Prima del '99 faceva la tassista. Poi la guerra ed il coraggio di scrivere per rompere l'omertà che regna sui crimini commessi dai suoi concittadini in Kossovo. Svetlana Djordjevic, ora, nella Serbia "democratica", rischia ogni giorno la vita. Un appello dell'Osservatorio per la protezione degli attivisti sui diritti umani.
A margine del convegno di Campolongo Maggiore su "La giustizia internazionale nei conflitti balcanici", la Procuratrice Capo del Tribunale dell'Aja, Carla Del Ponte, ha incontrato alcuni giornalisti presenti. Le domande si sono incentrate in modo particolare sul processo Milosevic. La trascrizione del colloquio
Uno di temi più scottanti nella Serbia di oggi riguarda proprio le fosse comuni, alcune ancora nascoste sul suo territorio. Un argomento difficile da affrontare, perché chiama in causa istituzioni e alti funzionari. Ne parla Nataša Kandić, da anni impegnata nella ricerca della verità
Il 7 novembre in Macedonia si terrà il controverso referendum sulla abrogazione della nuova legge sul decentramento. Favorevole l'opposizione, contrari sia il governo che la comunità internazionale, secondo la quale il Paese rischia di far ritorno al passato
A partire dal recente caso Beara, la Procuratrice Capo dell'Aja illustra il funzionamento del Tribunale sul campo, il rapporto con i governi di Belgrado e Zagabria, la delicata fase di passaggio dal Tribunale Internazionale alle Corti locali. Nostra intervista
Pubblichiamo l'intervento dell'Osservatorio sui Balcani tenuto nel corso della tavola rotonda del 29 ottobre scorso a Campolongo Maggiore su "Crimini contro l'umanità: il ruolo della giustizia internazionale nei conflitti balcanici". All'incontro ha partecipato la Procuratrice Capo del Tribunale dell'Aja, Carla Del Ponte
I rifugiati bosniaci sparsi in tutta Europa aiutano ad identificare i morti senza nome. Un reportage dall'Olanda sulle nuove indagini condotte con l'analisi del dna alla ricerca degli scomparsi delle guerre in ex Jugoslavia
Le elezioni in Kosovo del 23 ottobre prossimo dividono la Belgrado ufficiale, da un lato il premier e dall'altro il presidente della Repubblica. Nel frattempo si è tenuta nella capitale serba una tavola rotonda con l'intento di analizzare la situazione della provincia
Dal 5 al 14 ottobre si ritroveranno a Spoleto 15 vicini di casa appartenenti alle comunità albanese, serba ed ashkalia. Per parlare di riconciliazione sotto la guida di mediatori israeliani e palestinesi.
Dal 5 al 14 ottobre si ritroveranno a Spoleto 15 vicini di casa appartenenti alle comunità albanese, serba ed ashkalia. Per parlare di riconciliazione sotto la guida di mediatori israeliani e palestinesi.
Le delegazioni di Pristina e di Belgrado si sono incontrate nuovamente nella capitale austriaca per discutere dei rispettivi piani di decentralizzazione del Kosovo. L'incontro secondo alcuni è andato bene, ma non ha sortito alcuna decisione definitiva
Parla Shkelzen Maliqi: "Il Kosovo è diventato assolutamente marginale, solo che nessuno vuole ammetterlo. Anche la Serbia non desidera più occuparsi del Kosovo, ma continua a sentire qualcosa di simile a un vincolo".
Il 9 settembre 1944 i comunisti presero il potere in Bulgaria. A distanza di sessant'anni questa data divide chi la festeggia perché simboleggia l'uscita dall'orbita nazista, da chi invece ricorda l'oppressione inflitta dal regime comunista
Un tempo era parte dell'autoproclamata repubblica serba di Krajna. Ora è roccaforte del nazionalismo croato. Viaggio estivo tra lapidi commemorative e fotografie di criminali di guerra
Sono molte le famiglie che ancora, a 5 anni da quel tragico 1999, non conoscono il destino dei loro cari. Albin Kurti e la sua associazione si battono, tra molte difficoltà, affinchè su questi 'desaparecidos' balcanici si faccia chiarezza. Un'intervista.
12 anni fa, insieme ad una troupe della ITN, il giornalista Ed Vulliamy aveva rivelato al mondo la esistenza dei campi di concentramento serbi in Bosnia Erzegovina. Nella sua prima visita da allora al campo di Omarska, riflette sulle lezioni non apprese. Questo articolo è stato pubblicato sul Balkan Crisis Report n°513, 27 agosto 2004, IWPR, con il titolo originale "Commento: dobbiamo lottare per la memoria dei campi di concentramento bosniaci". La traduzione è a cura di Osservatorio sui Balcani
Chi ha amato Il Vecchio amerà anche questo. Ma non si può ritenere che oggi siano definitivamente sconfitte le posizioni di chi l'ha odiato fino a distruggerlo. Per adesso, con le sue pietre ancora troppo bianche, il Ponte è solo un ponte. Una possibilità
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il resoconto della manifestazione fatta a Belgrado dalle Donne in Nero nell'anniversario della strage di Srebrenica, e del loro viaggio al memoriale di Potočari l'11 luglio
Venerdì 23 luglio si terrà a Mostar la cerimonia di inaugurazione dello Stari Most. Attesi presidenti e capi di Stato. Sabato 24 la giornata dell'acqua. Dalla ricostruzione fisica alla ricostruzione sociale?
I cittadini bosniaci tifano Europa, come rivela un recente sondaggio. E' questa la via d'uscita dalla impasse in cui si trova la Bosnia di Dayton? Un aggiornamento sulla situazione interna e sul cammino internazionale del Paese
A distanza di tre anni dal conflitto che vide coinvolte le forze di sicurezza macedoni e i guerriglieri dell'UCK, si iniziano a scoprire le fosse in cui furono gettati i corpi delle persone rapite durante quel periodo. Sconcerto tra l'opinione pubblica
Il protettorato Bosnia Erzegovina sta scricchiolando. Un aggiornamento sulle recenti vicende politiche ed economiche nel Paese, sui principali fatti di cronaca e sull'andamento del processo di riconciliazione
Far avvicinare il Tribunale dell'Aja alle comunità locali. Questo lo scopo di una serie di incontri promossi in Bosnia Erzegovina. "Rischia d'essere una foglia di fico" dichiara Refik Hodzic, uno degli organizzatori.
Confermata la sentenza di primo grado nei confronti di Radislav Krstic, comandante delle forze serbo bosniache a Srebrenica: fu genocidio. La condanna del generale è stata tuttavia ridotta da 46 a 35 anni per non aver partecipato direttamente al massacro
Quando è iniziata la fine della Jugoslavia, avevano 18 anni. Sono quelli della generazione 73, passati dall'esame di maturità alle trincee. Come vivono oggi, come hanno rielaborato questi anni? Una nostra intervista
Gli ultimi incidenti in Kosovo hanno mostrato il delicato equilibrio in cui si trova l'intera regione balcanica. La prossima esplosione coinvolgerà la Macedonia?
Uniti nella condanna delle violenze, divisi sulle possibili conseguenze della crisi kosovara. Le posizioni di alcuni analisti e dei politici della Macedonia. Per i cittadini una grande tensione, presto dimenticata
Il presidente dell'Unione di Serbia e Montenegro prosegue nella serie di scuse per il male commesso durante la guerra degli anni '90, dopo la Croazia e la Bosnia ora è il momento della comprensione in casa
Domenica 19 ottobre è morto a Sarajevo Alija Izetbegovic. Aveva abbandonato la vita politica nel 2000. Nazionalista musulmano, presidente del Partito dell'Azione Democratica, è stato protagonista dei "dieci anni più difficili" della Bosnia Erzegovina