Dominique Stauss-Kahn - Wikimedia Commons

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L'ex direttore dell'FMI, il francese Dominique Stauss-Kahn, sarà consigliere del governo serbo per l'economia. Strauss-Kahn, dimissionario nel 2011 dopo accuse di abusi sessuali che fecero il giro del mondo, dovrà aiutare la Serbia a gestire il debito pubblico. Il servizio di Francesco Martino per il GR di Radio Capodistria [13 settembre 2013]

Se nel parlava da tempo, ma oggi ne è arrivata conferma per bocca del vice-premier Aleksandar Vučić: Dominique Strauss-Kahn, discusso economista francese già a capo del Fondo Monetario Internazionale, da cui dovette dimettersi nel 2011 dopo le accuse di molestie sessuali rivoltegli da una cameriera dell'albergo di New York in cui alloggiava, diventa ufficialmente consigliere di Belgrado per le questioni economiche.

Strauss-Kahn dovrebbe arrivare in Serbia già la prossima settimana, e prendere il mano il dossier economia, al momento tutt'altro che rassicurante. Nel 2012 il Prodotto interno lordo serbo è sceso dell'1,7%, la disoccupazione ha raggiunto il 24, mentre il debito pubblico ha superato la soglia del 60.

Al centro dell'attività di Strauss-Kahn ci sarà la riprogrammazione del debito serbo. “L'ex direttore dell'FMI mi è sembrato preoccupato dallo stato dei nostri conti”, ha detto Vučić, “ma ha già proposto varie soluzioni concrete”.

La nomina di Strauss-Kahn fa parte di un complesso processo di riorganizzazione, che ha visto un recente rimpasto di governo gestito dalla coalizione tra i socialisti del premier Ivica Dačić e i progressisti di Vučić, con la nomina a ministro dell'Economia dell'appena ventinovenne Lazar Krstić.

Secondo Vučić, la Serbia deve intraprendere un difficile percorso di riforme, “da cui però il paese uscirà più forte”. L'obiettivo del governo, anche grazie ai consigli di Strauss-Kahn è “rafforzare l'economia e creare un sistema pensionistico sostenibile”.

Per Vučić, la cattiva fama conquistata da Strauss-Kahn con i suoi trascorsi giudiziari non rappresenta un problema. “Ognuno va giudicato per le sue capacità e nient'altro”, ha dichiarato il vicepremier. “In fondo”, ha poi concluso, “anche Picasso trattava male donne e bambini”.

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