Neppure i pessimisti potevano prevedere che il nuovo governo croato avrebbe rispolverato la pratica in vigore negli anni '90, quando il regime autoritario di Franjo Tudjman mise in scacco la libertà d'espressione dei media del paese.
Nessuno dei circa 40 omicidi di giornalisti degli ultimi 25 anni avvenuti in Bosnia Erzegovina è stato chiarito. Nel mondo più di 2.300 giornalisti e lavoratori dei media sono stati uccisi mentre si occupavano di differenti temi. Inoltre, vengono compiute delle indagini soltanto per un omicidio su dieci.
Una dozzina di giornalisti freelance bielorussi è stato multato perchè accusato di lavorare per "la stampa estera". Le associazioni giornalistiche europee denunciano tale comportamento come la continuazione di un processo iniziato qualche mese fa. Infatti, all'inizio di questo anno, Larysa Shchyrakova è stata multata di 225 euro per aver trasgredito un articolo del Codice Bielorusso sulle violazioni amministrative che vieta ad un giornalista freelance del paese di lavorare per organi di stampa stranieri.
L'esperto di comunicazioni digitali Gillo Cutrupi richiama l'attenzione sul rischio che l'enorme quantità di contenuti disponibili online riduca la qualità dell'informazione. Cutrupi discute con Media.ba delle minacce attuali e di come attivisti e giornalisti possono contribuire a rafforzare la società civile.
Al fine di diffondere informazioni utili e contenuti riguardo alla libertà dei media in Europa, Osservatorio Balcani Caucaso ed il Centro Europeo per la libertà dei media hanno sviluppato una nuova piattaforma online: Il Resource Centre.
La comunità dei media in Bosnia Erzegovina ha posto la propria attenzione sul problema, molto sentito, della frequenza di discorsi che incitano all’odio e alla discriminazione all’interno delle sezioni online dedicate ai commenti.
Il periodo pre-elettorale in Turchia è stato segnato dal divieto imposto ai media di riferire in merito agli attacchi avvenuti nel paese. Allo stesso tempo, il partito di governo AKP è stato rappresentato dalla maggioranza dei media come unico proprietario e protettore del paese. I “sostenitori dell’AKP” hanno attaccato il Doğan media center, dove si trovano gli uffici del quotidiano Hurriyet, mentre l’editorialista Ahmet Hakan è stato assalito davanti alla propria abitazione. Durante il periodo pre-elettorale si sono verificati molti altri episodi di violenza e accuse ai danni di giornalisti.
Borka Rudic, segretaria generale dell'Associazione Giornalisti della Bosnia Erzegovina, argomenta le intenzioni dell'ente di aprire uffici locali nel paese per offrire maggior sostegno ai giornalisti che operano in realtà periferiche
Goran Sarić, giornalista, scrittore ed ex collaboratore del magazine culturale "Književna revija" (Rivista Letteraria), esamina la situazione esistente nell'ambito della professione giornalistica. Prendendo in considerazione gli standard professionali ed etici di quest'ambito professionale, Sarić ne mette in luce punti di forza e di debolezza.