Castello di Bled, Slovenia @ZGPhotography/Shutterstock

Castello di Bled, Slovenia @ZGPhotography/Shutterstock

Leggendari e storici, ruderi o ben restaurati. Sono i castelli della Slovenia, sull’attuale territorio ne sono censiti ben 920. Alcuni fungono da luoghi per esposizioni altri per cerimonie ufficiali, altri ancora sono gettonate mete turistiche

09/01/2025 -  Stefano Lusa Capodistria

La leggenda narra che lui calasse agli assedianti ceste di ciliegie appena colte e gustosa carne scottata alla brace. Il barone Erasmo Lueger era diventato uno scudiero di Mattia Corvino che era stato acclamato re d’Ungheria. Dedito al brigantaggio era diventato nemico giurato dell’imperatore d’Austria.

Quest’ultimo decise di punirlo mettendo sotto assedio il suo maniero. Casel Lueghi, però, era sembrato subito una fortezza inespugnabile. L’unica strada era quindi quella di far cedere Erasmo per fame. Le truppe rimasero lì per più un anno a ricevere le libagioni che lui stesso calava dalle finestre del castello. A quel punto tutti erano convinti che si trattasse di un luogo stregato.

Come spiegare altrimenti tutti quei sinistri rumori che sembravano arrivare dalle viscere della terra e tutto quel cibo venuto dal nulla. In realtà, più che grazie ai loro poteri magici gli abitanti del castello si rifornivano usando una serie di cunicoli che consentivano loro di sbucare in cima al ciglione sotto cui stavano le mura della fortezza, mentre i rumori non erano altro che una delle caratteristiche della regione carsica dove fiumi torrenti e ruscelli compaiono e riappaiono dalle viscere della terra, facendosi sentire anche quando non scorrono in superficie.

Alla fine, il maniero cadde solo grazie ad un tradimento. Un servo innalzò un drappo sulla latrina del castello, era il segnale che Erasmo era appena entrato nel bagno. Venne colpito da una palla di cannone. Morì seduto su una latrina.

Gli appassionati de “Il trono di spade” fanno notare che una simile sorte è stata riservata anche a Tywin Lannister. Le cronache narrano che l'autore della saga George R.R. Martin fece tappa al castello nel 2011, dopo un soggiorno a Trieste, e raccontano che l’autore avrebbe detto che Castel Lueghi meriterebbe di trovar posto a Westeros, il continente dove si svolge gran parte della sua storia.

In ogni modo la leggenda di Erasmo narra che in suo onore la sua sposa piantò un tiglio davanti alla chiesetta che stava sotto il castello. Un imponete albero lì fa ancora oggi bella mostra di sé.

Situato a pochi chilometri da Postumia quello che le guide turistiche oggi chiamano il Castello di Predjama è uno dei più pittoreschi castelli sloveni. Offre al visitatore un tuffo nel passato con un po’ di cimeli storici originali e con un pizzico di invenzione della tradizione.

Quella di Erasmo è una delle tante storie che si possono scoprire in Slovenia, dove molti borghi sono cresciuti intorno alle dimore di feudatari e signorotti locali.

Una terra contraddistinta dalle sue pittoresche chiesette, costruite su quasi ogni colle e dai suoi tanti castelli. Ce ne sono di bellissimi e praticamente ognuno di loro custodisce la sua leggenda. Sull’attuale territorio ne sono stati censiti 920. Di alcuni non c’è oramai nessuna traccia, di altri restano i ruderi, ma altri ancora sono perfettamente restaurati.

Tra i più caratteristici c’è sicuramente quello di Bled. Costruito su uno spuntone che domina il lago offre una vista stupenda sull’isoletta con la sua Caratteristica chiesetta dedicata alla Madonna.

Di grande impatto scenografico anche il castello di Lubiana. Costruito sul colle che sovrasta il centro oggi è al contempo museo, sala esposizioni, luogo per organizzare feste di matrimonio.

Nei pressi di Kranj invece fa bella mostra di sé il Castello di Brdo. Nel 2001 ospitò il vertice tra l’allora presidente degli Stati Uniti, George W. Bush e l’eterno presidente russo Vladimir Putin. Fu una delle tante residenze di Josip Broz – Tito, il padre padrone della Jugoslavia socialista. Attorniato da undici laghetti oggi è il luogo dove la Repubblica di Slovenia organizza i suoi incontri protocollari più importanti.

Nel 2021, al tempo del semestre di presidenza slovena dell’Unione Europea, il governo di centrodestra, che proprio al castello di Brdo avrebbe organizzato gran parte degli eventi in programma, “si accorse” che la statua in bronzo dedicata al Maresciallo, collocata nel parco aveva bisogno di un buon restauro. Ora dicono che dovrebbe tornare al suo posto.

Un altro luogo dedicato agli incontri ufficiali è anche il castello di Otočec, a ridosso del confine sloveno croato. La struttura costruita su un’isola del fiume Krka ospita un lussuoso albergo a cinque stelle.

A ridosso del confine italosloveno, c’è il suggestivo castello di San Servolo. Una rocca edificata su una rupe di 350 metri che domina la piana di Zaule, da cui ci si gode lo stupendo panorama del golfo di Trieste.

Ricco di storia invece il castello di Celje. I conti che ospitò entrarono a far parte dell’élite europea con un abile gioco di matrimoni, diplomazia ed alleanze strategiche. Oggi le tre stelle del loro casato ornano la bandiera slovena. Nella memoria popolare i conti sono annoverati non soltanto per i loro meriti e per la loro importanza, ma anche per una tragica storia d’amore.

Federico II fu fatto sposare con Elisabetta di Frankopan, un matrimonio di convenienza che diede al suo casato nuove terre. Alla fine, Elisabetta morì, forse fu assassinata.

Il dito venne puntato anche contro Federico che con la sua morte avrebbe sposato Veronica di Desenice. Lei venne sospettata di aver usato le arti magiche per farlo innamorare e fu accusata di stregoneria. Fu il primo processo di questo genere che andò in scena in Slovenia. Alla fine, venne assolta, ma fu comunque affogata in una vasca, mentre suo marito fu rinchiuso in una torre dal padre.

La vicenda ispirò scrittori, pittori e musicisti ed ancor oggi è coltivata nella memoria popolare. Di lei hanno cantato persino sul palco dell’Eurovision, quando lo scorso anno la rappresentante slovena arrivò a classificarsi per la serata finale con una un pezzo proprio a lei dedicato.


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