Partendo dalla considerazione che le grandi ideologie universalistiche del Novecento hanno certo convissuto con pesanti e persistenti forme di nazionalismo, i lavori degli storici italiani, sloveni e croati raccolti in questo volume......
«I soldati americani erano equipaggiati diversamente. Prima di entrare in una zona considerata a rischio indossavano tute protettive, guanti speciali, maschere con filtro. Noi invece lavoravamo a mani nude, le nostre maschere, quando ce le davano, erano di carta, tute niente».
Un'avvincente autobiografia, l'intensa saga di una famiglia montenegrina: attraverso il racconto della propria vita e le vicende di familiari e amici, Bato Tomašević ripercorre un secolo di storia nella complessa realtà della Jugoslavia meridionale.
Il libro evoca il periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale, quando il nuovo regime, volendo creare una nuova classe di proletari, impone ai pastori di lasciare le loro montagne e andare ad abitare in città.
Negli ultimi anni i rapporti tra l'Italia e gli altri Stati adriatici e balcanici hanno conosciuto una intensificazione e uno sviluppo notevoli sul piano economico, ma molto meno su quello culturale. In Italia forti e diffuse rimangono l'ignoranza e la scarsa attenzione culturale verso le nazioni dell'Europa orientale.
«La città delle ombre apre il suo cuore pietroso.» Siamo a Pola, crocevia di popoli e culture differenti, la "Siberia marittima" come ebbe a definirla James Joyce, che la elesse a momentaneo e sofferto esilio, e che appare tra i protagonisti di questo straordinario romanzo.
Anna Politkovskaja è stata la giornalista russa più famosa del mondo in quanto si è opposta platealmente al regime instaurato da Vladimir Putin. Laica e disincantata, nelle sue inchieste non temeva di schierarsi.
E' il libro della nascita e della fine di una grande nazione europea. Libro di Storia, ma anche il libro della famiglia Sidran di Sarajevo. La saga dei Sidran dentro la Storia di Sarajevo e della Jugoslavia.