Questa mattina decine di profughi hanno attraversato la frontiera tra Croazia e Serbia e sono stati immediatamente trasportati a Tovarnik, nei pressi del passaggio di confine di Šid, dove da giorni le autorità croate avevano iniziato ad allestire un centro di registrazione. Altri gruppi sarebbero in procinto di attraversare il confine attraverso i campi.
L’Alto commissario per i rifugiati delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha sollevato pesanti accuse nei confronti dell’Unione europea dopo il fallimento del Consiglio dei ministri degli Interni degli stati membri dello scorso lunedì. Guterres è stato lapidario: “In Europa regnano confusione e caos”.
Uno sminatore è morto, un altro è risultato gravemente ferito in un incidente avvenuto lunedì nella Croazia centrale. L'Agenzia nazionale per lo sminamento ha reso noto che stavano lavorando allo sminamento di un terreno minato nel corso del conflitto 1991-95.
Il 15 settembre rischia di essere ricordato come l'ennesima data drammatica per i profughi che stanno attraversando i Balcani per raggiungere i paesi dell'Ue.
Un miliardo di euro di aiuti dall'Unione europea. Questa, secondo il governo ad-interim greco, la somma di cui Atene avrebbe bisogno per fronteggiare la crisi rifugiati e richiedenti asilo nel paese. Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia Nikos Christodoulakis, aggiungendo, però che le speranze di ricevere un aiuto di tali proporzioni sono piuttosto scarse.
Tre gendarmi della guardia nazionale uccisi e più di 90 feriti. Questo l'esito drammatico delle proteste avvenute davanti al parlamento ucraino lo scorso 31 agosto, guidate dal partito ultranazionalista Svoboda, durante le quali dalla folla è stata lanciata una granata.
Con i due arresti effettuati ieri 1 settembre in Bulgaria ed Ungheria, è salito a sette il numero di sospetti fermati per traffico di persone in relazione alla morte di 71 persone, probabilmente rifugiati siriani, i cui cadaveri sono stati rinvenuti lo scorso 27 agosto in un camion abbandonato in Austria lungo l'autostrada A4, non lontano dalla capitale Vienna.
Da alcuni mesi Slovenia e Croazia sono ritornate a confrontarsi sui loro contenziosi relativi alle frontiere marittime e su terraferma. La Croazia ha infatti bloccato nel luglio scorso la procedura di arbitraggio che era stata avviata tra i due paesi.