In Romania, anche grazie ai fondi europei dedicati, il numero di pannelli fotovoltaici installati sta crescendo rapidamente. Così in fretta, che alcuni programmi sono stati sospesi, visto che l'aumento di produzione di energia mette in difficoltà la rete di distribuzione, ancora obsoleta
Gli studi di settore indicano che più del 50% dei romeni che vivono in una casa indipendente durante il 2023 si è dichiarato interessato ad acquistare un impianto fotovoltaico. In effetti, la domanda di pannelli fotovoltaici è aumentata di dieci volte nel 2022 rispetto all’anno precedente.
Una tendenza sempre in crescita ed in linea con le politiche europee che riguardano le fonti rinnovabili di energia. Una politica che vede messi a disposizione miliardi di euro per la transizione verde.
Oltre al PNRR, i romeni posso accedere anche ad altri due programmi che prevedono fondi europei per investimenti nelle energie rinnovabili: il Fondo per la modernizzazione - gestito dal Ministero dell'Energia - e Repower EU - gestito dal Ministero degli Investimenti e dei Fondi Europei .
Il programma più gettonato finora è stato “Casa Verde”, tramite il quale lo stato concede fino a 20mila lei (4000 euro circa) per l'installazione di pannelli solari, la parte restante di duemila lei (400 euro) la devono aggiungere i diretti interessati, una somma che però si può recuperare già dal primo anno di utilizzo dei pannelli.
Spesso gli interessati devono però pagare integralmente e di tasca propria i pannelli e in questo caso, secondo gli esperti, l’investimento potrebbe essere recuperato in circa 4-5 anni.
La richiesta per impianti di panelli solari in Romania resta comunque molto al di sopra dell’offerta. L’ultimo rapporto dell'Autorità Nazionale di Regolamentazione dell'Energia (ANRE) sulla situazione dei prosumer (consumatore e produttore di energia) mostra che il ritmo degli allacciamenti alle reti di distribuzione è in continuo aumento. A luglio scorso si è raggiunta una media di 236 allacciamenti giornalieri, dopo che sei mesi fa erano inferiori a 150 allacciamenti al giorno.
Troppi pannelli, troppa energia solare
Di recente, sull’istallazione dei pannelli fotovoltaici si è espresso pubblicamente anche George Niculescu, il presidente dell’ANRE. Secondo Niculescu sarebbe necessario imporre una soglia per l'installazione di pannelli fotovoltaici da parte dei prosumers. Una soglia che che dovrebbe essere quindi, fissata in base alle loro esigenze di consumo e ad ogni singola area.
Niculescu sostiene che i prosumer hanno iniziato a installare pannelli fotovoltaici che producono più di quanto consumano. Questa abitudine, però, crea squilibri nella rete.
Inoltre, il presidente dell'ANRE ribadisce che il ruolo dei prosumer è quello di rendere il sistema energetico più efficiente e di portare ad una riduzione delle bollette, soprattutto in questo periodo in cui i prezzi elevati incidono massicciamente sui costi di luce e gas. Ma nonostante questo sia lo scopo principale, spesso “gli speculatori” installano impianti fotovoltaici per trarne profitto.
Secondo la legge, l’energia in eccesso viene immessa in rete e il proprietario del fotovoltaico riceve soldi per ogni chilowatt ora prodotta, precisano gli operatori del mercato. In pratica, possedere pannelli fotovoltaici è diventato un business. Ma senza l’imposizione di limiti, questo business potrebbe ritorcersi contro i prosumer, poiché la rete elettrica è ormai datata e aspetta gli investimenti proposti col PNRR.
Secondo i dati ANRE , i prosumer possono vendere l'elettricità prodotta e immessa in rete reti ai fornitori di energia elettrica con i quali hanno stipulato i contratti di fornitura di energia elettrica, rete permettendo però.
Il programma Casa Verde 2023 sospeso da settembre
L'Amministrazione del Fondo per l'Ambiente (AFM) ha annunciato a settembre di aver sospeso il Programma Fotovoltaico Casa Verde dopo una decisione della Corte d'Appello di Oradea in un caso aperto da una delle società che non era stata convalidata per l'installazione dei pannelli.
Nel frattempo, 90mila iscritti al programma aspettano ancora di vedere i panelli montati sui tetti delle loro case. Recentemente sono arrivate assicurazioni da parte del ministro dell'Ambiente, Mircea Fechet, secondo il quale tutte le scadenze saranno prorogate, affinché nessuno perda i finanziamenti.
Attualmente in Romania operano più di 14 parchi eolici di grandi dimensioni e più di 21 parchi con pannelli fotovoltaici. Alla fine dell’anno prossimo sarà inaugurato ad Arad il maggiore parco fotovoltaico d’Europa (100 ettari, potenza 1000 megawatt), un investimento privato di circa 1 miliardo di euro.
Secondo i dati rilasciati dall’ANRE gli impianti eolici in Romania producono annualmente circa tremila megawatt, quelli fotovoltaici producono 1500 megawatt mentre il resto di oltre seimila megawatt riguarda l’energia idroelettrica.
La Commissione Nazionale Strategia e Previsione evidenzia che nel periodo 2024-2026 l'energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici potrebbe registrare un aumento medio annuo del 18,9%.
“In risposta alle difficoltà e alle perturbazioni del mercato energetico mondiale causate dall'invasione russa dell'Ucraina, la Commissione europea sta attuando il piano REPowerEU”, si legge sul sito della commissione. Lanciato nel maggio 2022, REPowerEU mira ad aiutare gli stati UE a risparmiare energia, produrre energia pulita e diversificare l’approvvigionamento energetico.
REPowerEU porta alla Romania 1,4 miliardi di euro, fondi che devono accelerare la transizione verde e stimolare gli investimenti nelle energie rinnovabili: entro il 2030, la Romania si è proposta di avere il 30% dell’elettricità prodotta da fonti verdi.
Intanto, Bucarest ha presentato ufficialmente a Bruxelles la richiesta di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e ha presentato il piano RePowerEU, del valore complessivo di oltre 1,4 miliardi di euro , attraverso il quale il governo vuole stanziare soldi per l'acquisto di pannelli e batterie per l’accumulo di energia, ristrutturazioni domestiche per ridurre i consumi energetici, ma anche altri progetti energetici, come l’irrigazione con pannelli solari galleggianti e investimenti in attrezzature di pompaggio.
Una delle misure consisterà nell’istituire sportelli informativi per chi vuole investire nell'efficienza energetica degli edifici
Questo materiale è pubblicato nel contesto del progetto "Energy4Future" cofinanziato dall’Unione europea (Ue). L’Ue non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto. La responsabilità sui contenuti è unicamente di OBC Transeuropa. Vai alla pagina "Energy4Future"
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