In Kosovo migliaia di persone sono rimaste vittime di violenza sessuale durante la guerra: oggi le istituzioni di Pristina le riconoscono come vittime civili del conflitto, ma per molti parlare del trauma che hanno subito rimane un ostacolo insormontabile
Ultimi nei Balcani occidentali, da inizio 2024 i cittadini kosovari possono viaggiare senza visto nell’area Schengen. Un’opportunità attesa da tempo e già sfruttata da migliaia di persone, e vista con estremo interesse dal business kosovaro
Dai canali televisivi e tabloid serbi, che diffondono discorsi filo-russi e anti-kosovari, ai canali russi in Serbia che supportano la narrativa nazionalista serba fino ai gruppi Telegram. La propaganda russa contribuisce notevolmente alla crescente disinformazione su quanto accade in Kosovo
Alla 80° Mostra del cinema di Venezia per la prima volta vince un regista ellenico. Quest'anno il Leone d'oro è andato “Poor Things! - Povere creature!” di Yorgos Lanthimos. Come miglior cortometraggio è stato premiato “A Short Trip” dell’albanese Erenik Beqiri
Quello accaduto ieri, domenica 24 settembre, è sicuramente il più grave incidente armato in Kosovo degli ultimi anni. Un gruppo di una trentina di persone ha scambiato colpi di arma da fuoco con la polizia kosovara. Un poliziotto e tre “terroristi” sono morti, altri feriti ed arrestati
Economico e abbondante, ma nocivo per l'ambiente e la salute delle persone. Il carbone domina la scena energetica del Kosovo da decenni, e gli sforzi poco convinti del governo di Pristina di sviluppare fonti energetiche alternative fino ad oggi hanno portato ben pochi risultati
Negli ultimi anni i sindacati in Kosovo sono diventati molto più attivi. Per essere efficaci, però, le organizzazioni dei lavoratori devono liberarsi da un'eredità complessa, che viene dal passato jugoslavo e dal ruolo, più politico che sociale, ricoperto durante la lotta per l'indipendenza del paese
Torna alta la tensione in Kosovo, dove nei comuni a maggioranza serba del nord si è arrivati ieri a scontri tra cittadini di nazionalità serba e le forze KFOR. Il bilancio è di una trentina di militari internazionali feriti, di cui 11 italiani, e una cinquantina di feriti tra i dimostranti. Un commento
Venerdì 26 maggio nei comuni a maggioranza serba nel nord del Kosovo si è assistito all’ennesima escalation di scontri tra le forze dell’ordine kosovare e i cittadini di nazionalità serba. Il detonatore è stato l’insediamento dei neo eletti sindaci di nazionalità albanese
L'arresto del direttore dell'Azienda energetica del Kosovo (KEK) ha scatenato uno scontro tra partiti di opposizione e di governo - mentre una centrale elettrica a carbone è rimasta fuori uso e i dipendenti della KEK aspettano aumenti salariali
Esattamente 43 anni fa moriva Josip Broz Tito, leader della Jugoslavia socialista. Ma chi era Tito? Un dittatore autocratico o un grande statista che ha affascinato politici del calibro di Churchill e Kennedy? Le considerazioni di Eric Gobetti, studioso della storia della Jugoslavia nel Novecento
Dopo le elezioni del 23 aprile nel nord del Kosovo, dove solo il 3,47% degli aventi diritto è andato a votare, son state elette le nuove amministrazioni comunali, a guida albanese. Secondo la giornalista Tatjana Lazarević “questo nuovo quadro incide in maniera rilevante sulla vita dei serbi del nord, intrappolati tra il martello di Belgrado e l’incudine di Pristina”
Il 18 marzo il presidente serbo Vučić e il primo ministro kosovaro Kurti si sono incontrati a Ohrid. Pochi i progressi ma intanto, a Belgrado, misteriosi manifesti sono stati affissi contro chi contesta la linea del governo e i partiti di destra sono scesi in piazza
La sera di lunedì 27 febbraio a Bruxelles c’è stato un incontro, mediato dai rappresentanti dell’UE, tra il presidente serbo Aleksandar Vučić e il capo del governo kosovaro Albin Kurti. Si è discusso - e sembrerebbe accettato - i punti di una proposta europea di normalizzazione delle relazioni tra Pristina e Belgrado. Un’analisi
Il regime dei visti UE ha portato i kosovari ad un insopportabile isolamento. A quindici anni dalla dichiarazione di indipendenza sono costretti a code interminabili, procedure umilianti e costi notevoli per ottenere un visto per i paesi UE. E non sempre ci riescono
Sono trascorsi quindici anni dal 17 febbraio 2008, giorno in cui Pristina dichiarò ufficialmente l'indipendenza dalla Serbia. Da allora il Kosovo è cresciuto e si è sviluppato, ma le relazioni con la Serbia hanno faticato a stabilizzarsi. Ora l'UE sembra forzare i due governi ad una soluzione condivisa