Il Presidente dell'Associazione dei Giornalisti della Macedonia chiede al Governo di prendere seriamente in considerazione il report della Commissione europea sullo stato della libertà dei media in Macedonia; il Paese è criticato per la mancanza di libertà dei mezzi d'informazione e del giornalismo e per il caso dell'incarcerazione del giornalista Tomislav Kezarovski.
La Press Release Association ha imposto un divieto di copertura di 12 giorni a 39 quotidiani che hanno pubblicato fotografie del Procutatore Kiraz e dei due terroristi che lo hanno preso in ostaggio.
Le organizzazioni giornalistiche hanno risposto al divieto di copertura, imposto dalla Press Release Association, per le 39 testate che hanno pubblicato le foto della morte del procuratore turco Mehmet Selim Kiraz.
Un'indagine è stata avviata nei confronti di alcuni giornalisti, scrittori e musicisti accusati di aver fatto “propaganda terrorista” via twitter quando il Procuratore turco Mehmet Selim Kiraz è stato assassinato. Hanno testimoniato Koray Çalışkan, Mirgün Cabas e Ferhat Tunç.
Un'indagine è stata avviata contro il giornalista İsmail Saymaz per il suo articolo "Il detenuto è stato attaccato con spray al peperoncino e poi ferito con arma da fuoco", con l'accusa di aver influenzato la giurisdizione e violato la privacy.
Il Commissario europeo per l'allargamento Johannes Hahan rivede la sua opinione sulla libertà di stampa nei Balcani. Riconoscendo la gravità della situazione, identifica il tema come una priorità dell'UE.
L’emittente pubblica greca, ERT, ha ripreso a trasmettere l’11 giugno, esattamente due anni dopo che il governo ne aveva decretato la chiusura adducendo come motiviazioni lo spreco di denaro e le prassi di nepotismo radicate all’interno di ERT.
L'esperta di media prof.ssa Neli Ognyanova sostiene che la soluzione della crisi nella Radio Nazionale Bulgara (BNR) - dove i giornalisti protestano contro tagli alle retribuzioni - deve essere superata attraverso miglioramenti nel management della radio.
L'11 Aprile 1999 il giornalista serbo Slavko Ćuruvija, proprietario dei giornali Dnevni Telegraf e Evropljanin, fu assassinato di fronte alla propria abitazione a Belgrado. Il 1 giugno 2015 si è aperto, presso il Tribunale speciale di Belgrado, il processo per stabilire chi sia stato il mandante di quell'omicidio. L'attenzione è rivolta alla vedova del defunto presidente Milosević, Mira Marković, oggi in esilio a Mosca.