Turchia-Siria fratellanza perduta

25 giugno 2012

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Nel gennaio di un anno fa il premier turco Erdoğan sfoderava la retorica della fratellanza “turco-siriana” apriva il suo Paese ai profughi siriani che fuggivano dalla repressione violenta di Damasco e si ritagliava un ruolo di mediazione nel conflitto tra opposizione e regime siriano.

Oggi quella fratellanza sembra definitivamente finita 13 miglia al largo delle coste siriane dopo l'abbattimento di un caccia F-4 turco da parte della contraerea siriana.

La Turchia ora si è rivolta alla Nato, per sottoporre il caso agli alleati sulla base dell'articolo 4 del Trattato di Fondazione, secondo il quale un membro del Patto Atlantico può chiedere consultazioni quando ha l'impressione che la sua integrità territoriale, la sua indipendenza politica o la sua sicurezza sia minacciata.

Il ministro degli Esteri Davutoglu ha dichiarato ieri alla rete di stato TRT che il caccia era riconoscibile come velivolo turco, non era armato e stava effettuando una missione per testare il sistema radar di Ankara, inoltre non c'è stato un avvertimento da parte della contraerea siriana e sarebbe stato abbattuto nello spazio aereo internazionale.

In passato più volte si sono avute tensioni tra Turchia e Siria dichiara il giornalista Peter Philipp esperto di Medio Oriente dall'agenzia tedesca Deutsche Welle. “Durante la Guerra Fredda, le simpatie della Turchia andarono verso l'Occidente, mentre la Siria sviluppò un rapporto più stretto con l'Unione Sovietica. Oggi, l'unica base marina russa nel Mediterraneo è nel porto siriano di Tartus.

Nel 1990 ci fu una rottura politica significativa tra i due paesi. La Siria offrì asilo politico ad Abdullah Ocalan capo del partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK). La Turchia allora lanciò a Damasco minacce di guerra e Ocalan fu infine costretto a lasciare la Siria e fu poi imprigionato in Turchia”. (…)

“Nonostante il successivo miglioramento delle relazioni turco-siriane alcuni problemi sono rimasti irrisolti come contesa per la regione dell' Hatay”.

Alla domanda se queste ultime tensioni tra Turchia e Siria potranno condurre a un intervento armato, Peter Philipp risponde che è “improbabile, il confine tra Turchia e Siria è lungo 900 chilometri e un conflitto destabilizzerebbe ampie regioni all'interno della Turchia”.

FONTE: DEUTSCHE WELLE