Collaborava assieme ai militari italiani nel formare la polizia irachena. E' rimasto ucciso nell'attentato del 27 aprile scorso a Nassiriya. E' la prima vittima tra gli 860 soldati romeni stanziati in Iraq
Un libro che è tornato d'attualità. Descrive i rapporti tra Italia e Slovenia dal 1990 al 1994. Relazioni che con l'avvento del nuovo governo di centro-sinistra potrebbero cambiare rotta rispetto alle attuali
Al più tardi nel 2008 gli USA avranno proprie basi in Bulgaria. Ma potranno partire attacchi a paesi terzi senza il consenso di Sofia? E chi avrà la giurisdizione su eventuali crimini commessi dai soldati USA su territorio bulgaro?
Si sono incontrati per la terza volta. Senza risultati concreti. Ai negoziati di Vienna sullo status del Kosovo la delegazione serba e quella albanese non trovano l'accordo sul tema del decentramento. Se ne riparla agli inizi di maggio
Le dichiarazioni del ministro degli Esteri albanese, secondo il quale se il Kosovo venisse diviso l'Albania non sarebbe in grado di garantire l'inviolabilità dei suoi confini, tanto col Kosovo quanto con la Macedonia, hanno suscitato una serie negativa di reazioni a catena
In Kosovo non è salutata con gioia la morte all'Aja di Slobodan Milosevic, ritenuto il principale responsabile della politica di repressione nei confronti della comunità albanese. C'è piuttosto insoddisfazione, si voleva infatti arrivare alla fine del processo. Nelle enclave serbe invece lo si considera ancora un eroe
E' considerato il regno del contrabbando e dei traffici illeciti: la Transnistria, repubblica separatista, striscia di terra tra Moldavia e Ucraina. Ora, sotto pressioni UE, cambiano i regimi doganali con i paesi vicini. Una sorta di embargo aspramente criticato da Mosca
Si cambia ancora. In Kosovo panorama politico in fermento. Si è dimesso il premier Kosumi ed al suo posto è emerso il nome di Agim Ceku, attualmente a guida dei Kosovo protection corps. Ma Belgrado non ci sta ed ha chiesto all'ONU di bloccare la sua candidatura
Due squadre in campo. Non si tratta però di una festa sportiva, ma dell'accusa rivolta dalla Bosnia Erzegovina alla Serbia Montenegro per aggressione e genocidio. Dopo 13 anni, sono iniziate le udienze di fronte alla Corte di Giustizia Internazionale. Il pubblico assiste nervosamente. Nostro servizio da Sarajevo
A Vienna si sono incontrati i rappresentanti di Pristina e Belgrado. Hanno discusso di decentramento amministratvo, trasferimento di competenze alle autorità locali, polizia mista. Un primo (piccolo) passo verso la soluzione del rebus Kosovo
Finalmente la delegazione kosovara e quella di Belgrado si ritrovano faccia a faccia attorno ad un tavolo. Si sono avviati oggi a Vienna i negoziati sullo status futuro del Kosovo. La prima questione che verrà affrontata riguarda il decentramento amministrativo
Prendono il via oggi i negoziati sul futuro status del Kosovo. Senad Slatina, intellettuale bosniaco e direttore dell'ufficio regionale del CEIS, si interroga su quali possono essere le conseguenze in Bosnia e nella regione se il Kosovo dovesse diventare indipendente. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
E' professore di giurisprudenza ed è stato uno dei più stretti collaboratori di Rugova. E' il candidato designato alla presidenza del Kosovo da parte dell'LDK, maggior partito del Kosovo. Oggi le votazioni in aula
Il Presidente rumeno sorprende gli osservatori nazionali ed esteri con una serie di esternazioni poco diplomatiche. Attacchi alla Russia, difesa delle basi americane, una formula per unificare Romania e Moldavia all'interno dell'UE, una proposta per la Transdnistria. I commenti
La scomparsa di Rugova ha lasciato un panorama politico complesso e di difficile lettura. Chi lo sostituirà alla Presidenza? Chi guiderà il Kosovo ai negoziati sullo status? E che ne pensano i rappresentanti della minoranza serba?
Il governo kosovaro sembra averla presa sotto gamba mentre Belgrado prende in considerazione sempre ed esclusivamente la comunità serba. Parliamo del processo di decentramento che la comunità internazionale vuol far procedere in modo parallelo ed imprescindibile alla definizione dello status
Tutti cercano d'andarsene ma la Slovenia va controcorrente. Mossa controversa del governo sloveno che ha annunciato l'invio di militari sloveni in Iraq. Per ora solo 4 ufficiali, ma ne dovrebbero seguire di più. La prudenza slovena dimostrata all'avvio della guerra in Iraq sembra ora lasciare il passo ad una linea esplicitamente filo-USA
Venerdì scorso a Belgrado l'équipe serba ha adottato una piattaforma di lavoro e un programma comune in vista dei negoziati sullo status del Kosovo. Congiuntamente coi rappresentanti delle enclave serbe della provincia, il governo di Belgrado ha riaffermato che il Paese conserverà la sua «integrità territoriale»
La Slovenia alza la tensione nella baia di Pirano e con un decreto ''annette'' l'area di mare contesa con la Croazia. Sale il rischio di incidenti, anche tragici. E l'UE balbetta, bloccata dal principio di solidarietà con gli Stati membri
Un viaggio a Pristina e Belgrado del proprio Ministro degli Esteri e poi incontri di mediazione organizzati sul proprio territorio. La Bulgaria è particolarmente attiva sul fronte kosovaro. Non per interessi commerciali ma piuttosto di geopolitica: uno su tutti salvaguardare la stabilità della Macedonia
Che ne pensa uno storico di quanto sta avvenendo in Kosovo? Alma Lama ha intervistato Mark Krasniqi, professore universitario e leader del Partito Democristiano del Kosovo. Decentramento, ruolo della Chiesa ortodossa, intellettuali e negoziazioni sullo status alcuni dei temi affrontati
Dalla divisione alla riorganizzazione del territorio, dalla cantonizzazione alle Entità. Un articolo del quotidiano belgradese "Danas" passa in rassegna tutte le proposte serbe sulla divisione del Kosovo. Nostra traduzione
Da una parte la squadra negoziale di Belgrado, dall'altra quella del Kosovo. Manca però la comunità serba del Kosovo. La nostra corrispondente è stata tra i suoi rappresentanti. Il backstage della preparazione dei negoziati
Il parlamento serbo adotta una risoluzione come base di partenza per i negoziati sullo status del Kosovo, un testo che però non gode dell'unanimità dei parlamentari serbi. La Belgrado ufficiale si divide tra la posizione del premier e quella del presidente della repubblica
Partiti. Con il suo arrivo a Pristina l'inviato speciale del Segretario generale ONU per i negoziati sullo status del Kosovo, Martti Ahtissari, ha dato il via ufficiale ai negoziati. Ed in valigia si è subito ritrovato tre diverse risoluzioni del Parlamento di Serbia, Albania e dell'Assemblea del Kosovo
I leaders dei principali partiti bosniaci si impegnano a Washington a riformare la costituzione entro il marzo 2006. Il Consiglio Europeo conferma l'avvio della prima fase dei negoziati per l'adesione alla UE. Si apre ufficialmente un processo di riforma per la Bosnia Erzegovina, ma non è ancora chiaro su cosa le parti siano d'accordo
«La posizione degli Albanesi nei futuri negoziati sarà dura, e dietro ad essi vi sarà lo stesso gruppo di pressione di Rambouillet. La Serbia cercherà di proteggere le proprie frontiere, ma deve ancora definire la sua tecnica di negoziazione» spiega Predrag Simic, Ambasciatore di Serbia e Montenegro a Parigi, che nel 1999 aveva participato a Rambouillet
Ferve l'attività diplomatica in Kosovo in vista dei negoziati sullo status. UE, USA E Russia stanno lavorando alle nomine dei propri inviati. A Pristina è sempre più chiaro che la strada dell'indipendenza incondizionata non è percorribile. La paura di un compromesso
Mentre sono in atto i preparativi per i negoziati sullo status del Kosovo, il belgradese "Centro per la resistenza non violenta" ha presentato a Roma un'analisi sui vari aspetti del decentramento, ponendoli in relazione al futuro assetto della provincia. Il resoconto della nostra corrispondente
Secondo un recente rapporto di Amnesty International, la Grecia rimane ancora nella lista di quei paesi che non rispettano i diritti umani. La più colpita sarebbe la comunità albanese, che è al contempo la più numerosa comunità di stranieri del Paese