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08/06/2009 -  Anonymous User

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03/06/2009 -  Anonymous User

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21/05/2009 -  Anonymous User

- 9/11/1989: a Berlino cade il muro, simbolo della guerra fredda.

- 23/11/1989: durante il XIV Congresso del Partito comunista romeno, tenuto a Bucarest, Nicolae Ceauşescu viene rieletto all'unanimità segretario generale del partito. Si palesa sempre di più l'evidente contrasto tra il leader sovietico Gorbačëv, fautore della Perestroijka, e Ceauşescu, che propugna un sempre più marcato isolamento della Romania.

- 16/12/1989: ha luogo a Timişoara una manifestazione di protesta contro il tentativo del governo romeno di espellere un dissidente ungherese, il pastore riformato László Tőkés. La manifestazione assume presto i connotati di protesta contro il regime comunista. Primi scontri con le forze dell'esercito (Miliţia) e i servizi segreti (Securitate) chiamati a bloccare la manifestazione.

- 17/12/1989: a Timişoara le proteste continuano per tutto il giorno. La situazione diventa presto drammatica, con scontri violenti tra i manifestanti e le forze di sicurezza. A sera la città somiglia ad un teatro bellico, gli scontri si smorzano solo dopo la mezzanotte.

- 18/12/1989: un gruppo di circa trenta giovani, sfidando i divieti, marcia verso la Cattedrale ortodossa di Timişoara cantando "Deşteaptă-te, Române!" (l'attuale inno nazionale rumeno), all'epoca proibita. I giovani vengono presi di mira da raffiche di mitra sparati dai militari: alcuni rimangono uccisi, altri gravemente feriti.

- 19-20/12/1989: massicce colonne di lavoratori entrano a Timişoara. Oltre centomila manifestanti occupano la Piazza dell'Opera (Piaţă Operei) e gridano slogan anti-regime.

- 21/12/1989: A Bucarest, Ceauşescu si rivolge a circa 100mila persone radunate di fronte alla sede del Comitato centrale del Partito comunista romeno per condannare la rivolta di Timişoara. La risposta della folla, però, è fredda. Improvvisamente, colpi di armi da fuoco gettano la folla nello scompiglio, trasformando la manifestazion in caos generale. Gira voce che la Securitate stia sparando sulla folla. Ceauşescu, insieme alla moglie e ad altri dirigenti, rientra nell'edificio del Comitato centrale, in preda al panico. Nelle strade i manifestanti, ormai impegnati in una vera rivolta contro il regime, si scontrano fino a notte inoltrata con esercito e forze di sicurezza.

- 22/12/1989: già in mattinata migliaia di persone scendono in piazza nel centro di Bucarest. Ceauşescu prova a rivolgersi alla folla dal balcone del Comitato centrale, ma viene accolto da bordate di fischi. Intanto muore in circostanze misteriose il ministro della Difesa, Vasile Milea, accusato da Ceauşescu di tradimento. Il nuovo ministro, Victor Stanculescu, appena nominato, convince Ceauşescu a fuggire da Bucarest. Con la fuga di Ceauşescu, la folla irrompe nel palazzo del Comitato centrale, in stato di euforia, mentre si svolgono feroci scontri tra truppe intorno all'aeroporto di Bucarest. Il potere viene preso dal neo-formato "Fronte di Salvezza Nazionale" (Frontul Salvării Naţionale), guidato da Ion Iliescu (ex membro del Comitato centrale, poi marginalizzato da Ceauşescu nel 1971) e da altre "seconde file" del partito comunista. In centro, intanto, misteriosi "terroristi" (mai identificati) sparano sulla folla, provocando numerose vittime.

- 23-24/12/1989: continuano gli scontri a fuoco con i "terroristi". In questi giorni la città di Bucarest somiglia ad un grande e confuso campo di battaglia.

- 25/12/1989: la rocambolesca fuga di Ceauşescu, catturato insieme alla moglie Elena già il 22 dicembre, finisce in una scuola elementare di Târgovişte, dove un tribunale militare ad hoc condanna l'ex dittatore e la moglie a morte. La condanna viene immediatamente eseguita.

- 27/12/1989: terminano gli scontri con i "terroristi". Nessuno di loro verrà mai identificato e processato. Il bilancio finale delle violenze sarà di 1104 vittime, la maggior parte delle quali uccise negli scontri seguiti alla deposizione di Ceauşescu.

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19/05/2009 -  Anonymous User

Ancient, multicolored, ever-changing, Balkan cities are in steady search of a balance between traditional models of urban development and the challenges of modernity. Recently interested by deep changes - often dramatic ones, and marked by violent competition between private and public interests, Balkan cities yet preserve their strong European spirit, often managing to elaborate original urbanistic solutions. Osservatorio sui Balcani e Caucaso takes you to a short trip between architecture, urban development, and socio-political debate

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12/05/2009 -  Anonymous User

"Bocca, occhi, orecchie", il nuovo documentario di Osservatorio
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12/05/2009 -  Anonymous User

"Bocca, occhi, orecchie", il nuovo documentario di Osservatorio
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08/05/2009 - 

ORIGINE

L'idea di Osservatorio sui Balcani nasce durante i "Cantieri di pace" di Venezia nel giugno 1999, per rispondere alla domanda di conoscenza e dibattito di persone, associazioni ed istituzioni che da anni operavano per la pace e la convivenza nel sud-est europeo. Dal 2009 il nome cambia in Osservatorio Balcani e Caucaso a testimoniare l'avvenuto ampliamento del campo di indagine e ricerca.

Osservatorio è un progetto della Fondazione Opera Campana dei Caduti.

PROMOTORI

Fondazione Opera Campana dei Caduti: ente morale, istituito nel 1968 con decreto del Presidente della Repubblica, ha un partenariato presso il Consiglio d'Europa e status consultivo presso l'Economic and Social Council delle Nazioni Unite. Per promuove la cultura della pace, della nonviolenza e dei diritti umani, nel 1993 dà vita all'Università Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace (UNIP) e nel 2000 a Osservatorio.

Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani: organismo permanente del Consiglio provinciale del Trentino, ha il compito di assicurare la partecipazione della società civile alla promozione della cultura della pace (L.P. 11/1991).

ENTI FINANZIATORI

Provincia autonoma di Trento : tramite l'Assessorato alla solidarietà internazionale e alla convivenza, è il principale ente finanziatore del lavoro di Osservatorio. La Provincia sostiene anche attività di solidarietà internazionale attraverso i tavoli di cooperazione decentrata nei Balcani - Associazione Trentino con il Kossovo, Associazione Progetto Prijedor, Associazione Tavolo Trentino con Kraljevo, Associazione Viaggiare i Balcani - e nel mondo.

Comune di Rovereto : Città della Pace, Rovereto sostiene Osservatorio e lo ospita in un elegante palazzo del centro storico. Da anni la città è impegnata nella promozione della cultura della pace. Ne sono simbolo la Campana dei caduti, il Museo storico della guerra e il Centro di educazione permanente alla pace.

ALTRI SOSTENITORI

Commissione Europea : a partire dal 2006 sostiene progetti di Osservatorio dedicati alla memoria europea. Il nostro lavoro su diritti, democrazia, conflitti e confini racconta il bisogno di elaborare il passato e costruire un'Europa che ancora non c'è.

Regione autonoma Trentino - Alto Adige/Südtirol : ha contribuito all'avvio di Osservatorio e in seguito alla realizzazione di numerose iniziative, con particolare attenzione alla convivenza, alla riconciliazione, all'autogoverno e ai diritti delle minoranze.

Comune di Trento : è partner e sostenitore di Osservatorio fin dalla sua istituzione. Da anni è attivo nella solidarietà internazionale e nella cooperazione decentrata con il sud-est Europa, sostenendo, tra altro, l'Associazione Progetto Prijedor e l'Agenzia della Democrazia Locale di Prijedor, in Bosnia Erzegovina.

Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto : ha contribuito all'avvio di Osservatorio e finanzia progetti e borse di ricerca su temi economico-sociali nei Balcani e nel Caucaso.

07/05/2009 - 

DIREZIONE

Luisa Chiodi - direttrice scientifica

Phd presso l'Istituto Universitario Europeo di Fiesole (FI), laurea in Scienze politiche presso l'Università degli Studi di Milano, dirige Osservatorio dal 2006. Dal 2003 al 2008 è stata docente a contratto di Storia e istituzioni dell'Europa orientale presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bologna ed ha insegnato in numerosi corsi universitari in Italia e all'estero. Ha curato vari volumi, coordinato progetti di ricerca e si interessa di società civile e dinamiche sociali transnazionali nel post-comunismo.

Marco Vender - segretario generale

Diplomato in agraria, dal 1990 è dipendente della Provincia autonoma di Trento e dal 2001 è messo a disposizione di Osservatorio Balcani e Caucaso dal Servizio emigrazione e solidarietà internazionale. Tra il 2000 e il 2005 è stato consigliere comunale a Rovereto, con delega alla solidarietà internazionale. Dal 1988 collabora con il Comitato delle Associazioni per la Pace e i Diritti Umani di Rovereto; è tra i promotori nel 2001 del Tavolo Trentino con Kraljevo (SRB), nell'ambito del quale sostiene progetti di cooperazione decentrata con il sud-est Europa.

Francesca Vanoni - direttrice progetti

Master in Studi centro e sud-est europei alla School of Slavonic and East European Studies di Londra, laurea in Relazioni internazionali presso l'Università degli Studi di Bologna. Tra il 1998 e il 2004 ha svolto e coordinato vari progetti di ricerca applicata sul tema dei rapporti interetnici e del sostegno alla società civile nei Balcani ed ha operato in progetti di cooperazione in Kosovo, Montenegro e Serbia. Lavora per Osservatorio dal 2004.

Chiara Sighele - progettazione e promozione

Master in Progettazione europea promosso dalla Fondazione Europelago e dall'Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni Europee, laurea in Scienze politiche all'Università degli Studi di Pavia. Ha studiato il ruolo della comunità turco-tedesca in merito all'adesione della Turchia all'UE, ha collaborato con il Servizio integrazione stranieri del comune di Costanza (D), e con l'Ambasciata italiana a Sofia (BLG). Lavora ad Osservatorio dal 2007.

Chiara Cont - segreteria organizzativa e amministrazione

Laurea in Operatore del turismo culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Ferrara. Collabora con la Provincia autonoma di Trento nell'ambito delle politiche giovanili e dei Piani Giovani di Zona. Dal 2008 lavora nell'amministrazione e organizzazione eventi di Osservatorio.

REDAZIONE

Luca Rastello - direttore responsabile della testata on-line

Giornalista de La Repubblica. È stato direttore dei mensili Narcomafie, L'Indice e collaboratore del settimanale Diario. È stato inviato in ex-Jugoslavia, Caucaso, Asia centrale, Corno d'Africa, America Latina. È autore dei libri La guerra in casa (Einaudi 1998); Piove all'insù (Bollati Boringhieri 2006); Io sono il mercato (Chiarelettere 2009); e saggi sparsi in varie raccolte e riviste. Dal 1993 al 1997 ha lavorato con il Gruppo Abele, con l'Italian Consortium of Solidarity in ex-Jugoslavia e con le Agenzie della Democrazia Locale di Zavidovići e Prijedor (BiH).

Luka Zanoni - coordinatore redazione

Laurea in Filosofia teoretica presso l'Università Statale di Milano, specializzazione post laurea in Discipline storiche e filosofiche presso l'Università Bocconi di Milano. Tra il 1999 e il 2005 è stato redattore e traduttore della testata on-lineNotizie Est-Balcani e dal 2002 al 2003 è stato redattore del mensile Balcani economia. Giornalista, parla correntemente il serbo-croato. Lavora per Osservatorio dal 2001.

Roberta Bertoldi - redattrice e responsabile grafica web

Impegnata da anni nel campo dell'informazione on-line su temi sociali e dei diritti. Dal 2001 al 2004 lavora per Unimondo, nodo italiano del network internazionale Oneworld, e dal 2005 è redattrice di Osservatorio Balcani e Caucaso. Esperta di sistemi di content management, esprime la sua creatività nella grafica web.

Giorgio Comai - redattore

Master interdisciplinare in Ricerche e studi sull'est europeo (Mirees), laurea in Scienze politiche all'Università degli Studi di Bologna. Ha svolto studio e ricerca presso l'Università Rggu di Mosca. Collabora a ricerche e pubblicazioni dell'Istituto per l'Europa Centro-Orientale e Balcanica dell'Università di Bologna. Si interessa dei sistemi politici dei paesi dello spazio post-sovietico e della regione caucasica in particolare. Parla correntemente russo. Lavora per Osservatorio dal 2009.

Nicole Corritore - redattrice e addetta stampa

Tra il 1992 e il 2000 ha operato in Croazia e Bosnia Erzegovina in progetti di cooperazione internazionale e decentrata. Dal 1992 al 1996 ha collaborato con la redazione esteri di Radio Popolare network. Si interessa di tematiche ambientali e cooperazione. Gestisce i rapporti con la stampa italiana e sud-est europea, gli uffici stampa di Enti locali, Ong, associazioni e altre istituzioni. Parla correntemente il serbo-croato. Lavora ad Osservatorio dal 2001.

Francesco Martino - redattore

Laurea in Scienze della comunicazione presso l'Università degli Studi di Trieste, ha lavorato nella cooperazione internazionale in Kosovo prima di dedicarsi al giornalismo. Dal 2005 vive e lavora a Sofia, da dove ha collaborato con varie testate italiane e internazionali. Parla correntemente il bulgaro, il serbo-croato, lo sloveno, il macedone. Corrispondente da Sofia, lavora ad Osservatorio dal 2006.

Andrea Oskari Rossini - redattore e documentarista

Master all'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e laurea in Scienze politiche presso l'Università degli Studi di Milano. Ha lavorato in diversi progetti di cooperazione comunitaria e decentrata nei Balcani e in particolare nel programma delle Ambasciate della Democrazia Locale. Giornalista e regista, lavora per Osservatorio dal 2002.

Davide Sighele -redattore e documentarista

Laurea in Scienze internazionali e diplomatiche presso l'Università degli Studi di Trieste, sede distaccata di Gorizia. Ha alle spalle esperienze di cooperazione internazionale in Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia e Kosovo. Giornalista, è autore di numerosi reportage pubblicati su quotidiani e settimanali nazionali e locali. Dal 2001 è redattore di Osservatorio.

WEBMASTER

Roberto Antoniazzi - progettazione web e sistemistica

Laurea in ingegneria informatica all'Università degli Studi di Padova, ha lavorato come project manager in varie software house. Dal 2001 al 2004 è stato web manager di Unimondo, nodo italiano del network internazionale Oneworld. Nel 2005 insieme ad altri ha fondato la società OpenContent, operante nel settore del software libero. Dal 2007 è webmaster e system administrator di Osservatorio.

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06/05/2009 -  Anonymous User

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24/04/2009 -  Anonymous User

Bocca, occhi, orecchie. Un viaggio nelle alpi albanesi

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Titolo - Bocca, occhi, orecchie. Un viaggio nelle Alpi albanesi
Genere - antropologia; società; natura
Durata - 29'
Società di produzione - Osservatorio Balcani e Caucaso
Regia: Micol Cossali - Davide Sighele

Sinossi

Monica insegna albanologia a Lecce, Gianni è arbresh e viene dalla Calabria, Michael è docente di indoeuropeo a Leiden, Paesi Bassi. Sono ricercatori e docenti universitari che hanno la passione della lingua: linguisti, dialettologi, albanogi. Un mestiere inconsueto. Di solito lavorano sui libri, ma questa volta hanno deciso di lavorare sul campo.

Seguendo le tracce di aggettivi, pronomi e verbi hanno individuato alcune vallate nord occidentali dell'Albania, quelle di Thethi e Vermosh, ed è lì che sono diretti. Per lavorare gli bastano carta, penna e un buon orecchio. E naturalmente molti incontri con la gente del posto, ancora in grado di parlare il dialetto del nord, il gheg, messo a tacere per decenni dalla standardizzazione della lingua voluta dal regime di Enver Hoxha.

Dieci giorni in viaggio con Monica, Gianni, Michael e i loro collaboratori, girando tra ruscelli, campi, case di contadini alla ricerca delle parole. Attorno a loro le cime maestose delle Alpi albanesi. Un'area ancora poco conosciuta e per questo poco contaminata. Un'area isolata dove vigono ancora le dure leggi tradizionali.
Seguendo una ricerca sulle culture minoritarie dell'Europa allargata, Bocca, occhi, orecchie traccia un ritratto di un mestiere inconsueto e apre uno sguardo molto particolare sull'Albania di oggi, la sua cultura, le sue montagne.