Nel 1971 si tiene a Londra il primo "World Romani Congress". Qui nasce l'Unione mondiale di rom e sinti e vengono adottati inno e bandiera. L'Unione avvia attività a tutela della cultura rom e di difesa dei loro diritti, mentre nel 1979 l'Onu riconosce l'8 aprile "Giornata internazionale di rom e sinti". Dal 2010, la Commissione europea persegue specifiche politiche di integrazione dei circa 12 milioni di rom che vivono nell'Unione
Djelem, Djelem, lungone dromensa
Maladilem bakhtale Romensa
A Romale katar tumen aven,
E tsarensa bahktale dromensa?
A Romale, A Chavale
Vi man sas ek bari familiya,
Murdadas la e kali legiya
Aven mansa sa lumniake Roma,
Kai putaile e romane droma
Ake vriama, usti Rom akana,
Men khutasa misto kai kerasa
A Romale, A Chavale
Inno del popolo rom e sinti, di Žarko Jovanović (vedi testo in italiano, nell'esecuzione di Alexian Santino Spinelli)
Žarko Jovanović, nato nel 1925 a Batajnica, sobborgo di Belgrado, è il musicista e compositore rom che ha dato i natali al brano "Đelem Đelem" – Vado, vado (titolo originale "Opra Roma" – Alzatevi Rom) adottato al primo congresso mondiale di rom e sinti, tenutosi a Londra nel 1971, come inno di questo popolo. Un brano che nasce da un'artista che aveva vissuto in prima persona la prigionia nazista durante la Seconda guerra mondiale e che aveva poi combattutto nelle file dei partigiani jugoslavi.
Durante il congresso di Londra venne disegnata anche la bandiera - azzurra nella metà superiore a simboleggiare il cielo, verde in quella inferiore per ricordare il colore della terra e al centro una ruota di carro a simboleggiare il nomadismo – e nacque l'Unione mondiale dei rom e sinti, poi divenuto IRU – International Roman Union.
I partecipanti al primo congresso presero l'impegno di avviare politiche comuni in tutto il mondo per sostenere la cultura di rom e sinti ma soprattutto per difenderne i diritti umani e di cittadinanza. Dopo otto anni l'Organizzazione delle Nazioni Unite riconosce l'8 aprile "Giornata internazionale dei rom e sinti".
Da allora sono stati tanti i progetti e le attività messe in campo per migliorare la condizione dei cittadini rom e sinti che vivono nel continente europeo, il cui numero viene stimato in 12 milioni e dei quali la maggioranza vive nei paesi di recente ingresso come Romania e Bulgaria. La Commissione europea ha avviato fin dal 2010 precise politiche dedicate all'integrazione dei rom e sinti nei paesi membri, che hanno portato all'approvazione della Risoluzione denominata 'Strategia europea sull'integrazione dei Rom' poi adottata dal Consiglio. In essa si stabilisce che a tutti i Rom devono essere garantiti standard minimi in materia di accesso a occupazione, educazione, alloggio e assistenza sanitaria.
Assicurare il rispetto di questi standard è così divenuto un obbligo per tutti gli stati membri. Ad oggi tutti i paesi dell'Ue hanno adottato una Strategia nazionale dedicata all'integrazione dei romanì e per l'applicazione della stessa sono stati aperti i "National contact point".
Nonostante questi passi avanti, nel maggio del 2012 la Commissione ha lanciato un appello agli stati membri affinché si impegnino con maggior forza nell'implementazione della Strategia nazionale a difesa e tutela dei rom. Pur ricordando il dato positivo dell'apertura dei Punti di contatto nazionali, la Commissione ha sottolineato che alcuni stati hanno ancora molto da fare. Ad esempio, l'allocazione di specifici fondi per la messa in opera della Strategia per l'inclusione dei rom e sinti, è stata portata avanti solo da 12 paesi: Bulgaria, Repubblica Ceca, Grecia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Svezia.
In Italia saranno diversi gli appuntamenti dedicati alla giornata "Romano Dives". Oggi la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha incontrato a Montecitorio una delegazione di giovani rom tra i 14 e i 26 anni accompagnati dall'Associazione 21 luglio.
La delegazione dell’Associazione 21 luglio che ha partecipato all'incontro ha ricordato come "nel corso dei secoli, le comunità rom e sinte sono spesso state discriminate, emarginate e stigmatizzate, malgrado l’articolo 3 della Costituzione riconosca la pari dignità sociale a tutti i cittadini. La generalizzata e pregiudizievole tendenza a legare all’immagine dei rom e dei sinti ogni forma di devianza e di criminalità risulta costantemente confermata nell’opinione pubblica, connotando negativamente le comunità rom e sinte". La Presidente Laura Boldrini ha incoraggiato i giovani ragazzi rom a portare avanti i propri sogni e ad essere orgogliosi della loro appartenenza, con la consapevolezza che hanno un patrimonio da tutelare: la loro identità.
Numerosi gli eventi in tutta Italia nella giornata di oggi. Uno tra i tanti tra Milano e Roma alle ore 18.00. In videocollegamento tra il teatro Valle di Roma e il Centro culturale San Fedele di Milano è prevista la prima presentazione del libro “Buttati giù, zingaro” di Roger Repplinger: la storia di Johann Trollmann, pugile sinto, chiamato il pugile danzante per il suo stile, che venne privato dai nazisti del titolo di campione e ucciso in un campo di concentramento dove il suo destino si incrocia con quello di un altro eroe sportivo, l’ariano Tull Harder, centravanti della nazionale tedesca, membro delle SS.
Una giornata anche per ricordare i positivi esempi di integrazione di rim e sinti in Italia. Come racconta Ružica Stojanović (rom originaria dei Balcani) nel video realizzato dall'Associazione 21 luglio e premiato lo scorso 23 marzo a Milano, in occasione del concorso nazionale dedicato ai diritti umani "Walk on Rights - Diverso da chi?" organizzato da Amnesty International Circoscrizione Lombardia. Il video, girato dai registi Christine Pawlata e Nicola Moruzzi, vuole mostrare e raccontare l'esistenza quotidiana di rom che sono positivamente inseriti nel tessuto sociale e che vivono in abitazioni convenzionali, e per ricordarci che su 170.000 rom presenti in Italia solo un quinto vive nei campi.