Materiali

Articolo

26/01/2009 -  Anonymous User

La straordinaria esperienza di un gruppo di architetti e scultori che, nella Jugoslavia degli anni '60 e '70, affronta in forme del tutto originali il tema del ricordo della Seconda guerra mondiale. Un viaggio nella memoria del Novecento europeo, il secolo iniziato e finito a Sarajevo
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Articolo

22/01/2009 -  Anonymous User

Una conferenza internazionale di due giorni per affrontare i temi che riguardano il rapporto con il passato e la riconciliazione nei Balcani. Alcuni tra i maggiori esperti di queste tematiche si sono incontrati a Vienna il 10 e 11 novembre. I videointerventi

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16/01/2009 -  Anonymous User

Hacibektaş (Andrea Rossini)

Il leone e la gazzella Italia, 2008
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Bocca, occhi, orecchie

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Indice

15/01/2009 -  Anonymous User

INTRODUCTION

Bad Memories. Sites, symbols and narrations of the wars in the Balkans
Luisa Chiodi

Osservatorio Balcani e Caucaso
A think-tank on South-East Europe, Turkey and the Caucasus

WORLD WAR II. POLICIES OF MEMORY IN YUGOSLAVIA

Monuments' Biographies. Sketches from the former Yugoslavia
Heike Karge

Between Memory Politics and Mourning. Remembering World War II in Yugoslavia
Wolfgang Höpken

Private Memories, Official Celebrations
Nicole Janigro

«Dobar dan. Kako ste? Ja sam dobro, hvala. Jeste li dobro putovali?» What language is this?
Nenad Šebek

THE WARS OF THE 1990s. MEMORIES IN SHORT CIRCUIT

Commemorating Srebrenica
Ger Duijzings

Ascertaining Facts for Combating Ideological Manipulation
Vesna Teršelic

The Importance of Every Victim
Mirsad Tokaca

Serbia Without Monuments
Natasva Kandic

THE 21st CENTURY. MEMORY AND OBLIVION IN EUROPE

What Future for the Past?
Wolfgang Petritsch

A European Memory for the Balkans?
Paolo Bergamaschi

Extinction of Historical Memory and Nazi Resurgence. A shared memory?
Franco Juri

An Active Memory for Responsible Citizenship
Vittorio Prodi

Indice

15/01/2009 -  Anonymous User

EDITORIALE

Diario Europeo
Vittorio Prodi

IDEE PER L'EUROPA

Da allarme globale a politica globale dichiarazione finale

CATTIVE MEMORIE

Cattive memorie. Luoghi, simboli e narrazioni delle guerre nei Balcani
Luisa Chiodi

La Seconda guerra mondiale. Le politiche della memoria in Jugoslavia

Biografie di monumenti. Bozze dalla ex Jugoslavia
Heike Karge

Tra politica della memoria e lutto: ricordare la Seconda guerra mondiale in Jugoslavia
Wolfgang Höpken

Commemorare Srebrenica
Ger Duijzings

Memorie private, celebrazioni pubbliche
Nicole Janigro

Dobar dan. Di chi è questa lingua?
Nenad Sebek

Le guerre degli anni Novanta. Il cortocircuito della memoria nei Balcani

Accertare i fatti per combattere le manipolazioni ideologiche
Vesna Terselic

L'importanza di ogni vittima
Mirsad Tokac

La Serbia senza monumenti
Natasha Kandic

Il XX secolo. Memoria e oblio in Europa

Quale futuro per il passato?
Wolfgang Petritsch

Una memoria europea per i Balcani?
Paolo Bergamaschi

Memoria storica in estinzione e rigurgiti nazisti. Memoria condivisa?
Franco Juri

Una memoria attiva per una cittadinanza responsabile
Vittorio Prodi

ITALIA NORD EST

Friuli Innovazione, una realtà in crescita al centro dell'Europa
Fabio Feruglio

Articolo

15/01/2009 -  Anonymous User

E' on-line una nuova sezione audio-video di Osservatorio Balcani e Caucaso. Videoreportage, interviste, DVD multimediali, trailer e la versione integrale di alcuni dei nostri documentari.
Visita la sezione

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14/01/2009 -  Anonymous User

ciao sev! Dimmi poi che ne pensi, lo stiamo ulteriormente modificando, in particolare accorciamo la prima parte. Purtroppo posso fartelo avere solo in bassa definizione

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Dopo Srebrenica

14/01/2009 - 

La storia della cittadina simbolo della pulizia etnica e della violenza razzista in Europa, 10 anni dopo la strage del luglio 1995. Un documentario a ritroso sulla strada da Tuzla, dove le donne sopravvissute conducono la battaglia per la ricerca degli scomparsi, a Potočari - sede dell'ex comando delle forze di pace internazionali - fino a Srebrenica. Tra presente, storia e memoria, le narrazioni dei diversi protagonisti procedono su binari paralleli, provocando straniamento all'interno di una città dove il conflitto non sembra concluso. Disponibile integrale in streaming

Pianeta Zastava

14/01/2009 - 

Si chiamava Crvena Zastava, Bandiera Rossa, ed era la più grande fabbrica automobilistica dei Balcani. Con la fine della Jugoslavia, entra in una spirale di crisi che culminerà nei bombardamenti Nato del 1999, mentre la città perde i propri operai e si riempie di profughi. La violenza della transizione dal socialismo al mercato nell'epopea della fabbrica simbolo della storia jugoslava. Pianeta Zastava è stato realizzato grazie al finanziamento della Provincia autonoma di Trento