Giorgio Comai ita eng bhs

Giorgio Comai - ricercatore senior

Dottorato alla Dublin City University, master interdisciplinare in Ricerche e studi sull'est europeo (Mirees), laurea in Scienze politiche all'Università degli Studi di Bologna. Esperto di questioni post-sovietiche, ha pubblicato in particolare in relazione agli stati de facto nella regione. È membro del direttivo di Asiac - Associazione per lo Studio in Italia di Asia centrale e Caucaso. Si interessa di metodi per l'estrazione e l'analisi di contenuti testuali disponibili in rete, ed ha creato un pacchetto di text-mining per il linguaggio di programmazione R. Parla correntemente russo e romeno. Lavora per Osservatorio dal 2009. 


Articoli di Giorgio Comai

Spunti per un'analisi di medio periodo sull'invasione dell'Ucraina da parte della Russia

10/05/2022 -  Giorgio Comai

La rielaborazione di alcuni spunti di riflessione presentati in eventi pubblici in questi mesi di guerra da Giorgio Comai, ricercatore ad OBC Transeuropa/CCI che da oltre vent’anni frequenta e studia l’area post-sovietica

Le repubbliche marinare italiane e la tratta di schiavi dal Caucaso

08/10/2021 -  Giorgio Comai

Le repubbliche marinare italiane erano molto attive nel Mar Nero tra il XIII e il XV secolo. Un libro ne racconta la presenza sulle coste dell’Abkhazia e il ruolo di Genova nella tratta degli schiavi

Interferenza esterna: sui grandi temi l'UE dà le sue risposte migliori

22/12/2020 -  Giorgio Comai

Nelle ultime tre settimane la Commissione europea ha annunciato nuovi atti e strategie, tra cui il Piano d'azione per la democrazia europea, la Legge sui mercati digitali e la Strategia UE per la sicurezza informatica. Le preoccupazioni in merito all'interferenza straniera sulle democrazie Ue sta portando a risposte che vanno nella giusta direzione

Cybersecurity, tecnologia e democrazia: che fare?

10/12/2020 -  Giorgio Comai

In Italia, come in altri paesi europei, non esiste sostanzialmente un'iniziativa strutturata volta ad aumentare la cybersecurity degli attori chiave del nostro sistema democratico. Sono necessarie nuove misure che non comportino una crescente dipendenza da un numero limitato di aziende tecnologiche: la sicurezza informatica in politica non può esistere indipendentemente dalla politica

Di quale "Russia" c'è da preoccuparsi?

21/10/2020 -  Giorgio Comai

"La Russia" è spesso in cima alle preoccupazioni occidentali. Del resto può influenzare le dinamiche interne a molti paesi, sia come simbolo che fattivamente. Ma è fondamentale resistere alla tentazione di confondere preoccupazioni diverse

Nagorno Karabakh: il perché di una guerra

06/10/2020 -  Giorgio Comai

Le ragioni di lungo periodo del conflitto in Nagorno Karabakh sono ormai note. Ma cosa ha causato un intervento militare così esteso come quello che stiamo osservando in questi giorni ad oltre 25 anni dal cessate-il-fuoco? E cosa si può e dovrebbe fare ora? Un'analisi

“Abchazja” e altre pagine mai tradotte della trilogia caucasica di Wojciech Górecki

26/06/2020 -  Giorgio Comai

Górecki ha trascorso anni in Caucaso, viaggiando da una parte all’altra della regione e ascoltando le storie dei suoi abitanti. La sua trilogia caucasica è un piacere da leggere. Un piacere in buona parte negato a chi non può leggere in polacco

La sfacciataggine della Russia nel cyber spazio

13/05/2020 -  Giorgio Comai

I governi occidentali hanno recentemente attribuito alla Russia un massiccio attacco informatico contro la Georgia. In questa e altre situazioni, la sfacciataggine dell'attacco era evidentemente un obiettivo in sé. Ma la Russia non è l'unica minaccia informatica

Il datajournalism, mia moglie e le elezioni presidenziali in Romania

13/12/2019 -  Giorgio Comai

Prendi un appassionato di datajournalism e di est Europa, fagli accompagnare la moglie ad un seggio elettorale e ne esce fuori un'analisi del tutto particolare del recente voto alle presidenziali rumene. Il making of

Romania: i votanti della diaspora alle elezioni presidenziali

27/11/2019 -  Giorgio Comai

Alle ultime elezioni presidenziali romene, quasi un milione di elettori ha votato dall'estero. Un’esplorazione visiva dei dati relativi agli oltre 800 seggi sparsi in tutto il mondo, aperti dal venerdì alla domenica