Articolo 21, Fnsi, UsigRai, Ordine dei Giornalisti del Lazio e tante altre realtà, organizzano per il 28, 29 febbraio e 1 marzo a Roma un confronto e per consolidare l’alleanza sui valori comuni a cui si ispira il "Manifesto per una informazione e comunicazione contro le parole di odio" lanciato un anno fa
Fonte: Articolo 21 e Riforma.it
“Per non smarrirci abbiamo bisogno di respirare la verità delle storie buone: storie che edifichino, non che distruggano; storie che aiutino a ritrovare le radici e la forza per andare avanti insieme.”
Il richiamo con cui papa Francesco apre il Messaggio per la 54esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, reso noto lo scorso 24 gennaio, guida l’iniziativa “Parole, non Pietre“, che Articolo 21, con Fnsi, UsigRai Ordine dei Giornalisti del Lazio e tante altre realtà, ha organizzato a Roma il 28, 29 febbraio e 1 marzo a Roma, con la sessione di apertura presso la sede della rivista "La Civiltà Cattolica ", e con una serie di incontri in luoghi simbolo di dialogo della Capitale.
Una tre giorni dedicate al un confronto e per consolidare l’alleanza sui valori comuni a cui si ispira il "Manifesto per una informazione e comunicazione contro le parole di odio ", lanciato lo scorso ottobre ad Assisi e sottoscritto da tante e tanti. Un decalogo contenente le buone pratiche della comunicazione per contrastare la violenza diffusa attraverso i social network.
Il Manifesto non è una Carta deontologica per i giornalisti, «è una dichiarazione di fratellanza universale contro il muro dell’odio che chiama in causa tutti gli operatori di pace», ha dichiarato per Riforma.it il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti e prosegue «il primo manifesto internazionale nato dal basso contro i muri mediatici» perché le parole «se utilizzate in modo scorretto possono essere pietre».
Il Manifesto trova nuovo slancio oggi, grazie alle parole del Messaggio di Francesco: “Spesso sui telai della comunicazione, anziché racconti costruttivi, che sono un collante dei legami sociali e del tessuto culturale, si producono storie distruttive e provocatorie, che logorano e spezzano i fili fragili della convivenza. Mettendo insieme informazioni non verificate, ripetendo discorsi banali e falsamente persuasivi, colpendo con proclami di odio, non si tesse la storia umana, ma si spoglia l’uomo di dignità.”
Chiunque far proprie queste frasi che racchiudono anche i principi che furono a fondamento della Costituzione e, in particolare, alla stesura dell’Articolo 21, e all’idea dell’informazione quale collante e strumento di coesione e di abbattimento delle disuguaglianze.
Per ribadire questi principi e rilanciare l’impegno comune per costruire una comunicazione basata sulla fratellanza e sulla giustizia, ci ritroveremo e porteremo testimonianze di diverse provenienze, comunità, buone pratiche.
Già numerose le adesioni pervenute – in aggiornamento continuo sul sito di Articolo 21 - tra singoli ed enti come "Associazione Antimafia Noi" e "Carta di Roma".
Per inviare la propria adesione e/o per partecipare agli incontri previsti a Roma, scrivere una mail a: redazione@articolo21.info