Il libro evoca il periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale, quando il nuovo regime, volendo creare una nuova classe di proletari, impone ai pastori di lasciare le loro montagne e andare ad abitare in città.
Negli ultimi anni i rapporti tra l'Italia e gli altri Stati adriatici e balcanici hanno conosciuto una intensificazione e uno sviluppo notevoli sul piano economico, ma molto meno su quello culturale. In Italia forti e diffuse rimangono l'ignoranza e la scarsa attenzione culturale verso le nazioni dell'Europa orientale.
«La città delle ombre apre il suo cuore pietroso.» Siamo a Pola, crocevia di popoli e culture differenti, la "Siberia marittima" come ebbe a definirla James Joyce, che la elesse a momentaneo e sofferto esilio, e che appare tra i protagonisti di questo straordinario romanzo.
Anna Politkovskaja è stata la giornalista russa più famosa del mondo in quanto si è opposta platealmente al regime instaurato da Vladimir Putin. Laica e disincantata, nelle sue inchieste non temeva di schierarsi.
E' il libro della nascita e della fine di una grande nazione europea. Libro di Storia, ma anche il libro della famiglia Sidran di Sarajevo. La saga dei Sidran dentro la Storia di Sarajevo e della Jugoslavia.
Il popolo croato, affacciato sull'Adriatico, ma radicato in una tradizione continentale che lo avvicina storicamente più all'entroterra ungherese che al settentrione sloveno e di lingua tedesca, si è ritrovato per secoli a difendere un'identità cattolica al crocevia di uno scontro di nazionalità e fedi differenti, tra la grande Serbia ortodossa e il vicino Impero Ottomano.
Dopo il tramonto della Guerra fredda, il panorama internazionale è rapidamente mutato. Nell'ultimo ventennio disgregazioni statali, globalizzazione, guerre asimmetriche, sicurezza energetica, potenze militari ed economiche emergenti hanno dato vita ad uno scenario nuovo e in continua evoluzione, prevalentemente nel continente eurasiatico.
La biografia simbolica di Albahari si arricchisce di un secondo capitolo: se ne L'esca, rende omaggio alla madre, e parla attraverso di lei di un'Europa ferita ma capace di fronteggiare il peso della storia, in Zink il percorso identitario che ruota intorno alla figura paterna è più tormentato, irregolare, quasi in frantumi.
Pubblicazione che descrive e analizza la situazione di Prishtina dopo il 1999. Nel dopoguerra del Kosovo, un fulmineo boom edilizio ha cambiato radicalmente e drammaticamente la città. Il risultato è stato uno sviluppo non strutturato che ha provocato seri problemi sia strutturali che funzionali.