Lavoratrici instancabili, lontane dai propri cari, sospese tra la propria casa e un paese spesso duro e inospitale, le donne dell’Est vivono in mezzo a noi come figure invisibili e silenziose. Dragă Mamă è la storia di una di loro, arrivata come tante dalla Moldavia e impiegata nel lavoro domestico. Foto e testi di Federica Araco
La Bosnia Erzegovina ha partecipato per la prima volta nella sua storia alla fase finale del campionato mondiale di calcio. Francesco Secchi e Luca Iovino , con il progetto VibEye , hanno raccontato come i bosniaci hanno seguito questo evento sportivo
Il governo di Sofia ha presentato la "barriera tecnica" sul confine bulgaro-turco: 30 chilometri di rete e filo spinato che dovrebbero contenere il flusso di rifugiati e richiedenti asilo che dall'estate scorsa ha drammaticamente messo in crisi le capacità di reazione della Bulgaria.
Ogni anno migliaia di fedeli scalano le montagne per recarsi in pellegrinaggio al monastero medioevale di San Giorgio Lomisoba. Un fotoracconto di Maurilio Mangano
Topčić Polje è un villaggio del cantone di Zenica-Doboj, Bosnia. E' stato duramente colpito dalla recente alluvione. Il fotoracconto di Daniele Pescatore, che lo ha visitato ad inizi di giugno
"Sarajevo 1914-2014 Cuore d'Europa" è lo slogan che fa da cornice agli eventi culturali che si tengono in questi giorni per ricordare l'attentato assurto a simbolo dell'inizio della Grande guerra. Striscioni inneggianti alla pace, turisti che seguono l' "Assassination tour" e cittadini che proseguono la loro vita quotidiana. Foto e testi di Nicole Corritore
La diaspora curda ha coinvolto finora 3,2 milioni di persone, specialmente di provenienza turca. L’Italia è per molti di loro una tappa sulla rotta verso gli altri paesi dell’Unione, ma spesso si trasforma in una prigione a cielo aperto. Di Federica Araco
Una giornata trascorsa con alcuni sminatori in Bosnia Erzegovina. Il dramma delle mine, a più di vent'anni dagli accordi di pace. Foto e testo di Matthias Canapini
Ogni anno, presso il Memoriale di Potočari, si ricorda il genocidio di Srebrenica e si dà degna sepoltura ai corpi delle vittime che vengono progressivamente identificati. Le foto e il testo di Matthias Canapini