Le reazioni all'arresto di Karadžić in Bosnia Erzegovina. Il punto di vista delle vittime, la posizione dei politici e della società civile. L'attesa della giustizia e la preoccupazione per il futuro del Paese, nostro resoconto
L'emittente belgradese B92 ripercorre i 13 anni di latitanza di Radovan Karadžić con una una breve biografia e con un video che, grazie ad immagini di archivio, raccoglie sue interviste e dichiarazioni durante la guerra in Bosnia e ripropone le accuse a suo carico del Tribunale dell'Aja
Radovan Karadžić, uno degli uomini più ricercati al mondo, è stato finalmente arrestato. L'ex leader dei serbo bosniaci è stato condotto di fronte ai giudici della Corte per i Crimini di Guerra di Belgrado. Nella notte la conferma dell'Aja. Pochi i dettagli sull'operazione
Il Tribunale dell'Aja conferma in appello la condanna emessa nei confronti del generale dell'esercito jugoslavo Pavle Strugar. L'alto ufficiale è stato giudicato colpevole per la responsabilità di comando nell'assedio e bombardamento di Dubrovnik
Assolto in appello l'ex comandante di Srebrenica. Era stato condannato in primo grado dal Tribunale internazionale per i crimini nella ex Jugoslavia per non aver impedito ai suoi sottoposti di commettere crimini. Un giudizio che ha fatto molto discutere le opinioni pubbliche locali
Il carcere speciale delle Nazioni Unite a Scheveningen ospita tutti i detenuti ex jugoslavi in attesa di giudizio all'Aja. Tra di loro c'è ora anche il croato Ante Gotovina, accusato per i crimini commessi durante l'operazione Tempesta ma considerato un eroe da molti suoi connazionali
Il latitante, ricercato dal Tribunale internazionale dell'Aja per crimini di guerra nell'ex Jugoslavia, è stato arrestato oggi (11-06) alle 12.30 nei pressi di Belgrado. Scendono a tre i ricercati dal TPI dell'Aja ancora in libertà
Il presidente del Tribunale Penale per la ex Jugoslavia, Fausto Pocar, è giunto lunedì a Sarajevo per una visita di tre giorni. Al centro dei colloqui la cooperazione della Bosnia Erzegovina con L'Aja e la questione dell'eredità del Tribunale. Nostro resoconto
Vojislav Šešelj, presidente del Partito radicale serbo, imputato all'Aja per crimini contro l'umanità, gode ancora di grande popolarità. Un ritratto dell'uomo e del politico a pochi giorni dall'importante appuntamento elettorale in Serbia
Criticata, odiata, sempre scomoda per i fautori della real-politik. Carla Del Ponte racconta gli anni passati a capo della procura del Tribunale dell'Aja nel suo libro autobiografico "La caccia", scritto con il giornalista Chuck Sudetic. Nostra recensione
Ramush Haradinaj assolto da tutte le accuse. Accusato di crimini contro l'umanità, l'ex comandante Uck può tornare in Kosovo da uomo libero. Sul processo, pesano però reticenze, intimidazioni e scomparsa di molti tra i testimoni chiamati a rispondere
Ancora prima della sua uscita ufficiale "La caccia", il nuovo libro di memorie di Carla del Ponte, ha suscitato più di una polemica. In particolare in merito ad un presunto traffico di organi ai danni di prigionieri serbi durante la guerra in Kosovo. L'opinione di Dejan Anastasijevic
All'Aja è iniziato il processo al generale Gotovina, accusato di crimini di guerra. I media e l'opinione pubblica croata seguono molto attentamente questo evento, vissuto da una parte dei cittadini come un "processo all'intero Paese"
È scandalo in Croazia. Un generale accusato di crimini di guerra dal TPI dell'Aja e in libertà vigilata viene scoperto a caccia con il Ministro dell'Interno, il quale avrebbe dovuto garantire che l'imputato non lasciasse la sua abitazione. La cronaca del nostro corrispondente
E' stata otto intensi anni a capo della procura del Tribunale dell'Aja. Ora il suo mandato volge al termine e Carla Del Ponte si prepara ad andarsene. Tomas Miglierina, corrispondente a Bruxelles della Radio Svizzera e collaboratore di Osservatorio Balcani l'ha incontrata
Il Tribunale dell'Aja ha emesso la sentenza per la famosa "trojka" di Vukovar. Contro gli ufficiali dell'Armata popolare jugoslava, Sljivancanin e Mrksic sono state emesse pene da molti definite blande e ingiuste, mentre Radic è stato assolto. Sconcerto e delusione tra l'opinione pubblica croata
Nel 2010 è prevista la chiusura del Tribunale penale dell'Aja per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia. E' in corso un ampio dibattito su dove collocare la vasta raccolta di documentazione accumulata nel corso di indagini e processi
Il lavoro svolto dal Tribunale dell'Aja per la ex Jugoslavia su Srebrenica ha permesso di ricostruire l'intera dinamica della strage. Rimangono tuttavia alcune inquietanti zone d'ombra, che hanno fermato il tempo all'estate del 1995
Milan Martic, ex leader della autoproclamata Repubblica serba di Krajina, è stato condannato a 35 anni dal Tribunale dell'Aja per la pulizia etnica condotta all'inizio degli anni '90 in Croazia. Caduta l'accusa di sterminio. Nostra traduzione
Scendono a quattro i latitanti che il Tribunale dell'Aja accusa di crimini di guerra. Dopo il recente arresto del generale Zdravko Tolimir, ieri in Montenegro la polizia ha catturato il generale Vlastimir Đorđević
Cambio di consegne tra il tedesco Christian Schwarz Schilling e lo slovacco Miroslav Lajcak, nuovo Alto Rappresentante per la Bosnia Erzegovina. Lo stato delle riforme nel Paese a partire da un recente fatto di cronaca. Nostro commento
Incontro a Belgrado con Natasa Kandic, direttrice della Fondazione per il Diritto Umanitario. Il lavoro sulla memoria delle guerre recenti e il sostegno alle vittime nei tribunali. Il caso del processo agli Scorpioni
Due documentari ricordano la responsabilità del Montenegro nei conflitti degli anni Novanta a chi preferirebbe dimenticarne il ruolo. Nella convinzione che ancora molta sia la strada verso una riconciliazione autentica
Era stato il vice di Ratko Mladic, e poi aveva collaborato ad organizzare la latitanza di quest'ultimo. Zdravko Tolimir è stato arrestato a fine maggio, non è ancora chiaro se in Bosnia o in Serbia. Ora sulla lista dei latitanti ricercati dall'Aja rimangono in cinque
Un forte senso di frustrazione accumulatosi in questi 8 anni di amministrazione internazionale. E' quello che provano molti albanesi kosovari per l'impunità di chi, durante il conflitto, si è reso colpevole di gravi crimini. La seconda puntata di un reportage-inchiesta della nostra corrispondente
Un forte senso di frustrazione accumulatosi in questi 8 anni di amministrazione internazionale. E' quello che provano molti albanesi kosovari per l'impunità di chi, durante il conflitto, si è reso colpevole di gravi crimini. La prima puntata di un reportage-inchiesta della nostra corrispondente
L'ex ministro degli Interni macedone è accusato di essere ''oggettivamente responsabile'' per i fatti di Ljuboten, villaggio alle porte di Skopje in cui, nel 2001, unità speciali della polizia uccisero sette persone e ne ferirono un centinaio
Alcuni ex combattenti delle guerre nei Balcani hanno continuato a prestare la propria opera come mercenari in Libano, Zaire, Irak, o per i clan del crimine organizzato. L'inchiesta del settimanale di Sarajevo Slobodna Bosna
Mentre all'Aja il processo ad Haradinaj per crimini di guerra entra nel vivo, in Kosovo il suo braccio destro viene arrestato per riciclaggio di denaro sporco nella gestione di un fondo creato proprio per finanziare la difesa dell'ex primo ministro
La Commissione europea sembra più indulgente che in passato sul tema della consegna dei criminali di guerra. Ma da più parti si richiama al rispetto delle condizioni e delle regole dell'allargamento. Una nostra traduzione