Ha trascorso sei mesi in campo di concentramento nel 1992. Una volta liberato è stato accolto in Norvegia dove nel 1993 decide di scrivere un libro sulla sua prigionia. Rezak Hukanović, giornalista di Prijedor, è autore di "Il decimo girone dell'inferno" uscito di recente in Italia con prefazione di Eli Wiesel e postfazione di Paolo Rumiz. Lo abbiamo intervistato
Una traduttrice di serbocroato, un amore studentesco a Sarajevo ed il ritorno nella capitale bosniaca dopo la guerra. Una recensione di "Nel limbo sospesi" di Chiara Rango
"La cosa più importante, ora, è che i carri armati russi non arrivino fino ai nostri confini. A tutto il resto c’è una soluzione. La Moldova è un paese europeo e il suo posto naturale è all’interno della famiglia degli stati europei. Spero che anche i nostri partner occidentali lo capiscano". Un incontro con Iulian Ciocan, autore di "Prima che Brežnev morisse"
"Quello di Kaplan non è un viaggio marinaresco, non c’è interesse per le acque adriatiche ma per le terre liminari, per le città adriatiche". Per la nostra rubrica "Sguardi adriatici" una recensione di "Adriatico. Un incontro di civiltà" di Robert D. Kaplan
È l’unica opera propriamente autobiografica nell’immensa produzione letteraria di Krleža. Djetinjstvo u Agramu (1902-1903) è uscito finalmente in edizione italiana col titolo La mia infanzia ad Agram, per i tipi di Infinito edizioni, nella traduzione di Anita Vuco
Un libro sul passato e presente di Bucarest, dove si intrecciano destini e vissuti dolorosi di una società che ancora non è riuscita a fare i conti con il trascorso comunista. Un’intervista
Un libro di recente pubblicazione, “Transgender in the Post-Yugoslav Space: Lives, Activisms, Culture”, racconta le storie sconosciute delle vite, dell'attivismo e della cultura trans negli stati post-jugoslavi
Quanto di noi ci portiamo dentro quando fuggiamo dalla nostra terra d’origine? Quanto ci resta di questa identità quando, dopo anni di esilio, torniamo? Una recensione di "La Terra sbagliata" di Gazmend Kapllani
Il nuovo romanzo della poetessa e scrittrice serba Jelena Lengold, pubblicato recentemente da Voland edizioni, è strutturato in tre parti che corrispondono temporalmente alle tre fasi della vita della protagonista: infanzia, giovinezza ed età matura
“La storia è quella di Lejla, una ragazza di Sarajevo figlia di un matrimonio misto, incarnazione della società jugoslava”. Una recensione di “Chiamatemi Esteban” di Lejla Kalamujić, un'autrice con la capacità di raccontare sentimenti ed emozioni che tutti noi viviamo senza mai rincorrere a stereotipi