Durante un cambio d’ aereo a Mosca, il giornalista serbo Stevan Dojčinović è stato fermato dagli ufficiali russi: è finito nel centro di detenzione provvisorio dell'aeroporto e gli è stato impedito di entrare sul territorio russo fino al 2020, senza che venissero chiarite delle motivazioni di un tale divieto.
Alcuni giornali e TV in Grecia hanno dichiarato guerra al governo di Syriza, diffondendo notizie ostili e scandalose. “Questi media appartengono a aziende con interessi politici specifici”, spiega Dimosthenis Papadatos, politologo e membro del comitato Generale di Syriza, nell’intervista con Le Courrier des Balkans.
Tomislav Kežarovski, giornalista investigativo macedone condannato nel 2013 a 4 anni e mezzo di prigione, risponde a domande riguardo il processo, la condanna e le condizioni della detenzione. Nel corso dell’intervista descrive come la libertà d’espressione in Macedonia viene ostacolata dalla politica e afferma che “chi dice o scrive la verità, rischia la libertà”.
Uno sconosciuto ha portato una corona funebre a casa del giornalista Borjan Jovanovsk a nome di “Todor Aleksandrov”, controverso personaggio dell’epoca ottomana. Il mondo dei media indipendenti macedoni e le associazioni nazionali e internazionali hanno espresso preoccupazione per la minaccia di morte.