Un'inchiesta del portale H-Alter mette in luce lo scarso interesse delle autorità locali per l’aumento delle temperature medie. Fa eccezione la città di Pola, che osserva l'impatto del cambiamento climatico sulla vita delle persone
Il processo di democratizzazione dei Balcani e dei paesi della regione sta stagnando, o addirittura arretrando. La Serbia è ormai considerato un paese "parzialmente libero", così come l'Ungheria
Il suolo svolge funzioni delicate e cruciali, ma si trova sempre più sotto minaccia: oltre all’erosione e all’inquinamento, in molte zone d’Europa sta aumentando la copertura artificiale dei terreni. Ma è ancora possibile ridurre il consumo di suolo
Quasi 17 milioni di cittadini dell’UE vivono in uno stato membro diverso da quello d’origine. Possono votare per il Parlamento europeo là dove risiedono, ma quasi nessuno lo fa. È un’occasione persa per una politica più transnazionale
Nell'immaginario collettivo l'orso è tra gli animali selvatici con cui l'uomo si è confrontato di più nel corso della storia. Dopo lo sterminio di questo grande mammifero, la sua reintroduzione in diversi paesi europei ha suscitato entusiasmo ma anche perplessità
Lo spazio urbano è fondamentale nel processo di creazione di una memoria collettiva e per immaginare il futuro. In Croazia, nella toponomastica, non vi è però traccia di nomi femminili
Meno nascite, allungamento della vita media, emigrazione. Sono alcuni degli ingredienti che aumentano la carenza di forza lavoro locale, ormai una problematica di rilievo in molti paesi dell’Europa orientale
Europe One Degree Warmer, l'inchiesta collaborativa del consorzio EDJNet - di cui OBCT fa parte - ha rilevato un preoccupante aumento delle temperature in 558 città europee - tra cui molte dei Balcani - tra il ventesimo e il ventunesimo secolo
Nonostante il Kosovo sia ancora sulla "lista nera" di Schengen, molti suoi cittadini sognano di un futuro all'estero. Tra le categorie professionali più qualificate, come i medici, si può già parlare di fuga di cervelli
In Europa gli stereotipi sessisti ostacolano la diffusione di efficaci strumenti di contrasto alla violenza di genere. Nel 2018 la ratifica della Convenzione di Istanbul è stata respinta da Bulgaria e Slovacchia. Ma anche dove la ratifica c'è stata, l'applicazione spesso procede a rilento