I rapporti fra Armenia e Turchia sono nati con fardelli storici, lascito della Prima Guerra Mondiale, e rimasti parzialmente congelati nel settantennio sovietico. E anche se le ultime tre decadi non sono certo state facili, qualcosa sembra muoversi nell'ultimo periodo
L'invasione dell'Ucraina ha portato al centro dell'attenzione mondiale l'interventismo militare russo nelle aree dell'ex-Unione sovietica: un processo che ha però radici profonde, e che dal 2008 riguarda in modo particolare i paesi del Partenariato Orientale
Sono 12 le condizioni poste dalla Commissione europea affinché Tbilisi ottenga lo status di candidato entro la fine dell'anno. Il governo ha adottato un proprio vago programma per raggiungerle mentre continua nella sua retorica anti Ue
In Georgia si è da poco conclusa la Pride Week dedicata ai diritti della comunità LGBTQ+. Eventi rigorosamente al chiuso e nessun rappresentante del governo presente
A differenza di Moldavia e Ucraina, la Georgia al recente Consiglio europeo non ha ottenuto lo status di paese candidato ma solo la prospettiva europea. Le azioni del governo hanno allontanato il paese caucasico dall'UE e alzato il livello di scontro con la presidente Salomè Zourabishvili
Un tempo il paese più in linea con l'UE di tutto il Partenariato orientale, oggi la Georgia rischia di vedersi rifiutare lo status di paese candidato i prossimi 23 e 24 giugno, per quando è prevista la decisione del Consiglio UE. Nel frattempo i cittadini scendono in piazza con lo slogan “Torniamo a casa, in Europa”
Era quasi tutto pronto per il referendum che avrebbe consentito l'unificazione dell'Ossezia del Sud alla Federazione russa. Tuttavia nell'ultimo periodo il quadro è cambiato, sia da parte russa che da parte ossetina e il tutto si è risolto in una maggiore integrazione senza annessione
Con l'aggressione all'Ucraina, Armenia e Azerbaijan sembrano più orientate verso Bruxelles che verso Mosca. I tre incontri tenutisi tra dicembre 2021 e maggio 2022 tra UE, Armenia e Azerbaijan per negoziare un accordo di pace in Nagorno Karabakh hanno portato ad esiti positivi
Bidzina Ivanishvili è l’oligarca più potente della Georgia. Ha costruito il proprio impero economico a partire dalla Russia. Nonostante si sia ufficialmente ritirato dalla scena politica tempo fa, in realtà è considerato l’eminenza grigia del potere in Georgia
La scorsa settimana Nikolos Gvaramia, direttore e co-proprietario della tv Mtavari Arkhi, principale canale di opposizione, è stato arrestato e condannato a 3 anni e mezzo di reclusione a causa di ammanchi aziendali. Per l’Ombudsperson e per diverse ong si tratta di un processo politico
L'8 maggio scorso si è tenuto il ballottaggio per le presidenziali in Ossezia del Sud, elezioni non riconosciute dalla Georgia e dalla comunità internazionale. Il nuovo presidente sarà Alan Gagloev, leader dell'opposizione, un neofita della politica, uscito dalle fila del KGB locale
Yerevan deve affrontare il dopoguerra del conflitto con l'Azerbaijan per il Nagorno Karabakh. A Bruxelles si va verso un accordo di pace ma l'aver perso la guerra mette il primo ministro armeno Pashinyan in una posizione attaccabile dai rivali politici interni
Il governo del Sogno georgiano sta diventando professionista in inversioni di marcia. Soprattutto se messo all’angolo da una forte e chiara volontà popolare cui fa sponda l’azione della Presidente della Repubblica Salomè Zourabishvili
La guerra in Ucraina, le sanzioni alla Russia e il nuovo assetto internazionale che si sta formando, sono tutti elementi che hanno scombinato gli equilibri nel Caucaso del Sud
Giovedì 28 aprile si terrà il ballottaggio per le presidenziali in Ossezia del Sud. A sfidarsi in una gara elettorale che la comunità internazionale non riconosce, il presidente uscente Bibilov e il veterano della guerra russo-georgiana Alan Gagloev. Sullo sfondo un possibile referendum di unificazione alla Russia
Lo scorso 6 aprile a Bruxelles si è tenuto un incontro con il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, il primo ministro dell'Armenia Nikol Pashinyan e il presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev. Tra i vari punti toccati anche l'avvio dei lavori per arrivare ad un accordo di pace
L'Abkhazia va alla guerra, anzi alle guerre. Da un lato c’è la partecipazione diretta al conflitto in Ucraina, dall’altro c’è quella meno cruenta ma reale per la propria indipendenza (da Mosca), messa in forse da un contesto che diventa sempre più imprevedibile
Dopo oltre un anno di cessate il fuoco, interrotto da qualche scambio a fuoco sulle linee transfrontaliere, si è tornati a sparare in Nagorno Karabkah. Nonostante la presenza dei peacekeeper russi il 24 e 26 marzo scontri a fuoco hanno causato almeno 3 morti tra gli armeni
La guerra in Ucraina sta mettendo a dura prova la Georgia. La presidente della Repubblica Salomè Zourabishvili critica maggioranza e opposizione invitandole ad agire unite in vista degli interessi nazionali, in primis il percorso verso l'Ue. Il partito al governo, Sogno Georgiano, le risponde cercando di portarla davanti alla Corte costituzionale
Mentre in Russia gli effetti della guerra si fanno sentire e le maglie del regime putiniano si stringono, centinaia di russi cercano di uscire dal paese. In molti sono diretti verso la Georgia, la quale però non vede di buon occhio un aumento della popolazione russa