Non un libro di storia, ma un libro di “storie”: un collage di racconti di vita reali sotto il regime di Enver Hoxha. E' questo il filo conduttore del libro “L’uomo che non doveva mai morire – l’Albania e il regime di Enver Hoxha” di Giovanni Verga, da poco pubblicato per i tipi di Prospero Editore
Nel suo ultimo romanzo intitolato "Alma" Federica Manzon ci porta all'interno dell'anima sfaccettata, lacerata e profonda di Trieste, sospesa tra confini sottili che uniscono e dividono mondi diversi ed intrecciati, grazie ad una narrazione articolata e complessa
Un volo pindarico, un viaggio onirico tenuto insieme dalla meditazione del nuoto: è quello sospeso tra le acque cobalto delle Bocche di Cattaro e le pagine del nuovo libro di Bonnie Tsui "Perché nuotiamo", a cui ci invita Fabio Fiori
Pubblichiamo un estratto inedito dall’ultimo romanzo dello scrittore Stevo Grabovac, Poslije zabave [Dopo la festa] che gli è valso il 70º premio NIN, uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi nell’area dell’ex Jugoslavia
Una traversata a remi da Rovigno a Zara: è quella fatta da suo padre Bepi negli anni '30, che Rosanna Turcinovich Giuricin racconta nel suo “Di questo mar che è il mondo”. Un'avventura insieme epica e intima, che apre le porte a riflessioni sui rapporti familiari, ma anche sui confini nell'alto Adriatico
Il gioco delle identità, nelle sue mille impalpabili sfumature: è questo tema che unisce sottilmente i romanzi delle autrici croate Anna Baar ("Il colore della melagrana") e quello di Ivana Bodrožić ("Figli, figlie"). Una recensione
Con il suo “Una passione balcanica. Calcio e politica nell’ex Jugoslavia dall’era socialista ai giorni nostri”, Giordano Merlicco ripercorre le tappe di uno sport seguitissimo nella regione, e che ha avuto una stretta relazione col nascere e il crescere dei nazionalismi
Venezia barnum, circo o museo? Spettacolo o installazione? Il dato demografico dovrebbe essere il punto di partenza di qualsiasi riflessione critica e argomentazione politica, perché a Venezia i residenti sono oggi meno di 50mila, poco più di un terzo di quelli del 1950, e per ognuno di loro c’è almeno un turista
“La prima frase di un romanzo deve contenere un po’ dell’energia di un grido istintivo che provoca una valanga… Deve essere una scintilla che genera una reazione a catena… Ecco perché la prima frase non è mai innocente". Matei Vişniec, "Il venditore di incipit di romanzi", edito da Voland
"Gli orologi nella stanza di mia madre" della scrittrice Tanja Stupar Trifunović è un romanzo poetico con una narrazione che si muove su diversi piani temporali, con continui flashback e flussi di coscienza frequenti. Ne abbiamo parlato con l'autrice