Dopo le proteste a Belgrado di sabato 11 giugno, migliaia di cittadini sono scesi in piazza ieri a Novi Sad per la terza manifestazione contro la rimozione di alcuni giornalisti dalla Radio Televisione Pubblica della Vojvodina (RTV).
Tra i 250 e i 400 profughi passano ogni giorno, in cerca di aiuto, dal centro di assistenza ai rifugiati Miksalište. Distrutto il 27 aprile, il centro ha riaperto le sue porte il 1° giugno. Appena in tempo, perché il numero di rifugiati in arrivo a Belgrado continua ad aumentare.
Infine ha fatto marcia indietro. Il presidente macedone Gjorge Ivanov ha annullato l'amnistia che aveva concesso il 12 aprile scorso a 56 persone, tra i quali molti politici. La decisione aveva contribuito a far scoppiare la cosiddetta “Rivoluzione dei colori”.
Oggi nelle strade di Prijedor, ma anche in altre città del paese, si commemora la Giornata delle fasce bianche. In memoria delle migliaia di civili non-serbi deportati e uccisi nei primi mesi di guerra dopo che vennero obbligati, a partire dal 31 maggio del 1992, a portare una fascia bianca al braccio.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato in veste di ospite d'onore al vertice di “Brdo-Brioni” che si è tenuto a Sarajevo sabato 28 e domenica 29 maggio.
Oggi la giornalista investigativa azera, Khadija Ismayilova, compie 40 anni e potrà festeggiare il suo compleanno fuori dal carcere, anche se in regime di libertà vigilata. Lo scorso 25 maggio, la Corte suprema azera ha infatti commutato la pena di sette anni e mezzo di detenzione in tre anni e mezzo da scontare in libertà vigilata e con alcune restrizioni alla sua libertà di movimento.
Domenica 29 maggio, in occasione dell'anniversario dell'uccisione di tre volontari di Brescia e Cremona avvenuta in Bosnia centrale nel 1993, l'Associazione per l'Ambasciata della democrazia locale a Zavidovići onlus (ADL Zavidovići) organizza un evento pubblico dal titolo "Le attualità di un eccidio. Le ragioni per continuare l'impegno di solidarietà".
Dario Fo, Premio Nobel per la Letteratura, è tra i firmatari dell'appello lanciato ieri dall'EGAM – European Grassroots Antiracist Movement “No alla banalizzazione dei discorsi revisionisti del governo croato”.