Macedonia, elezioni posticipate al 5 giugno
24 febbraio 2016
Passo indietro della VMRO di Nikola Gruevski ed elezioni posticipate al prossimo 5 giugno. E' questo il risultato di una giornata – l'ennesima – di forte tensione politica in Macedonia, terminata nella tarda serata di ieri con la decisione presa a larga maggioranza dal parlamento di Skopje.
Come chiesto dall'opposizione socialdemocratica, ma anche dalla diplomazia internazionale, le elezioni anticipate non si terranno quindi come annunciato il 24 aprile, ma ad inizio giugno.
Dopo la missiva di domenica scorsa – targata USA-UE -, in cui si sosteneva che attualmente “non ci sono le condizioni per tenere elezioni credibili il prossimo 24 aprile”, Gruevski aveva replicato dichiarando che non c'era alcun motivo credibile per posticipare il voto.
Nelle concitate ore di ieri, però, in cui si è rischiato un nuovo corto circuito politico-istituzionale, l'ex premier ha evidentemente deciso di fare concessioni, anche visto l'isolamento in cui era finita la VMRO
L'intesa di ieri è arrivata anche grazie all'intervento della diplomazia internazionale: particolarmente attivi tre eurodeputati (Ivo Vajgl, Richard Howitt ed Eduard Kukan), impegnati da tempo nella ricerca di una soluzione politica alla crisi in Macedonia.
Il voto anticipato – frutto dei cosiddetti accordi di Pržino – dovrebbe portare la Macedonia fuori dalle sabbie mobili createsi con lo “scandalo intercettazioni” che scuote il paese da inizio 2015.
Due i punti che, secondo l'opposizione, impediscono ancora un voto “libero e democratico”: la dipendenza dei media dal governo e la mancata verifica delle liste elettorali.