Un libro tosto e intenso. È l'autobiografia di Marianna, donna rom forte e coraggiosa, che ha scritto un diario inizialmente solo per raccontare la sua vita ai figli. Un diario poi pubblicato dalla casa editrice Ediciclo
"Di dove sei? Sono nata a Sarajevo. Come ti chiami? Fioraia". Mario Boccia, fotografo e giornalista, considera queste due risposte ricevute da una sarajevese nel febbraio 1992, una lezione di vita. Da quell'incontro è nato il libro "La fioraia di Sarajevo", con suoi testi e illustrazioni di Sonia Maria Luce Possentini. Lo abbiamo intervistato
Amore e guerra, passato e presente, si alternano all’interno di una storia che prende spunto dalle tragedie che hanno attraversato i Balcani, tragedie a cui la intensa storia d’amore di Ivan e di Mirna cercheranno di dare una via di uscita. Una recensione
Un'antologia che raccoglie gli scritti inediti di numerosi autori dedicati a Izet Sarajlić, tra i più noti poeti bosniaci. Il volume in due lingue, italiano e bosniaco, è edito da Il Foglio, contiene anche inediti del poeta sarajevese nonché gli splendidi disegni del miglior ritrattista bosniaco Mario Mikulić
13 giorni del 1897. È questo il lasso temporale in cui si svolge la vicenda narrata nel libro "La vita comincia venerdì" di Ioana Pârvulescu che ci fornisce uno straordinario spaccato sulla Bucarest del tempo. Una recensione
Un'accesa critica al romanzo Kontraendorfin dello scrittore e giornalista serbo Svetislav Basara, vincitore del premio NIN come miglior romanzo scritto in lingua serba nel 2020. Stanišić vi vede la volgarizzazione e decadenza della letteratura
"Ho cercato di raccontare una città che ha vissuto il periodo peggiore della propria storia in un decennio, che guarda caso era il mio ultimo decennio vissuto nella città in cui sono nata, in un paese che non esiste più. "Marina Lalović, La cicala di Belgrado (Bottega Errante Editore)
Finalmente tradotto in italiano "I miei giorni nel Caucaso" di Umm el-Banine Assadoulaeff: l'incredibile spaccato della vita in Azerbaijan dalla prospettiva privilegiata dell'autrice, nata in una ricchissima famiglia di petrolieri, attraverso gli anni tormentati e irripetibili della prima metà del XX secolo
Un bambino di dieci anni, espulso con la famiglia dalla Svizzera nel 1938, si troverà a ripartire in Slovenia, terra natale del padre. La nave di Teseo ripropone in Italia "Il bambino in esilio"