Il quotidiano serbo Danas ha trovato il prete che - in un video trasmesso presso il Tribunale dell'Aja e poi ripreso dalle tv del mondo intero - benediceva i paramilitari dell'unità « Scorpioni », poi impegnati a massacrare 6 giovani bosniaco-musulmani. Per il teologo laico Mirko Djordjevic una dimostrazione in più della complicità della Chiesa ortodossa nelle guerre degli anni '90
Una videoregistrazione trasmessa al processo contro Milosevic all'Aia e andata in onda su varie emittenti televisive serbe, documenta i crimini commessi dall'unità paramilitare "Scorpioni" contro i civili Bosgnacchi
Secondo l'Associazione delle donne vittime di guerra, le minacce contro i testimoni di crimini di guerra in Bosnia sono sempre più frequenti. L'associazione richiede che i criminali di Foca, Prijedor e Visegrad non siano giudicati a Sarajevo ma all'Aja
L'ex vice premier Cedomir Jovanovic approfitta della propria deposizione al processo degli assassini di Zoran Djindjic per attaccare il governo di Vojislav Kostunica, di cui denuncia le collusioni con il vecchio regime e con il crimine organizzato. Colloquio con il Saint-Just serbo, perso in pieno Termidoro
Il decennio di guerre nei Balcani è stato segnato da atrocità e efferatezze, ma anche da moltissime storie di resistenza e solidarietà. Svetlana Broz, medico e giornalista, ne ha raccolte decine nello straordinario "I giusti al tempo del male". Una conversazione con l'autrice, nell'anniversario della morte del nonno, Josip Broz "Tito"
Nuovi testimoni oculari stanno aiutando a ricostruire il mosaico di un crimine rimasto ancora impunito. Nello stabilimento di Mackatica, sud della Serbia, sarebbero stati cremati, nel maggio 1999, centinaia di corpi di albanesi del Kosovo. Un reportage investigativo di IWPR
Il Consiglio dei ministri dell'UE approva lo studio di fattibilità per la Serbia e Montenegro, primo passo verso l'Unione europea, mentre l'ex capo di stato maggiore, Nebojsa Pavkovic, raggiunge il carcere di Scheveningen
Il Tribunale dell'Aja, una novità assoluta nel panorama internazionale. Martino Lombezzi ne indaga la genesi e l'operare, con passione e competenza. Pubblichiamo l'introduzione della ricerca ed alleghiamo il pdf del testo integrale
Il quotidiano tedesco Die Welt intervista il presidente serbo Boris Tadic sulla situazione del Kosovo, sul recente studio di fattibilità approvato dall'UE, sulle consegne all'Aja dei generali serbi e sul lavoro dei Tribunale dell'Aja
Rivelazioni choc del settimanale Feral Tribune mostrano come la latitanza del generale Gotovina sia stata favorita dalla polizia croata. Si chiudono ulteriormente le prospettive europee della Croazia, ma per Zagabria l'inchiesta dimostrerebbe proprio che il generale non è più nel Paese
Chi decide di testimoniare all'Aja rischia la propria vita. Non è una novità per quanto riguarda la ex Jugoslavia ma nei processi in merito a crimini commessi da ex membri dell'UCK il problema sembra ancora più grave. Un articolo tratto da IWPR
Si è presentato davanti alla corte ostentando sicurezza. Si tratterà di un procedimento breve, perché nel mio caso, non c'è alcun caso, le sue parole. Ljube Boskovski è accusato di crimini commessi nel 2001, ai tempi dei sanguinosi scontri che hanno fatto tremare la Macedonia. Ed anche quest'ultima - come altri Paesi dell'area - guarda all'Aja con sospetto
Un profilo degli ultimi undici imputati messi in stato d'accusa dal Tribunale dell'Aja a fine dicembre e trasferiti in Olanda tra febbraio e marzo. Otto si sono consegnati, due sono stati estradati, uno è scomparso. La Procura Internazionale conclude in questo modo la prima fase del proprio mandato
Continua la collaborazione tra Belgrado e la Procura internazionale dell'Aja, ma diversi media serbi sollevano dubbi sulle modalità dei trasferimenti 'volontari' dei ricercati. Attesa per lo studio di fattibilità dell'Unione Europea, primo passo di avvicinamento verso Bruxelles
Il giorno 11 di ogni mese, a Tuzla, la associazione civica "Zene Srebrenice" (Donne di Srebrenica), percorre la città fino alla Piazza della Fontana, in centro, portando i drappi con i nomi dei propri cari scomparsi. E' una nuova Plaza de Mayo, in Europa. Abbiamo incontrato Hajra Catic, una delle portavoci dell'organizzazione
Gioisce l'estrema destra, reazioni contrastanti della cittadinanza. Un'analisi della situazione in Croazia dopo che Bruxelles ha deciso il rinvio dei negoziati di adesione per la mancata collaborazione con il Tribunale dell'Aja. Lo scenario politico, le delicate prospettive per l'economia del Paese
La giurisprudenza del Tribunale per la ex Jugoslavia alla luce della affermazione di un sistema di giustizia penale internazionale. Riceviamo e volentieri pubblichiamo la tesi di Alberto Pasquero, dottorando in diritto internazionale, stagista al Tribunale dell'Aja, collaboratore della "ADL a Zavidovici"
Una settimana fa il Primo ministro kosovaro partiva per l'Aja. Una settimana trascorsa senza incidenti e nella quale si sta discutendo il delicato tema della creazione di un nuovo governo. Ma proprio oggi un attentato ha coinvolto, per fortuna senza conseguenze, il Presidente del Kosovo Rugova
Le autorità croate non hanno ancora messo le mani sul generale Gotovina e sembra oramai difficile che il 17 marzo prossimo l'UE annunci l'inizio dei negoziati con la Croazia per l'integrazione. Sia l'attuale governo che l'opposizione temono, pur con sostanziali differenze, un futuro dalle forti incertezze
E' stata inaugurata in Bosnia Erzegovina, grazie al sostegno del Tribunale dell'Aja, una Camera speciale per i crimini di guerra. Affinché riesca ad essere efficace e sia uno strumento utile per favorire la verità sui tragici anni della guerra i suoi compiti chiave devono essere accettati da tutte le parti in gioco
Il Kosovo è emozionato per la partenza di Haradinaj. Sembra che comunità internazionale, politici locali e cittadini del Kosovo abbiano imparato dai tragici scontri del marzo scorso. Molti analisti politici però accusano l'Aja di non aver potuto scegliere momento peggiore per rendere pubblica l'incriminazione
Se ne parlava sin dall'anno scorso. Presso il Tribunale dell'Aja erano in atto indagini sul conto di Ramush Haradinaj, ritenuto colpevole di crimini commessi durante la guerra del 1999. Oggi se ne è avuta conferma, con la sua incriminazione ufficiale
Giovedì la decisione sull'avvio dei negoziati di adesione alla UE. Una risposta negativa potrebbe rafforzare le posizioni radicali in Croazia, ma la ricerca di Gotovina diviene una sceneggiata. I socialdemocratici crescono nei sondaggi. Molti auspicano però che sia l'Hdz a chiudere il caso del generale
Il comandante dell'esercito bosniaco musulmano Rasim Delic, incriminato, si consegna all'Aja. E' accusato della responsabilità di comando per i crimini commessi dai mujaheddini stranieri in Bosnia centrale nel corso del conflitto 1992-1995. Dure reazioni a Sarajevo
Bruxelles ribadisce le condizioni per l'avvio dei negoziati di adesione, mentre il latitante Gotovina resta irreperibile. Il premier Sanader cerca di mantenere l'obiettivo di ingresso nell'Unione, ma la maggioranza dei Croati, proprio per il caso Gotovina, diviene euroscettica
Se Gotovina non sarà all'Aja entro il 17 marzo, salteranno i negoziati di adesione all'UE. Preoccupazione in Croazia, mentre emerge il passato da criminale comune del generale, responsabile nel '95 delle operazioni militari nelle Krajine meridionali. Deve rispondere di crimini contro l'umanità
Bruxelles ha messo in chiaro che il generale deve essere catturato prima che i colloqui per l'adesione possano avere inizio. Il Primo Ministro Sanader rischia le elezioni anticipate e il fallimento del principale obiettivo di politica estera del proprio governo. Il giorno della verità è il 17 marzo
Chi protegge i due super latitanti, ricercati dal Tribunale internazionale dell'Aia? Perché a distanza di anni ancora non si è riusciti a catturarli e consegnarli alla giustizia internazionale? Nostra traduzione di un articolo pubblicato dal settimanale di Podgorica Monitor
Unione Democratica Croata (HDZ) e Partito Croato dei Diritti (HSP) rinunciano all'estremismo neo-ustascia. Formazioni minori, contrarie all'Europa e alla collaborazione con l'Aja, si contendono la guida dell'estrema destra, ma hanno scarso seguito nel Paese. Alcune azioni ed attentati dimostrano tuttavia la vitalità delle posizioni radicali. Battaglia a colpi di dinamite sui simboli del '900
A distanza di oltre un anno dalla notifica dell'accusa il generale in pensione Vladimir Lazarevic, accusato di crimini di guerra, ha deciso di consegnarsi volontariamente al TPI dell'Aia. Una decisione presa dopo ripetuti richiami da parte della comunità internazionale. Insieme con Lazarevic sono attese le consegne di altri tre generali accusati, dei quali uno risulta espatriato in Russia