L'UE rafforza gli strumenti per contrastare le campagne di disinformazione che provengono dalla Russia. Per la prima volta un'unità speciale avrà a disposizione fondi per opporsi alla diffusione delle cosiddette “fake news”. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [26 novembre 2017]
Bruxelles ha deciso di alzare l'asticella nella lotta contro quella che viene percepita come una minaccia crescente: la produzione e diffusione di notizie false orchestrata dal governo di Mosca.
Secondo fonti citate dal quotidiano britannico “Guardian”, per la prima volta la “East Stratcom” taskforce, creata nel 2015 proprio per individuare e contrastare le “fake news” russe, avrà un budget proprio, che nel triennio 2018-2020 dovrebbe superare il milione di euro l'anno.
La taskforce, sostenuta soprattutto da alcuni stati membri dell'Europa centro-orientale, secondo il proprio sito internet a partire dal 2015 avrebbe già individuato e smascherato almeno 3500 notizie false. Fino ad oggi la struttura ha potuto contare su uno staff di 14 persone e su un finanziamento garantito dalla buona volontà di alcuni stati membri, una dotazione che in molti ritenevano però inadeguata.
Col nuovo finanziamento strutturale, l'obiettivo diventa più ambizioso: durante l'ultima riunione del partenariato orientale, tenuta venerdì scorso a Bruxelles, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha ribadito la presenza di una minaccia reale fatta di “attacchi informatici, propaganda e guerra ibrida”, per poi puntare il dito contro la Russia e chiedere un maggiore impegno a livello europeo.
Negli ultimi anni il governo del presidente Vladimir Putin è stato accusato di perseguire i propri interessi strategici puntando sempre più sulla disinformazione: la Russia sarebbe stata direttamente impegnata nella campagna elettorale americana, a favore di Donald Trump, e avrebbe appoggiato la Brexit nel referendum britannico pro o contro l'Unione europea.
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