Quanti interventi umanitari, quante case e scuole ricostruite, quanti progetti di sviluppo sono stati realizzati nei tanti dopoguerra, lungo le moderne tragedie del nostro tempo. E quanto tempo invece è stato dedicato alla ricostruzione della pace? Della pace non come "assenza di guerra", ma della pace più solida che può essere chiamata riconciliazione? Vai alla pagina dedicata al convegno
"Danubio: l'Europa si incontra", dieci giorni di navigazione lungo il fiume blu, con seminari, convegni, tavole rotonde, concerti, iniziative culturali e semplici incontri tra persone. Un'iniziativa promossa da Osservatorio sui Balcani e numerosi altri partner per promuovere l'integrazione di tutti i Balcani nell'Unione europea e per discutere - dal basso - di che Europa desideriamo. Sei città, cinque paesi diversi, oltre sessanta persone in rappresentanza di associazioni, movimenti, enti locali ed istituzioni di dieci stati, e raccogliendo nelle iniziative lungo il cammino almeno un migliaio di partecipanti.
Dal 12 al 21 settembre 2003, dieci giorni di navigazione lungo il fiume blu, con seminari, convegni, tavole rotonde, concerti, iniziative culturali e semplici incontri tra persone. Per rilanciare l'appello "L'Europa oltre i confini", per promuovere "L'Europa dal basso". Vai alla pagina dedicata alle iniziative
Dal 30 aprile al 2 maggio 2004, nei giorni dell'ingresso nell'Unione Europea di dieci nuovi Stati, abbiamo dato vita a "Piazza Europa", presso la fiera del terzo settore Civitas. Uno spazio abitato dall'Europa tutta: istituzioni e associazioni che cooperano con l'Est e con i Balcani e soprattutto le comunità stesse di quelle aree, che hanno presentato esperienze innovative di sviluppo locale. Vai alla pagina dedicata alle iniziative di OB
Non esercitano la sovranità, non sono protettorati. A distanza di anni dalla fine della guerra, Bosnia Erzegovina e Kossovo restano in un limbo istituzionale, aree grigie nel cuore dell'Europa. Mentre le forze nazionaliste continuano a perseguire Stati etnici, le autorità internazionali navigano a vista e le comunità locali sono espropriate del proprio destino.
L'assenza di regole poi provoca la devastazione dei territori, forme di economia drogata e criminale, esplosioni di violenza, come il 17 marzo scorso in Kossovo.
Quale futuro dunque per questi due paesi? E per l'intera regione, da sempre paradigma dello sviluppo di tutta l'Europa?
Due giorni di incontri dedicati ad interrogarsi sulla nozione di Stato nell'epoca della globalizzazione, per superare le trappole dei miti nazionali e per tentare di costruire una prospettiva di altro segno tra le diverse comunità locali.
Riportiamo di seguito alcuni dei materiali raccolti dalla redazione di Osservatorio sui Balcani durante la due giorni di "Vivere senza futuro? L'Europa tra amministrazione internazionale ed autogoverno: i casi di Bosnia Erzegovina e Kossovo".
Non esercitano la sovranità, non sono protettorati. A distanza di anni dalla fine della guerra, Bosnia Erzegovina e Kossovo restano in un limbo istituzionale, aree grigie nel cuore dell'Europa. Un convegno di Osservatorio a Venezia dedicato ai protettorati d'Europa. Vai alla pagina dedicata al convegno
Giovedì 30 giugno 2005 si è tenuta a Trento una giornata di lavoro per riflettere - a partire dai tragici fatti avvenuti a Srebrenica, BiH, dieci anni fa - di cirmini internazionali e dei diversi meccanismi per la loro persecuzione. Tra gli organizzatori la Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Trento, La Fondazione Alexander Langer e l'Osservatorio sui Balcani. Vai alla pagina dedicata al seminario
Un'inchiesta di Osservatorio sui Balcani sullo stato della città simbolo della pulizia etnica e della violenza razzista in Europa, per cercare di capire la Bosnia Erzegovina oggi, dieci anni dopo Dayton. Vai al dossier